Oh Venezia! Venezia, quando le marmoree mura saranno coperte dalle acque, s’alzerà un pianto delle nazioni sulle tue aule sommerse, un alto lamento lungo il distruggente mare! Ho sempre amato i versi di Lord Byron dal profetico sapore apocalittico. Il poeta soggiornò nella città lagunare a Palazzo Malipiero dal quale si tuffava per raggiungere a nuoto il Lido. Era un ottimo nuotatore. Sono trascorsi esattamente duecento anni dalla sua scomparsa, 19 aprile 1824. Sempre in questo mese scompare “la divina” Eleonora Duse, 21 aprile 1924. Un centenario celebrato con varie iniziative e mostre importanti.
Byron e la Duse ci accompagnano alla Lovat
Uno dei massimi poeti britannici e un’attrice divina, siamo in buona compagnia per entrare nel nostro luogo del cuore e scoprire le ultime novità sul gradimento dei lettori. Ecco come sempre la classifica elaborata dalla Libreria Lovat punto d’incontro del nordest grazie alle belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. Spazio sempre aperto agli incontri con gli autori e alle primizie editoriali. Molte conferme nel medagliere e alcune interessanti novità.
- Dicker – Un animale selvaggio – La Nave di Teseo
- Righetto – Il sentiero selvatico – Feltrinelli
- Del Debbio – In nome della libertà – Piemme
- Carlotto – Trudy – Einaudi
- Pivato – Insultario veneto – Programma
- Cecchettin – Cara Giulia – Rizzoli
- Carofiglio – L’orizzonte della notte – Einaudi
- Luna Romero – Le regole della vendetta – Marsilio
- Gotto – Succede sempre qualcosa di meraviglioso – Mondadori
- Vecchioni – Tra il silenzio e il tuono – Einaudi
In testa
Al primo posto una conoscenza ormai consolidata, lo scrittore di Ginevra che ha venduto oltre 20 milioni di copie nel mondo, Joël Dicker. Nella sua città natale ambienta una storia thriller ad alta tensione. Un animale selvaggio (La nave di Teseo). Incipit, una rapina in una gioielleria di Ginevra. I rapinatori dispongono di soli sette minuti per compiere un furto a mano armata. Intrigo diabolico e quasi pirandelliano dato che niente è come sembra. Nessuno esce indenne da questa vicenda nemmeno il lettore che ovviamente è sempre attratto da tutto ciò che stupisce e inquieta al punto giusto.
Splendido secondo posto a nordest
Ancora sul podio uno scrittore di grande talento e sensibilità. Matteo Righetto: Il sentiero selvatico (Feltrinelli). Docente di Lettere, vive tra Padova e Colle Santa Lucia nelle Dolomiti. Ha esordito con “Savana Padana” nel 2012. La sua “Trilogia della Patria” è diventata un caso letterario internazionale, tradotta in molti paesi del mondo. Lo scrittore sceglie sempre temi originali e di spessore che sono diventati anche soggetti cinematografici. Ha realizzato insieme a Mauro Corona il “Sillabario alpino”. Dopo “La stanza delle mele” in classifica per molto tempo, lo scrittore questa volta ci conduce nel piccolo borgo di Larzonèi ai piedi delle Dolomiti. Piove incessantemente da più di un mese, gli anziani giurano di non aver mai visto cadere tanta acqua dal cielo. Siamo negli anni della Grande Guerra che falcidia i soldati, la natura e ogni essere vivente. Nonostante la devastazione e il diluvio, il 2 novembre giorno dei defunti, in paese si riuniscono tutti per una commemorazione. C’è anche una bambina che durante la liturgia sparisce nel nulla. Il giorno dopo riappare, ma non ricorda assolutamente niente di ciò che è accaduto. La sua miracolosa apparizione determina anche la fine della pioggia. Su di lei cominciano a correre strane voci. Ben presto verrà considerata dalla gente del paese una specie di strega, creatura rapita dai morti e che ha conosciuto il diavolo. Un mosaico suggestivo sospeso tra fenomeni paranormali e primitive tradizioni locali dove le piante e gli animali occupano un posto determinante.
