L’acqua è il bene pubblico più prezioso, ma l’accesso a questo elemento essenziale per la vita resta ancora un obiettivo irraggiungibile per 663 milioni di persone nel mondo, come descritto dall’Agenda Onu 2030. Il consumo umano di acqua contaminata da virus, batteri e inquinanti comporta ogni anno, a livello globale, la morte di quasi un milione e mezzo di persone.
Italia ai primi posti per consumo di acqua potabile e minerale
Nel nostro Paese talvolta questo bene essenziale viene spesso sprecato, visto anche che l’Italia é ai vertici europei per consumo d’acqua pari a 215 litri per abitante al giorno (rispetto ai 125 litri della media europea). E di sicuro siamo anche il Paese che consuma anche più acque minerali di tutti. Due primati che testimoniano un uso molto intenso dell’acqua potabile.
Conclusi i webinar “scenari della sostenibilità”
La tutela e la corretta gestione della risorsa idrica è stata il tema trattato nell’incontro conclusivo (tenutosi il 30 novembre) del ciclo di webinar “Scenari della sostenibilità”, promosso da Veritas con il Dipartimento di Scienze Ambientali di Ca’ Foscari (grazie alla collaborazione con la professoressa Cristina Cavinato) e in collaborazione con l’Ufficio Sostenibilità Ca’ Foscari, in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (https://www.unive.it/pag/18793).
Al centro del seminario, l’ampia e articolata relazione dell’ingegner Umberto Benedetti che ha presentato in dettaglio le attività del Servizio Idrico Integrato Veritas, di cui è stato direttore per dieci anni (https://www.gruppoveritas.it/il-gruppo-veritas/servizi/servizio-idrico-integrato). L’incontro è stato seguito da un centinaio di partecipanti: studenti e docenti dell’istituto industriale Pacinotti di Mestre e dei licei Stefanini di Mestre e Foscarini di Venezia, insieme a rappresentanti di istituzioni ed associazioni: Maurizio Scassola, vice presidente dell’Ordine dei Medici di Venezia; Andrea Da Lio, responsabile ufficio Ambiente della Camera di Commercio di Venezia; Andrea Biliotti, ideatore dei Caffé delle Scienze di Mestre Mia; l’avvocato esperto di diritto ambientale Marianna Negro.
Veritas, bollette tra le più basse d’Europa
Per Andrea Razzini, direttore generale Veritas, occorre ricordare che “L’acqua è giustamente un bene gratuito, ma non possono essere gratuiti i servizi necessari per il prelievo idrico dalle fonti e la distribuzione in rete per far arrivare questo elemento prezioso nelle case e negli edifici delle città. La bolletta idrica di Veritas è tra le meno care d’Italia e il nostro paese presenta bollette tra le più basse d’Europa pari ad un quinto, ad esempio, di quelle della Danimarca che è al primo posto per i costi del servizio idrico – aggiunge Razzini. -.
Un litro d’acqua, erogato da Veritas, viene a costare circa 0,0015 euro, cioè circa 1.000 volte meno di una bottiglietta da mezzo litro di acqua minerale acquistata in un bar! Il paradosso però è che un servizio che costa relativamente poco rischia di svalutare agli occhi della popolazione anche lo stesso bene acqua, che in realtà è assolutamente essenziale alla vita e al futuro. L’acqua, che costa poco, ma vale molto, non rende intuibile cercare di non sprecarla, e anzi di apprezzare questa fondamentale risorsa e il relativo servizio per mantenerla pulita e compatibile con ambiente. Si tratta di uno sforzo che dobbiamo fare adeguando i comportamenti per ridurre la nostra impronta ecologica sul mondo”.
L’assessore Besio: “fondamentale la partecipazione dei cittadini”
Un richiamo alla responsabilità di ogni cittadino, dai più piccoli agli anziani, per il risparmio idrico e la messa in pratica di stili di vita sempre più sostenibili, è venuto anche dall’assessore alle Politiche Educative del Comune di Venezia, Laura Besio: “Le sfide ambientali non riguardano più soltanto classe dirigente o specifiche categorie – ha detto- perché per realizzare una transizione ecologica concreta serve la partecipazione di tutti. Il Comune di Venezia si impegna a promuovere e sostenere tutte le iniziative mirate dall’educazione ambientale”.
