“I profumi non fanno fremere le sue narici.
Egli dorme nel sole, con la mano sul petto.
Calmo. Ha due fori rossi, a destra, sul costato.”
(Le dormeur du val).
Il celebre sonetto di Arthur Rimbaud è la sintesi perfetta di quanto sia inutile e lacerante la guerra, dovremmo leggerlo ogni giorno. Descrive un giovane soldato disteso sull’erba illuminato dal sole, i piedi tra i gladioli. Sembra stia dormendo serenamente, ma è pallido, il suo corpo è freddo e senza vita. La poesia è stata scritta nell’ottobre del 1870 ed è uno splendido Incipit per la prima classifica del mese.
Con il premio Campiello entriamo alla Lovat
Tra i dieci autori più letti c’è infatti la vincitrice del Premio Campiello Federica Manzon che nel suo romanzo cita proprio Rimbaud. La scrittrice è stata per molte settimane ai primi posti nel gradimento del pubblico. Ora che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento letterario è di nuovo nel medagliere. Andiamo a vedere la classifica completa come sempre elaborata dalla Libreria Lovat punto d’incontro letterario del nordest con le sue belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste.
- Chevalier – La maestra del vetro – Neri Pozza
- Mastroianni – E voleremo sopra la paura – De Agostini
- Corona – Lunario sentimentale – Mondadori
- Cazzullo – Dio dei nostri padri – Harper Collins
- Vasilyuk – Il vento è un impostore – Garzanti
- Giannone – La portalettere – Nord
- Gamberale – Dimmi di te – Einaudi
- Manzon – Alma – Feltrinelli
- Kingsley – Una conquista fuori menù – Newton Compton
- Malaguti – Fumana – Einaudi
Ancora al vertice della classifica: La maestra del vetro (Neri Pozza) di Tracy Chevalier
Si tratta di un ritorno molto atteso per lo spessore della scrittrice statunitense naturalizzata britannica. Ha conquistato le platee internazionali grazie al bestseller “La ragazza con l’orecchino di perla” tradotto anche per il grande schermo e ispirato alla vita di Vermeer e al suo celebre dipinto “Ragazza col turbante”. Ancora una protagonista femminile nelle storie avvincenti della Chevalier. Questa volta navighiamo tra le acque blasonate della laguna veneziana. Siamo a Murano nel 1486. Orsola è la figlia di un artigiano del vetro che si intrufola di nascosto nella fornace della vetreria Barovier. È sopraffatta da tutta quella meraviglia incandescente, canne colorate, vasi, bicchieri, lampadari. La stupisce soprattutto vedere in quel luogo una donna. Si chiama Marietta Barovier, una delle pochissime maestre di quest’arte. Alle donne era consentito lavorare in vetro solo le perle. Incantata da tutto quello splendore, Orsola decide che il vetro diventerà la sua strada. Sarà un percorso difficile, accidentato, quasi precluso alle donne, ma estremamente creativo.
La Mastroianni resiste al secondo posto
Al secondo posto un’autrice e divulgatrice che abbiamo imparato a conoscere grazie alla sensibilità e al coraggio della sua narrazione, Valentina Mastroianni: E voleremo sopra la paura (De Agostini). Valentina ha tre figli, Alessandro, Teresa e il piccolo Cesare che ha perso la vista a 18 mesi a causa di una neurofibromatosi. Attraverso i canali social ha iniziato a raccontare la sua storia pubblicando il bestseller La storia di Cesare che ha coinvolto un pubblico vastissimo. Il nuovo e intimo racconto è soprattutto una storia d’amore che esorcizza le ombre del passato e accoglie con nuova linfa il presente. Il sottotitolo in copertina testimonia questo importante passaggio: Noi e Cesare mano nella mano.
