Sessantun anni fa, il 9 ottobre 1963, quasi duemila persone persero la vita travolte da una gigantesca onda di acqua e fango provocata da un’enorme frana precipitata nel bacino idroelettrico del Vajont. Una catastrofe che rimane, dopo tanti decenni, uno dei più gravi disastri ambientali causati dall’azione antropica. Il Museo del ‘900 di Mestre, M9 – a latere della grande mostra dedicata al fotografo Edward Burtynsky che esplora proprio, attraverso immagini di grande impatto anche emotivo, un’emergenza epocale – espone nel foyer il progetto artistico di ricerca multidisciplinare CALAMITA/À. Inaugurato il 28 giugno scorso, sarà visitabile gratuitamente fino all’8 settembre prossimo.
Il progetto, a cura di Gianpaolo Arena e Marina Caneve, nato in maniera indipendente nel 2013, prende origine dunque dal nefasto evento del Vajont.
Oltre 50 artisti all’opera per ricordare quella catastrofe
In una fase iniziale durata tre anni ha coinvolto più di cinquanta artisti e ricercatori per affrontare il tema della rappresentazione della catastrofe attraverso progetti site specific a breve termine, oltre a promuovere riflessioni su argomenti quali la trasformazione del paesaggio, lo sfruttamento delle risorse energetiche, la relazione tra uomo, natura e potere, l’emarginazione sociale delle minoranze e l’identità individuale e collettiva.
Dal 2016 in poi, il focus del progetto è diventato quello di sviluppare i lavori a lungo termine di un gruppo ristretto di autori, iniziati tra il 2013 e il 2015: Gianpaolo Arena (it, 1975); Marina Caneve (it, 1988); Céline Clanet (fr, 1977); François Deladerriere (fr, 1972); Petra Stavast (nl, 1977); Jan Stradtmann (de, 1976).
Nel 2023, grazie al supporto della Provincia di Treviso e alla collaborazione con il FAST – Foto Archivio Storico Trevigiano della Provincia, CALAMITA/À è risultato vincitore del bando Strategia Fotografia del Ministero della Cultura, dando di fatto l’opportunità agli autori di concludere le loro ricerche.
La soddisfazione di Serena Bortolucci
“Accogliamo con entusiasmo CALAMITA/À nei nostri spazi” – commenta Serena Bertolucci, direttrice di M9 – “un progetto potente e necessario, che tratta un capitolo importante nella storia del nostro paese con nuove angolature di racconto. La storia del Vajont rappresenta un invito sempre attuale a riflettere sulle conseguenze dell’azione antropica sui luoghi che abitiamo: temi che il Museo da sempre esplora in diversi linguaggi”.
In una modernità dove si passa senza soluzione di continuità da una catastrofe alla successiva, il progetto si occupa di esplorare i territori geografici e culturali del Vajont per investigare una domanda fondamentale: come vedere la catastrofe che si avvicina? E si pone anche la questione: come raccontare un evento tanto tragico, decenni dopo, attraverso la fotografia?
Ognuno di noi, guardando le immagini proposte dagli artisti coinvolti nel progetto, proverà a cercare le sue risposte.
M9 – MUSEO DEL ‘900
Via Giovanni Pascoli 11
30171 Venezia Mestre