“Ci sono storie capaci di tenerci svegli fino all’alba”, lo scrive nel suo sito Donato Carrisi. Cosa possiamo chiedere di più a un romanzo, ma soprattutto quanti scrittori sono capaci di catturare il lettore trasportandolo negli universi paralleli della fantasia? Facciamo subito i nomi.
Campeggiano nella settimana d’oro del gradimento
Per scoprire i blasonati dieci titoli entriamo come sempre nel nostro luogo del cuore, la Libreria Lovat. Due sedi strepitose sempre aperte agli incontri con gli autori e alle novità editoriali: Villorba (Treviso) e Trieste. Ecco la classifica che ci ha preparato, molte conferme e qualche imperdibile novità:
1- Carrisi, LA CASA DEI SILENZI, Longanesi
2- Scurati, M. L’ORA DEL DESTINO, Bompiani
3- Manzini, IL PASSATO E’ UN MORTO SENZA CADAVERE, Sellerio
4- Tuti, RISPLENDO NON BRUCIO, Longanesi
5- Volo, BALLEREMO LA MUSICA CHE SUONANO, Mondadori
6- Ervas, IL TATUATORE INNAMORATO, Marcos Y Marcos
7-Carofiglio, ELOGIO DELL’IGNORANZA E DELL’ERRORE, Einaudi
8- Kang, LA VEGETARIANA, Adelphi
9- Gamberale, DIMMI DI TE, Einaudi
10- Murakami, LA CITTA’ E LE SUE MURA INCERTE, Einaudi
Carrisi svetta
Ho sempre amato le copertine dei libri sin da bambina, sono il tramite più affascinante di un contatto con le storie che andremo a leggere, mi è capitato spesso di acquistare un libro solo per la copertina. Il primo posto della classifica merita anche il palmarès per l’immagine, una superba e magnetica ammonite.Ci porta in un luogo della psiche molto particolare e inquietante: La casa dei silenzi (Longanesi) di Donato Carrisi, scrittore sceneggiatore e giornalista. Carrisi è specializzato in criminologia e scienza del comportamento, caratteristica di spessore per l’ambientazione dei suoi romanzi, tuttibestseller internazionali, diventati anche soggetti per il grande schermo comeLa ragazza nella nebbia che ha diretto e con il quale ha vinto il David di Donatello come miglior regista esordiente. Nel suo ultimo romanzo ci porta in un labirinto dal quale sarà difficile uscire: la mente dei bambini. Bambini che temono il sonno, se si addormentano fanno sogni inquietanti. Ad aiutarli c’è il protagonista Pietro Gerber, ipnotista, noto a tutti come l’addormentatore di bambini. Un mestiere pericoloso. C’è una donna dall’aria triste che popola i sogni di un bimbo di nove anni. Perché è così inquietante?
Scurati sale al secondo posto
Secondo posto per Antonio Scurati: M. L’ora del destino (Bompiani). Si tratta del quarto volume della serie dedicata al fascismo e a Benito Mussolini, in vetta alle classifiche per due anni consecutivi. Vincitoredel Premio Strega nel 2019, Scurati è nato a Napoli ed è cresciuto tra Venezia e Ravello. Proprio a Venezia ha ambientato il suo romanzo post apocalittico, La seconda mezzanotte. Nel nuovo romanzo M. L’ora del destino c’è una dedica bellissima che vogliamo proporvi: “A Rosaria, mia madre, che venne al mondo sotto quelle bombe. E alle mie figlie, affinché non debbano mai conoscerle”.
Manzini in terza posizione
Sempre sul podio in terza posizione: Il passato è un morto senza cadavere(Sellerio). Nuova indagine firmata da Antonio Manzini che ha ideato il celebre vicequestore Rocco Schiavone interpretato sullo schermo da Marco Giallini. Le indagini di Rocco Schiavone sono anche cupe introspezioni psicologiche. Teatro della vicenda un ciclista investito in una strada di montagna. Si tratta solo di un incidente? Rocco Schiavone scopre che la vittima nasconde dei segreti. È un uomo che sta scappando, ma la sua fuga viene interrotta da quello strano incidente.
Tuti resiste
Quarta postazione per la scrittrice friulana Ilaria Tuti: Risplendo non brucio (Longanesi). Anche lei come Manzini ha ideato un personaggio capace di creare empatia con il lettore, Teresa Battaglia, commissario di polizia specializzato in profiling che si occupa di “cold case”,portato sullo schermo da Elena Sofia Ricci. Il nuovo romanzo è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, tra le drammatiche suggestioni del castello di Kransberg, dove a pochi metri di distanza il Führer è asserragliato in un bunker dopo l’attentato del 1944. In questa vicenda i destini dei protagonisti sono avvolti dalla follia di un regime che oltre ad annientare gli ebrei, sevizia e uccidefragili e dissidenti politici.
