A seguito dell’emanazione della legge 56/24, denominata ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza, con la pubblicazione della circolare esplicativa, parte dal primo ottobre l’applicazione della cosiddetta patente a punti per le imprese edili, che prevede la loro rispondenza ai criteri di sicurezza e di prevenzione per la salute dei lavoratori.
La patente a punti
Dopo le numerose richieste di posticipo dell’entrata in vigore, pervenute dalle imprese e dai sindacati, il governo ha emanato, nei tempi previsti, la circolare che porta all’attivazione del sistema vista da molti come intempestiva.
Si prevede che le imprese abbiano una dotazione iniziale di 30 crediti che potranno essere decurtati in conseguenza della violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro, fino ad un minino di 15 punti, al di sotto dei quali l’impresa non potrà più operare all’interno dei cantieri.
Il punteggio può essere incrementato in diversi modi, ottenendo crediti aggiuntivi in funzione di vari elementi, tra i quali anche la storicità dell’azienda in funzione della data di iscrizione alla camera di commercio, oppure con l’attribuzione di 2 crediti per ogni anno di iscrizione senza sanzioni.
Come funziona la patente a punti
La patente a punti è un documento digitale che verrà rilasciato dall’ispettorato nazionale del lavoro su richiesta dell’impresa o del lavoratore autonomo ed indicherà i dati dell’impresa, i punti iniziali e le eventuali decurtazioni, che potranno essere previste per 29 ipotesi diverse, relative al verificarsi di infortuni ed infrazioni alle norme sulla sicurezza del lavoro.
Per rispettare la data prevista del 1 ottobre, vista l’impossibilità di verificare direttamente ciascuna azienda del settore, si partirà con l’attribuzione dei 30 crediti sulla scorta di un’autocertificazione dei requisiti da parte dell’impresa, che potranno essere verificati successivamente dallo Spisal.
L’autocertificazione
Desta perplessità la previsione per la quale le aziende che si autocertificano saranno esentate dai controlli per un anno e che questi potranno essere svolti successivamente solo dopo un preavviso di dieci giorni lavorativi.
Due provvedimenti che non vanno nella direzione dell’urgenza .. .mentre la gente continua a morire sul lavoro e gli infortuni non stanno diminuendo afferma il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.
Per le 12 mila imprese del veneziano è necessario attivarsi per continuare la propria attività che, secondo la Cgia di Mestre a causa delle difficoltà della pubblica amministrazione che non è riuscita a realizzare una procedura adeguata, sono state risolte attraverso la previsione dell’autocertificazione iniziale da formulare dall’impresa.
Autocertificazione che, per le difficoltà gestionali del sistema, è previsto non venga inserita nel sistema di richiesta della certificazione ma inviata via Pec, con la conseguenza che le imprese dovranno fare due distinte pratiche per portare a termine la procedura; l’impatto della mole di richieste, da parte delle oltre 830 mila imprese del settore, ha infatti portato ad un sostanziale blocco del sistema informatico dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro – l’organismo al quale deve essere richiesta la certificazione – che è stata risolta in questo modo.
Salmistrari
Il presidente dell’Ance – associazione dei costruttori edili di Venezia – Giovanni Salmistrari, ridimensiona la portata del provvedimento. In quanto ricorda che gran parte delle sue associate sia in possesso dell’attestazione Soa. Un’autorizzazione a concorrere alle gare d’appalto pubbliche e lavorare nei cantieri che già consente di operare nei settori costruttivi.
Maggiori problemi si pongono per le imprese minori e per i lavoratori autonomi, che intervengono nei cantieri in qualità di subappaltatori. E che hanno certamente maggiore difficoltà a seguire le procedure amministrative previste dalla norma, con possibili conseguenze negative per l’andamento dei cantieri.
L’Ance ha peraltro attivato uno sportello dedicato che funziona a pieno ritmo nel sostenere le imprese iscritte e non. Fornendo l’assistenza necessaria ad evitare blocchi delle attività.
Il calcolo della patente
La patente a punti partirà dai 30 crediti iniziali ma consentirà di lavorare nei cantieri anche con soli 15 punti. A seguito di eventuali decurtazioni; inoltre, nel caso la decurtazione porti a punteggi inferiori, si potrà arrivare al completamento dell’opera se i lavori già avviati siano corrispondenti ad almeno il 30 % delle opere.
Si prevede una decurtazione di 15 punti per l’inabilità permanente, assoluta o parziale, del lavoratore. Di 10 punti per l’inabilità temporanea con astensione dal lavoro per più di 40 giorni e di 20 punti per la morte del lavoratore. I punti potranno essere recuperati con la frequenza di corsi che varranno cinque punti ciascuno.
In base a queste previsioni, potrebbe accadere che, anche nel caso di incidente mortale, l’attività del cantiere non si fermi. Sia perché residuano ancora i 15 punti minimi (perché l’impresa ne aveva accumulati più dei 30 iniziali), o perché si è oramai arrivati a più del 30 % dei lavori. E, pertanto, si deve completare l’opera.
Non un grande passo avanti nella costruzione di un sistema organico di gestione della sicurezza dei cantieri.