Questa settimana siamo a Tribano, comune a sud della Provincia di Padova, accanto a Monselice e Conselve. Vuole svilupparsi e diventare meta turistica valorizzando l’architettura e il paesaggio rurale, recuperando alcuni beni storici e artistici, come l’appena restaurata Torre di Tribano, uno dei gioielli che il sindaco Massimo Cavazzana la fa vedere con orgoglio. Nella parte della zona industriale troviamo il ristorante, pizzeria e braceria BBQ gestito da un gruppo di giovani cuochi e addetti alla sala capitanati dal cuoco Stefano Braga, 32 anni, autoctono del territorio, nato nella frazione di Olmo di Tribano. Lui è il referente del locale, ampio e spazioso, proprietà di Luigi Panigalli, imprenditore romagnolo trasferitosi, con soddisfazione, nel comune padovano.
Stefano Braga, lei è cuoco e il capo brigata di una squadra giovane…
Si’, faccio il cuoco e sin dall’inizio avevo questa volontà nel dedicarmi al mondo della cucina. La passione l’ho avuto da mia sorella Valentina (oltre che dall’altra mia sorella Cosetta) che seguiva le orme culinarie della nonna Liliana. Sono sempre stato nel territorio, dopo le medie ho frequentato l’Alberghiero di Abano Terme. Ho iniziato prima a fare il cameriere quando avevo 14 anni. Poi a 16 anni mi sono dedicato alla cucina, prima al ristorante Da Nicola a Montegrotto Terme, dove ho lavorato per 3 anni, poi Agli Angeli di Saccolongo e al Seller di Vigorovea. Infine sono approdato qui al BBQ: era il primo marzo 2021, in piena pandemia. Ho conosciuto il titolare Luigi Panigalli che mi ha detto: Vieni a lavorare da me che ho preso il locale a Tribano. Ho accettato subito.
Lucio Panigalli, lei è il titolare del locale, proviene dalla ristorazione?
No, io sono dirigente presso un’azienda in zona industriale a Tribano. Conoscevo questo locale e i suoi gestori poiché venivo a mangiare. Poi, con il disastro Covid, i proprietari di questo locale decisero di chiuderlo per non aprirlo più. Mi piangeva il cuore vedere questo grande e bel locale ormai chiuso. A questo punto mi balenò un’idea: acquistarlo e affidarmi a un gruppo di giovani cuochi e addetti alla sala. A Novembre 2020 rilevai il locale, lo rinnovai e il primo marzo 2021 lo aprii al pubblico riponendo la mia fiducia verso Stefano Braga e la sua squadra. Purtroppo ci fu un altro anno di covid, con alti e bassi, un disastro.
E dopo il covid?
La squadra dei giovani crebbe, abbiamo apposto diverse migliorie e fatto più bello il locale. Ora abbiamo tutti una bella soddisfazione di un luogo ben frequentato, dove vengono a mangiare coppie, famiglie, lavoratori, gruppi, turisti: tutti contenti e pronti a ritornare, questa è una bella soddisfazione.
Voglio evidenziare che qui abbiamo una bella squadra. Oltre che la brigata di cucina abbiamo anche una bella brigata di sala, con personale giovane, bravo e cordiale.
Ritorniamo a sentire il cuoco Stefano Braga
Sono sposato con Elisa, ho un meraviglioso bambino che si chiama Anthony e ha 4 anni. La mia passione? E’ la cucina. Mi piace lavorare i prodotti del territorio, di qualità. La mia brigata di cucina è composta da tutti giovani e capaci.
C’è Karina, 19 anni, lei è venuta dall’Ukraina fuggendo dalla guerra, ha una grandissima volontà, aveva iniziato in sala ma non sapendo l’italiano era un po’ confusa. Vedevo che aveva una forte attenzione verso i piatti che preparavo: ora lei sa fare molto in cucina. C’è poi Marco, il mio braccio destro, esperto nella pizzeria, ricordiamo anche il suo aiuto pizzaiolo Alessio. E c’è anche Danit, colombiana brava nella preparazione dei primi e degli antipasti.
Stefano Braga, le vostre specialità?
Qui siamo famosi come ristorante per i nostri piatti, per la carne alla brace, per l’hamburgheria e per la pizzeria. Ci forniamo da produttori locali, utilizziamo la carne Angus biologica, il nostro motto è quello di puntare sulla qualità dei prodotti che rendono buoni i nostri piatti.
Per i lettori di www.enordest.it Stefano e la sua brigata di cucina ci propongono la ricetta degli gnocchi di patate con pesto di pistacchio, bacon croccante e burrata: un ottimo piatto, può essere anche unico, da mangiare gustandolo sino all’ultima forchettata.
Gnocchi di patate con pesto di pistacchio, bacon croccante e burrata
Ingredienti (per 4 persone). 800g di gnocchi di patate, 8 fette di bacon, 4 burrate, 80g di pistacchi, 50g di pecorino romano, olio evo, 1 cipolla di Tropea, sale e pepe qb.
Preparazione
Per il pesto di pistacchio. Mettiamo nel mixer i pistacchi, pecorino, pepe e olio evo. Facciamo frullare il tutto sino a ottenere una crema. Nel frattempo cuciniamo il bacon in forno a 180 gradi per 4 minuti in modo che si rosoli bene e si tolga il grasso in eccesso.
In una padella poniamo il bacon croccante con un cucchiaio di olio e la cipolla di Tropea tagliata a fettine. Quando la cipolla è appassita aggiungiamo un mestolino di acqua di cottura e il pesto di pistacchio. Aggiustiamo di pepe e di sale.
Cuciniamo gli gnocchi in una pentola con acqua bollente. Quando affiorano li togliamo dall’acqua e li aggiungiamo al sugo che abbiamo preparato. Spadelliamo sino a ottenere una crema omogenea.
Impiattiamo e mettiamo sopra gli gnocchi una burratina da 100g circa. Infine decoriamo con un po’ di granella di pistacchio.
Può costituire un piatto unico. Buon appetito.
Il vino in abbinamento
Un buon abbinamento a questo piatto proviene dal Friuli Venezia Giulia: un Refosco di Faedis Doc della cantina Ca’ dei Faggi. Nella cantina udinese vige la passione nel realizzare i suoi vini. Questo rosso corposo, con i suoi 13 gradi e mezzo, è gradevole, sgrassa bene la bocca, ha una buona struttura ed è adatto a un piatto sostanzioso come quello riportato nella ricetta.
BBQ!!! E vivrai di più!!! Bravi! Buoni! Belli!
Sempre accoglienti e attenti.
L’atmosfera di “casa” ❤️ il cibo selezionato, curato e ottimo da leccare il piatto! Una vasta selezione di vini per tutti i gusti. Noi “vicini di casa” continueremo a frequentare questo ottimo locale!