Corona irrompe sul podio
Sul podio in terza posizione lo scrittore e alpinista Mauro Corona capace anche questa volta di incantare il lettore: Lunario sentimentale (Mondadori). Un viaggio attraverso un calendario dei sentimenti. Ogni mese viene descritto attraverso sfumature piene di magia. In questa suggestione purtroppo esiste un prima e un dopo, soprattutto per chi è nato nei luoghi di Mauro Corona, Erto (Pordenone). Ecco cosa scrive l’autore: “Qui il mondo a cui appartenevo è finito la sera del 9 ottobre del 1963. Il disastro del Vajont è stato un colpo di scure che ha spaccato le nostre vite in un prima e un dopo. È di quel mondo contadino ormai perduto che voglio raccontare”. Parole che sono ancora ferite aperte e un monito universale, soprattutto in questo momento così vicino all’anniversario del terribile disastro.
La novità Cazzullo
Eccoci alla prima novità del mese di ottobre, fresca di stampa e già spopola nelle classifiche. porta la firma di un giornalista e scrittore apprezzato, Aldo Cazzullo: Il Dio dei nostri padri (HarperCollins) – Il grande romanzo della Bibbia. Dopo aver raccontato le vicende dell’Impero Romano, Cazzullo ci invita a viaggiare attraverso il più grande romanzo che sia stato mai scritto, la Bibbia. Un libro meraviglioso, anche se oggi abbiamo smesso di leggerlo. Nel prologo, una suggestione autobiografica molto emozionante: Ho ricominciato a leggere la Bibbia al capezzale di mio padre. Il 24 ottobre 2023 ero a Madrid sul palco di un teatro, quando ho sentito una premonizione fortissima: era accaduto qualcosa a papà. Finito lo spettacolo ho riacceso il telefonino: c’erano i messaggi di mio fratello che mi chiedeva di rientrare subito”. La Bibbia diventerà una compagna di lettura ideale per Aldo Cazzullo in un passaggio drammatico della sua vita. Anche in questo saggio ritroviamo lo stile colto e avvincente dello scrittore in grado di narrare queste vicende universali con importanti riferimenti all’attualità. La creazione, Adamo ed Eva, Caino e Abele, il diluvio, il passaggio del Mar Rosso, Davide e Golia, le grandi donne da Giuditta a Ester. La splendida copertina testimonia come la Bibbia sia strettamente legata nel nostro immaginario alla rappresentazione pittorica dei grandi artisti come Michelangelo, Raffaello, Giotto, Chagall.
Anche in questa prima settimana di ottobre troviamo in classifica la scrittrice di origini ucraine Sasha Vasilyuk
Giornalista e opinionista, lavora per le principali testate giornalistiche degli Stati Uniti dove attualmente vive. Il suo primo romanzo è ai vertici delle classifiche internazionali: Il vento è un impostore (Garzanti). Un episodio poco noto ma molto significativo della Seconda Guerra Mondiale. Alla base di tutto, una bugia. Yefim il protagonista, custodisce un segreto in una valigia che ha deciso di bruciare perché nessuno venga a conoscenza della verità di quel giorno terribile, quando per poter sopravvivere finge di non essere ebreo. Brucia il suo drammatico passato. Ma si può cancellare la storia? A questa domanda risponde la scrittrice che si è ispirata a una vicenda realmente accaduta.
Un bel ritorno
Torna straordinariamente in classifica, per la verità non l’ha mai abbandonata, Francesca Giannone, premio Bancarella 2023: La Portalettere (Nord), rivelazione della recente stagione letteraria.
Un’altra firma femminile
La forza delle donne è prorompente. Nel palmarès ancora una firma al femminile, Chiara Gamberale: Dimmi di te (Einaudi). Possiamo trasformare la nostra vita che sembra una palude, in un mare aperto? La scrittrice ci regala un’indagine sotto forma di romanzo sulle incongruenze della nostra esistenza, in bilico tra i sogni che avevamo e la vita reale. Con l’originalità che l’ha resa celebre Chiara Gamberale accompagna il lettore nell’impresa più ardua e straordinaria: fare pace con la persona che siamo diventati anche quando non corrisponde affatto alle aspettative originarie. Nata nel 1977 a Roma, inizia la sua carriera come speaker radiofonica. Attualmente collabora per numerose testate giornalistiche ed è autrice e conduttrice di programmi televisivi e radiofonici. Come scrittrice ha esordito nel ’99 con Una vita sottile. Più volte in classifica, segnaliamo Il grembo paterno del 2021. Sfogliando il romanzo abbiamo trovato in apertura una citazione strepitosa: “I poeti sono amati, ma solo perché non sanno stare al mondo”. Saul Bellow.
