Ettore Schmitz, che come nom de plume avrebbe poi eletto lo pseudonimo di Italo Svevo, tra il 1904 e il 1909 abitò nell’isola di Murano per motivi di lavoro, in qualità di responsabile della ditta Veneziani, la ditta di proprietà dei suoceri, specializzata in vernici per navi. Diviso tra le incombenze determinate dalla vita in fabbrica e la sua aspirazione letteraria, scrisse tre racconti, i cosiddetti Racconti muranesi (Cimutti, In serenella, Marianno) che ora Ronzani editore ripubblica con la curatela di Antonio Trampus (collana VentoVeneto, n. 38).
Sulle tracce di Italo Svevo
Attraverso una vera e propria indagine degna di un detective, lo studioso – triestino abitante a Murano come Svevo – restituisce nuovi motivi d’interesse per queste pagine, che appaiono ora non solo nella loro qualità narrativa, ma assumono una luce diversa. Un’ampia ricerca su documenti e testimonianze inedite gli ha infatti permesso di seguire le orme dello scrittore rivelando come queste pagine non fossero frutto di fantasia, ma una descrizione realistica, accattivante e tragica della vita e del duro lavoro degli operai in fabbrica, mostrando la vera identità dei protagonisti.
Le opere di Italo Svevo a Murano
Questi tre racconti ora si possono leggere quasi come una sorta di autobiografia e non soltanto come finzione letteraria e diventano nuovo materiale di approfondimento per appassionati e studiosi dello scrittore.
Il volume è corredato da una scelta tratta dalle lettere che Svevo scrisse in quegli anni alla giovane moglie Livia – ricche di dettagli sulla sua vita a Murano e in fabbrica – e da un saggio del curatore (I luoghi, le persone, i ricordi) che rende conto della sua ricerca volta a identificare la realtà e le evidenze storiche contenute nei racconti, svelando le identità dei personaggi che popolano quelle pagine e dei luoghi in cui essi si muovono, con un’interessante apparato iconografico di ritratti e di paesaggi.
L’autore
Antonio Trampus, professore ordinario di Storia moderna. Nato nel 1967, si è formato a Trieste e a Torino; ha insegnato nelle università di Trieste e di Venezia, dove ha ricoperto numerosi incarichi accademici, tra cui quello di Direttore di Dipartimento (2020-2023). Ha svolto inoltre periodi di ricerca e insegnamento come visiting scholar in varie università straniere, tra cui Rotterdam, Helsinki, Vienna, Meknés. Fa parte di vari networks di ricerca internazionali e ha svolto attività di valutatore della ricerca scientifica in Italia e all’estero. È membro del comitato di direzione della “Rivista Storica Italiana” e del comitato editoriale di varie riviste scientifiche, tra cui “Mediterranea” e “Casanoviana”. È stato membro del consiglio direttivo della SISEM – Società Italiana per lo Studio dell’Età Moderna (2016-2018).
I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla seconda età moderna e riguardano in particolare due aspetti: la cultura dell’Illuminismo ed i suoi linguaggi, attraverso i protagonisti e gli antagonisti (Gaetano Filangieri, Gianrinaldo Carli, Karl von Zinzendorf, Emer de Vattel, Giacomo Casanova, Benjamin Constant) e le pratiche istituzionali a cavallo tra XVIII e XIX secolo (costituzionalismo, cittadinanza, porti franchi). Progetti in corso: “Rethinking Eighteenth-Century Italian Culture and its Transnational Connections” (PT, National Endowment for the Humanities – California State University, 2022-2025); “Governing consensus. The political role of knowledge in Italy (1789-1870)” (PT, PRIN 2022, conclusione: 2024).
Grazie Annalisa per questa lettura, per aver parlato non solo di un autore che mai smetteremo di leggere e di ammirare, ma anche di un curatore, Antonio Trampus, dalle singolari similitudini con quello Svevo (triestino che da anni vive proprio a Murano, insegnando all’università Ca’ Foscari di Venezia) e che ne ha seguito le tracce e ha dato nomi veri ai personaggi dei Racconti muranesi, e di un editore, Ronzani, che dirigo, grato, e che lavora con tanto amore ai libri.
Ottimo lavoro!!