Il racconto personale di Fabio Volo
Sempre illuminato dalle preferenze del pubblico ritroviamo Fabio Volo che per la prima volta si racconta personalmente: Balleremo la musica che suonano (Mondadori). Un affresco privato descritto con la capacità narrativa che lo caratterizza, tra commozione e grande ironia. È stato definito uno dei suoi libri più intimi e sinceri. “Questa è la storia di un ragazzo che sentiva di non trovarsi nel posto giusto. E così è andato a cercarsene un altro”. Le prime pagine raccontano il suo difficile approccio con la scuola concepita quasi come un carcere. Un bel giorno questo ragazzo scopre i libri, ma in maniera del tutto diversa da come li aveva studiati a scuola. Herman Hesse, Gabriel García Márquez, Jack London, Joseph Conrad: ne rimane folgorato.
Ervas nel medagliere
Il nordest ci presenta un altro investigatore, ancora un personaggio letterario trasformato in protagonista per lo schermo con il volto di Giuseppe Battiston, l’ormai celebre ispettore Stucky. Sempre nel medagliere: Il tatuatore innamorato(Marcos Y Marcos) di Fulvio Ervas. Indagine molto serrata dall’antefatto travolgente: Treviso ore cinque del mattino, un terribile urlo proviene da “Michelangelo’s Tattoo”. Il titolare della celebre bottega, “noto per aver arredato la pelle delle signore bene della città” viene trovato con un chiodo conficcato nel cuore. Fulvio Ervas è l’autore diFinché c’è prosecco c’è speranza, un giallo diventato anche un film per la regia di Antonio Padovan e presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2017.
La novità
La novità della settimana è una firma prestigiosa, talento nel racconto e scelte strepitose degli argomenti: Elogio dell’ignoranza e dell’errore (Einaudi) di Gianrico Carofiglio. In genere biasimare gli errori è considerata una pratica etica e necessaria, come stigmatizzare l’ignoranza. Ma è proprio così? Carofiglio ci invita a leggere in modo alternativo molti fatti della vita scoprendo la gioia dell’ignoranza consapevole e le opportunità che vengono alla luce quando riconosciamo in nostri errori. Un saggio che si avvale di una serie di aneddoti affascinanti legati a personaggi famosi,da Machiavelli a Montaigne passando per Mike Tyson e Bruce Lee. Un sorprendente e inaspettato viaggio attraverso due termini, ignoranza ed errore, che non sono certo in testa alle classifiche del gradimento.
Il premio Nobel
Desta sempre molto interesse il Premio Nobel per la letteratura 2024 la scrittrice sudcoreana Han Kang in vetta alle classifiche con il suo romanzo più famoso: La vegetariana(Adelphi)un testo che nasce da un racconto breve scritto dall’autrice una ventina di anni fa:Il frutto della mia donna. La storia di una giovane che si trasforma in una pianta. Il marito la trova così tornando a casa. La mette in un vaso annaffiandola amorevolmente tutti i giorni.
Gamberale non cede
Dopo i fasti del podio ritroviamo sempre in ottima posizione la scrittrice romana Chiara Gamberale: Dimmi di te (Einaudi). Possiamo trasformare la nostra vita che sembra una palude, in un mare aperto? Con questa profonda riflessione l’autrice realizza un’indagine sotto forma di romanzo, sulle incongruenze dell’esistenza in bilico tra sogni e vita reale. Ci accompagna nell’impresa più ardua e straordinaria: fare pace con la persona che siamo diventati anche quando non corrisponde affatto alle aspettative originarie. Chiara Gamberale ha iniziato la sua carriera come speaker radiofonica. Attualmente collabora per numerose testate giornalistiche ed è autrice e conduttrice di programmi televisivi e radiofonici.
Chiudiamo in bellezza
Chiudiamo in bellezza con lo scrittore che secondo The New York Times ha inventato la letteratura del XXI secolo più di chiunque altro, il giapponese Haruki Murakami: La città e le sue mura incerte (Einaudi). Autore di primo piano e traduttore di celebri firme della letteratura americana, haottenuto numerosi riconoscimenti internazionali ed è sempre nella rosa dei favoriti per il Nobel. Il nuovo romanzo è una storia d’amore incantata, persa tra città circondate da mura altissime, con giovani donne che scompaiono e potranno essere ritrovate solo attraversando i confini dello spazio e del tempo.
Buon viaggio e buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, grazie per la settimanale rassegna libraria, sempre interessante e piacevole. Tra le nuove pubblicazioni, ho trovato curioso il nuovo testo di Gianrico Carofiglio, scrittore esperto e già tante volte in classifica anche presso le Librerie Lovat. Intanto il titolo mi ha fatto venire in mente Erasmo da Rotterdam, il filosofo esalta la positività della pazzia che è considerata in genere come atteggiamento negativo. Grazie alle note che ci suggerisce la Dott.ssa Elisabetta, lo scrittore Carofiglio, in qualche modo, ci invita ad apprezzare l’errore come elemento che aiuta l’esperienza. Immagino che i grandi personaggi di ogni tempo ci facciano conoscere i loro errori, ma attraverso queste esperienze, se vogliamo brutte e dolorose, riusciamo ad evitare ulteriori passi falsi. Insomma l’errore aiuta a conoscere, però sono curioso di sapere come si possa mettere insieme Nicolò Machiavelli con Mike Tyson.