Passiamo alla prima novità della classifica
A quasi un anno dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, un noto giornalista si interroga sull’eredità politica di una figura emblematica della Seconda Repubblica. In nome della libertà (Piemme) di Paolo Del Debbio. “La forza delle idee di Silvio Berlusconi”. Il saggio analizza i valori che hanno determinato la celebre discesa in campo e la lunga stagione berlusconiana che ha influito in modo sostanziale, comunque la si pensi, nelle dinamiche della politica italiana. Un’avventura politica ricca di successi. L’autore esamina il linguaggio, le intuizioni, le alleanze e le strategie di Silvio Berlusconi. Paolo Del Debbio è un volto conosciuto della TV italiana. Autore e conduttore, professore universitario e saggista.
Un’altra novità
Altra novità in cartellone, una storia piena di suggestioni inquietanti: Trudy (Einaudi) di Massimo Carlotto. Lo scrittore padovano è spesso ai primi posti delle classifiche, blasonato da numerosi premi letterari e considerato uno dei migliori scrittori di romanzi noir a livello internazionale. Impossibile in questa sede raccontare gli eventi, onorare la suspense a volte è più importante che rispettare la privacy. Limitiamoci quindi a un fugace sguardo d’assieme. Protagonisti, un ex commissario responsabile di un’agenzia di security e una giovane donna che ha sposato uno dei più importanti commercialisti di Lecco. All’improvviso l’uomo scompare nel nulla. Rubiamo solo un frammento dell’inizio: “Da un lato fu il desiderio, dall’altro la necessità di appartarsi in un luogo tranquillo, a far incrociare i destini di tre uomini e di una donna alle ore due e venti del 27 gennaio 2008”.
L’insultario continua a riscuotere successo
Continua a suscitare entusiasmi il gustoso libro scritto da Marialetizia Pivato. Insultario veneto-italiano. (Editoriale Programma) – Insulti, parolacce, imprecazioni, modi di dire poco gentili e vilipendi vari. Se qualche veneto ci tratta male è il caso di conoscere alla perfezione la parolaccia giusta da esclamare con naturalezza. Il saggio nasce da un’idea di Walter Basso autore del celebre Dizionario da scarsèa. Si tratta di un prontuario di offese, imprecazioni, modi di dire piuttosto spinti e beceri da utilizzare in qualsiasi occasione per non farsi trovare impreparati quando ci si trova in Veneto. Conosceremo i vari significati di epiteti e modi di dire veraci e sempre sopra le righe, come alcune memorabili imprecazioni raccolte nelle peggiori osterie, in officina, nei campi e nei mercati. Universo variopinto che ci porta a scoprire le radici più profonde dell’insulto, decisamente scortese, ma straordinariamente efficace. Anche democratico e inclusivo perché non ci sono differenze di sesso, etnia, religione o status sociale.
Il sorriso di Giulia
“Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno. La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia!” Con queste belle parole passiamo al prossimo titolo in classifica. Ogni volta che affrontiamo questa vicenda proviamo una forte emozione, impossibile restare indifferenti. Sempre tra i titoli più amati dal pubblico, il libro scritto da Gino Cecchettin con Marco Franzoso: Cara Giulia (Rizzoli) – Quello che ho imparato da mia figlia. Il padre di Giulia ha deciso di non restare in silenzio, con questo messaggio letterario è diventato ambasciatore di un progetto a sostegno delle vittime di violenza di genere. Giulia era una studentessa di ingegneria biomedica e si stava per laureare. Una vita piena di sogni e progetti stroncata dall’ex fidanzato. Una morte assurda che ha sollevato indignazione in tutta Italia alimentando il dibattito sul tema del femminicidio.
Carofiglio resiste
Tra gli scrittori più amati e coinvolgenti ritroviamo Gianrico Carofiglio: L’orizzonte della notte (Einaudi). Copertina magnifica, trasmette alla perfezione le atmosfere di una vicenda piena di enigmi nella quale il protagonista si interroga sul significato stesso della giustizia. Storia a tinte forti: una donna ha ucciso a colpi di pistola l’ex compagno della sorella. Legittima difesa o omicidio premeditato? Questo l’incipit di un’avventura processuale definita poderosa e commovente. Grazie a Testimone inconsapevole scritto nel 2002, Carofiglio ha aperto la stagione del legal thriller italiano con uno strepitoso successo ideando la figura dell’avvocato Guido Guerrieri.
