I fenomeni estremi dei cambiamenti climatici hanno distrutto il tetto e il primo piano dell’antica Barchessa dell’Hub agricolo di san Salvador, a Torre di Mosto. Si tratta di una struttura di pregio tipicamente veneziana con ampie aperture ad archi destinata alla realizzazione di una fattoria didattica, a testimonianza della storia agricola, e non solo, dell’area immersa in un bel contesto naturalistico.
Appello a istituzioni e privati per il pieno recupero della barchessa destinata a divenire fattoria didattica
A più di due mesi dal crollo del tetto dell’antica Barchessa, il veterinario Stefano Orlandi, proprietario del borgo san Salvador, lancia un appello per la ricerca di fondi volti alla prosecuzione dei lavori di restauro dell’insediamento rurale di pregio storico.
“Facciamo un appello rivolto alle istituzioni pubbliche, ma anche ai privati, per poter continuare nell’opera di pieno recupero del sito, che è un patrimonio per tutto il veneto orientale – rilancia Orlandi. – Grazie al bando del PSR per l’insediamento di Giovani Agricoltori, eravamo già riusciti ad avviare la ristrutturazione con il consolidamento delle fondamenta che ci ha permesso di recuperare il piano terra, ma il crollo del tetto, a causa delle piogge torrenziali della notte di ognissanti, ci ha travolto: le potenti raffiche di vento di scirocco e le bombe d’ acqua si sono abbattute sul tetto, facendolo letteralmente implodere con il conseguente crollo anche della murature perimetrale!”
L’appello per il sostegno della barchessa da parte di istituzioni e privati
Grande la preoccupazione per Stefano Orlandi, motivato però a reagire: “Siamo di fronte ad un danno imprevedibile che ci lascia increduli spettatori nel bel mezzo dell’opera di recupero – sottolinea l’imprenditore. – Quanto accaduto ci fa pensare all’incidenza dei cambiamenti climatici in corso, di fronte ai quali ci troviamo assolutamenteimpotenti e impreparati, ma decisi a continuare l’opera per il recupero dei luoghi che testimoniano la storia locale. Si tratta di un danno economico rilevante, che al momento ci vede incapaci di continuare l’ opera di recupero, in un periodo già difficile per l’attività agricola e agrituristica. Per questo cerchiamo un riscontro da istituzioni e privati interessati a sostenere il nostro progetto”.
Il sostegno del presidente di Confagricotura Venezia
“Siamo solidali e vicini a Stefano Orlandi -aggiunge Stefano Tromboni, presidente di Confagricoltura Venezia.- Non possiamo permettere che eventi naturali danneggino o distruggano un patrimonio come il Borgo San Salvador o le tantissime altre realtà che presentano una valenza storica ed architettonica unica. Il mondo agricolo è fatto anche di luoghi storici che portano in sé la testimonianza antica di un mondo rurale fatto anche di strutture costruite dagli agricoltori per apportare al territorio bellezza e arte, con la volontà di lasciare un segno distintivo e duraturo nel tempo. Ci uniamo, quindi, a Stefano Orlandi nella forte richiesta di intervento da parte delle istituzioni a sostegno delle operazioni di recupero della struttura che rappresenta un vanto, assieme a tante altre realtà presenti, per la nostra provincia”.
Storia del borgo rurale di San Salvador a Boccafossa
Il Borgo Rurale San Salvador, in località Boccafossa a Torre di Mosto, nella Città metropolitana di Venezia, è collocato nel cuore della Veneto Orientale e dell’itinerario turistico ciclo-fluviale “Gira Livenza”. Il borgo è uno dei più antichi centri agricoli della zona, governato, su mandato della Serenissima Repubblica, prima dai monaci agostiniani di San Salvador in Venezia e, dopo la grande bonifica, dalla famiglia Mazzotto.
Il padre del dottor Stefano, Bepi Orlandi arrivò a Boccafossa nel 1948, con il ruolo di fattore. Da allora, e ancora oggi, i suoi figli continuano la tradizione agricola della famiglia con l’obiettivo della valorizzazione del sito e dei prodotti locali.
Il progetto di recupero e rilancio come hub rurale partendo dalla barchessa
Il progetto agricolo nasce nel 2014 con l’acquisto della Storica sede dell’azienda di Attilio Mazzotto, protagonista della bonifica dell’area.
Il carattere identitario del HUB del borgo mira a rappresentare e organizzare l’offerta economica, sociale e culturale del luogo attraverso una specifica strategia: l’intesa socioeconomica con i produttori della zona del fiume Livenza e la raccolta delle espressioni culturali intrinseche del territorio volta ad intercettare determinate tipologie di turismo.
L’Hub san Salvador comprende un piccolo fazzoletto di terra, pari a 4 ettari e mezzo, dove sorgono strutture storiche, tra cui la Chiesetta di Sant’Anna, aperta al culto, dove si può ammirare la trecentesca statuetta “Madonna del latte” di provenienza lombardo-veneta, rinvenuta nei pressi della villa.
Cosa c’è
L’ANTICA STALLA E L’ALLEVAMENTO DI CAVALLI DI PREGIO
Qui si trova l’allevamento di cavalli di pregio QUARTER HORSES e PAINT indirizzati poi ai settori specifici a livello europeo.
Il turismo equestre può essere una vera esperienza per gli appassionati di questo sport che possono svolgere i loro percorsi immersi nel verde riflesso del Livenza.
LA VILLA SANT’ANNA, dove lo storico salone delle feste è riutilizzato come punto d’incontro per colazioni, cene e momenti culturali. Anche l’ala della villa, al centro della proprietà, sta per essere completata con alloggi di pregio e con un laboratorio per la trasformazione dei prodotti agricoli tipici dell’area del Livenza.
IL MAGAZZINO è il luogo che ricorda tante fatiche di uomini e donne impiegati nell’allevamento il baco da seta o nell’essicazione del tabacco e dei cereali locali di pregio. Questo edificio sta per essere riconvertito in un progetto ambientale che porterà alla rimozione della copertura per realizzare una installazione di pannelli fotovoltaici nell’ambito del progetto AGRISOLARE.
IL PARCO, oggetto di continue manutenzioni, offre la possibilità di osservare piante autoctone di pregio e tutte le varietà di fauna selvatica diurna e notturna dell’area.
I PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI sonodestinati alla trasformazione e al consumo locale- vengono coltivati in modo assolutamente ecologico, utilizzando l’acqua dei pozzi e il materiale organico dello stalla equina.