Andiamo al Premio Campiello
È il momento di tornare a parlare di Federica Manzon scrittrice pordenonese vincitrice quest’anno del Premio Campiello. Meritatissimo riconoscimento, il suo romanzo è di grande impatto e affronta temi più che mai attuali: Alma (Feltrinelli). Un viaggio tra identità e memoria, l’infanzia, la libertà, la Jugoslavia del padre, l’aria seducente all’ombra del confine. Alma torna nella sua Trieste, città dalla quale è fuggita per rifarsi una vita lontano. Subito gli interrogativi affiorano nella sua mente: a quale terra appartiene veramente? Ecco un frammento: “Alma si affretta a raggiungere la passerella, nessuno le controlla il biglietto: è l’unica passeggera, e ha l’aria da straniera del nord. Ovunque abbia vissuto l’hanno sempre scambiata per una che viene da un altrove…” Tra le pagine del romanzo cita Rimbaud ed è proprio grazie a lei che abbiamo riscoperto il valore della poesia citata in apertura. C’è un’altra considerazione importante da sottolineare tra le pagine di Alma: “La geografia ha sempre la meglio sulla Storia”. Secondo la scrittrice la geografia fa la differenza, ci incatena a un carattere, decide in anticipo chi siamo e l’impressione che faremo sugli altri.
Il ritorno di Felicia
Torna in classifica un giallo piccante come il peperoncino, il protagonista è un brillante agente dell’FBI che sotto copertura investiga all’interno di un ristorante dove troverà Julia, bella e pericolosa: Una conquista fuori menù (Newton & Compton) di Felicia Kingsley, architetto, italianissima e molto affezionata a questo pseudonimo che indubbiamente le ha portato fortuna, con i suoi romanzi è balzata subito al successo.
Chiudiamo in bellezza con lo scrittore di Monselice Paolo Malaguti e la sua storia incantata: Fumana (Einaudi)
Così si chiama la bambina venuta alla luce durante l’alluvione del 1882 in un paesino della provincia veneta, mentre la madre muore di parto. Così viene definita nel Veneto la densa nebbia opalescente che nasconde tutte le cose. Un destino già nel nome scelto per lei. Tradizioni, stereotipi, povertà e ignoranza, affresco di un Veneto arcaico dove la natura appare minacciosa nella sua indifferenza. Laureato in lettere e insegnante, Malaguti collabora per numerosi quotidiani. È stato finalista allo Strega e ha ottenuto numerosi premi letterari.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, uno degli aspetti curiosi della classifica dei libri più richiesti presso le Librerie Lovat è una certa dinamicità, come la borsa, anche la classifica libraria varia e le permette di farci conoscere un bel numero di libri, tutti interessanti. Prima di tutto mi ha colpito favorevolmente il ritorno ai primi posti del libro di Francesca Giannone, ma non il recente – Domani, Domani -, ma -La Portalettere -, che è stato pubblicato lo scorso anno. Questa mattina, casualmente, su Rai 2 televisione ho visto qualche minuto della trasmissione Radio2 Social Club condotta da Luca Barbarossa. Tra gli ospiti c’era Federica Manzon fresca vincitrice del veneziano Premio Campiello, cerimonia che si è svolta al Teatro La Fenice. Questa simpaticissima ragazza, molto normale e sorridente, ha raccontato un po’ del suo libro – Alma -. Federica Manzon ha parlato di una giovane donna che ritorna a Trieste per una eredità paterna. Come ha spiegato l’autrice, la piccola storia di questa giovane si incrocia con i grandi fatti del mondo, infatti la vicenda ha sullo sfondo la guerra dei Balcani. Insieme all’eredità del babbo, c’è anche un invito a non guardare il passato, perchè dagli errori trascorsi si possono trovare motivi di nuovi dissapori, fino a giungere ai conflitti.