La Riviera del Brenta si mobilita contro l’apocalisse atomica, promuovendo varie iniziative di commemorazione delle catastrofi provocate dalle bombe, sganciate 69 anni fa, sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki.
Il tavolo intercomunale per la pace dei comuni del miranese e della Riviera del Brenta
Ormai da anni il Tavolo Intercomunale per la Pace dei comuni del Miranese e della Riviera del Brenta ricorda le bombe atomiche che il 6 e il 9 agosto 1945 distrussero in pochi istanti le città di Hiroshima e Nagasaki.
Quest’anno, con due guerre combattute ai confini dell’Europa, il Tavolo con il patrocinio dei Comuni di Camponogara, Dolo, Mira, Mirano, Spinea, aderenti all’associazione mondiale “Mayors for Peace”, presieduta dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki, organizzano dal 2 al 10 agosto i “flash mob” di sensibilizzazione per ricordare le conseguenze catastrofiche delle bombe atomiche che conclusero la seconda guerra mondiale e chiedere oggi un immediato “cessate il fuoco” per in conflitti in corso in Ucraina e a Gaza.
Per ricordare l’atomica di Hiroshima e Nagasaki, le celebrazioni del 6 agosto a Mirano e del 9 agosto a Mira
Il 6 agosto a Mirano in piazza Martiri della Libertà, ci sarà la commemorazione della bomba caduta su Hiroshima: alle 8.15 ci saranno 43 rintocchi delle campane delle chiese del territorio, in memoria degli ultimi istanti di vita della città dallo sgancio all’esplosione dell’atomica, con una marcia silenziosa al parco Rabin, dove sarà letto il testamento di Albert Einstein contro la guerra e le armi nucleari. Nella stessa mattinata, alle 10.30, nella Barchessa di villa XXV aprile, ci sarà l’inaugurazione della mostra di Bruno Tonolo “L’Arca di Noè, ossia la TPNW per l’eliminazione delle armi nucleari”, che resterà aperta fino all’11 agosto.
Il 9 agosto a Mira, alle 20.30, in piazza IX Martiri, ci sarà la commemorazione della bomba su Nagasaki con l’inaugurazione del “Bosco di Gru” di Sergio Marchioro, un “flash mob” seguito da una marcia silenziosa tra i ponti e la lettura del testamento di Albert Einstein.
Oltre 200 mila vittime dirette tra i civili per l’atomica di Hiroshima e Nagasaki
I bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki furono due attacchi atomici compiuti dagli Usa contro il Giappone, il 6 e il 9 agosto del 1945, nella fase conclusiva della seconda guerra mondiale. La mattina del 6 agosto 1945, alle ore 8:15, gli aerei statunitensi sganciarono la prima bomba atomica sulla città di Hiroshima, cui fece seguito, tre giorni dopo, lo sgancio della bomba atomica su Nagasaki; le due missioni causarono in totale un numero di vittime dirette stimato fra le 150,000 e le 220,000 persone, quasi esclusivamente civili.
Per la gravità dei danni causati, diretti e indiretti, e per le implicazioni etiche a essi correlate, si è trattato del primo e unico utilizzo in guerra di tali armi. Ciononostante, nel secondo dopoguerra lo sviluppo tecnico delle bombe atomiche non si è fermato e ha anzi registrato una forte impennata, portando alla produzione di testate nucleari sempre più sofisticate.
Beati i costruttori di pace, le iniziative il 6 agosto a padova e il 9 agosto ad Aviano
Anche i “Beati i costruttori di pace” si mobilitano per ricordare le stragi atomiche.
Il 6 agosto appuntamento a Padova, alle 8,00, davanti a palazzo Moroni sul Liston per letture e riflessioni.
Il 9 agosto, alle 10,00, presidio pacifista davanti alla Base USAF ad Aviano (Pordenone) contro tutte le guerre e per il disarmo nucleare.