Ancora nordest tra le pagine da sfogliare
Le regole della vendetta (Marsilio) di Fulvio Luna Romero. Lo scrittore è nato e vive a Treviso, con grande talento narrativo descrive vicende oscure in terra veneta, dallo stoccaggio di rifiuti tossici, al traffico di droga, al riciclaggio di denaro sporco. Nel 2017 ha vinto il premio NebbiaGialla per inediti con il romanzo Prosecco connection. Molto noto a pubblico e critica, grazie ai suoi polizieschi che hanno come protagonista l’investigatore Carlo Caccia. Nel 2021 è uscito il noir Le regole degli infami, primo capitolo di una trilogia che comprende anche Le regole della vendetta. Il racconto incalzante e suggestivo si dipana tra le pianure a perdita d’occhio del Veneto orientale, strade strette e impervie che puntano verso il mare. In questo territorio si muovono gruppi di società fittizie gestite da manager spregiudicati. Una vicenda ricca di tensione, sospetti, spietati omicidi e innocenti che soccombono.
Avete voglia di storie fantastiche, quelle che possiamo scoprire viaggiando all’interno di noi stessi?
Torna in classifica uno dei libri più amati dello scrittore torinese Gianluca Gotto: “Succede sempre qualcosa di meraviglioso” (Mondadori). Un racconto di viaggio che è anche la storia di una rinascita attraverso la ricerca della felicità come stato d’animo, pace interiore e leggerezza. Il protagonista è un ragazzo che vede crollare tutte le certezze fino a perdere il desiderio di vivere, ma il destino gli fa incontrare in Vietnam una persona fuori dal tempo che gli cambierà la vita. Grazie alla sua natura di nomade digitale, Gianluca Gotto affascina il lettore con le sue esperienze che si trasformano in emozioni da condividere. Ha vissuto molto in Australia e Canada, scrive i suoi reportage mentre gira per il mondo. Ha un blog “Mangia Vivi Viaggia”
Chiudiamo con Vecchioni
Chiudiamo in bellezza con Roberto Vecchioni: Tra il silenzio e il tuono (Einaudi). Un racconto fatto di lettere, anche se non si tratta di un romanzo epistolare. L’autore descrive a un ipotetico nonno alcuni episodi significativi della sua vita, tra sconfitte e vittorie. Una storia che si fonde tra personaggi veri e immaginari. Cinquantatré lettere per catturare “l’ombra sfuggente della verità”. Un mosaico di sensazioni dove il prima e il dopo possono confondersi, ma è proprio grazie a questa esplorazione senza tempo che arriva la luce.
Allora salutiamoci con i suoi versi e buona lettura!
“Vivo
Tra un addio che viene
e un altro addio che va
rumorando parole nell’attesa,
tra un precipizio e il cielo
dentro il filo spinato dell’amore,
sanguinosa dolcezza
tra il silenzio e il tuono”.
Dott.ssa Elisabetta, grazie per questa rubrica letteraria, sempre aggiornata e puntuale. Amando la lingua veneta, la sua cadenza musicale, la sua creatività, trovo simpaticissimo il libricino della Dott.ssa Marialetizia Pivato che in meno di duecento pagine ci dà una bella infarinatura sulle parole di colore che debbono essere usate per meglio precisare il proprio punto di vista. La dedica è favolosa e recita: “A tutti quelli che ho insultato e anche a tutti quelli che insulterò”, così c’è anche un po’ di amore e simpatia tra le vittime. Come sempre c’è un grande interesse per il genere giallo, noir, thriller come se le cose brutte dovessero attirarci nei loro contorti percorsi. Per l’agiografia mi sembra ancora presto, prima vanno chiariti molti aspetti, ma spero che la storiografia possa raccontare meglio e bene un periodo che ha segnato il crollo, che al momento appare definitivo, della sinistra italiana.