Educazione ambientale Veritas, gli spot con Carlo&Giorgio
“Il servizio di Educazione Ambientale Veritas nel 2022 ha incontrato più di 16mila studenti, dalle scuole materne alle superiori – ha confermato anche Riccardo Seccarello, responsabile area Comunicazione Veritas.- Tra le tante attività, abbiamo avviato anche una campagna informativa con testimonial Carlo&Giorgio, noti cabarettisti veneziani, con cui puntiamo a diffondere maggiormente tra la popolazione, grazie all’ironia del paradosso, le regole basilari del risparmio idrico e del corretto conferimento dei rifiuti”.
A Venezia l’acquedotto nato 140 anni fa
“Gli acquedotti sono stati costruiti a partire dalla fine del 1800, quello di Venezia è stato inaugurato nel 1884, dopo che per secoli e secoli, l’approvvigionamento di acqua sicura sembrava una chimera quasi irraggiungibile – ha aggiunto Riccardo Seccarello, responsabile Comunicazione Veritas. – Di questo percorso storico diamo testimonianza nel Museo dell’acquedotto veneziano, dove abbiamo ricostruito l’evoluzione dei sistemi adottati dalla Serenissima nei secoli passati: dall’approvvigionamento tramite le ‘vere da pozzo’ realizzate in centro storico fino al trasporto dell’acqua, prelevata dal fiume Brenta, effettuato degli acquaroli.
Il Museo (https://www.gruppoveritas.it/museo-dellacquedotto-di-venezia-0), allestito all’interno della centrale idrica di Sant’Andrea, a piazzale Roma, (nell’area che fino al 1884 ospitava un convento), fa parte del Global network of water museums, la Rete mondiale dei musei dell’acqua. Si tratta di un network gestito per conto dell’Unesco dal Centro internazionale civiltà dell’acqua, onlus di cui Veritas è socio fondatore e che riunisce circa 80 musei e istituzioni di 35 Paesi”.
Acquedotti come organismi viventi con tubazioni che invecchiano
Gli acquedotti risalendo a più di un secolo fa, possono essere paragonati a organismi che invecchiando presentano evidenti conseguenze con danni alle giunture tra le tubazioni della rete. L’acquedotto gestito da Veritas serve 36 Comuni: 29 appartenenti alla Città metropolitana di Venezia e 7 alla provincia di Treviso. Si consumano ogni anno circa 112 milioni di metri cubi d’acqua: l’acquedotto civile serve una rete idrica di 5.343 km (6.053 km con la rete di adduzione): 14 sono gli impianti di potabilizzazione e disinfezione, 73 i punti di prelievo tra falde acquifere e fonti superficiali.
Nel 2023 investiti da Veritas 40 milioni per la rete idrica
Veritas ha investito 40 milioni di euro nel 2023 per la manutenzione delle reti acquedottistiche con l’obiettivo di contribuire alla riduzione delle perdite, di cui una certa quota è comunque fisiologica. Gli sforzi sono volti riduzione delle perdite in rete, che adesso oscillano tra il 30% e il 35%, a seconda delle zone. Va sottolineato che queste perdite comunque non sono tutte fisiche, ma derivano da un sistema di calcolo molto complesso che include la perdita amministrativa (quella della misura dei contatori, quindi non una perdita fisica) e va chiarito inoltre l’acqua, che esce dalle giunture delle condutture più vecchie, non va perduta dal punto di vista ambientale, ma torna nella falda.
Ogni anno da Veritas 70 milioni di metri cubi di acqua potabile
L’acqua distribuita ogni anno da Veritas è pari a circa a 70 milioni di metri cubi e deriva per l’84% da falde acquifere. La maggior parte dell’acqua, utilizzata poi a fini potabili, proviene dalle falde acquifere dei territori di Trebaseleghe, Scorzè, Morgano, Zero Branco, Quinto di Treviso, Candelù e Roncadelle, mentre una quota residuale (circa 13%) viene prelevata dai fiumi Adige, Livenza e Sile. Relativamente al servizio idrico, con la Regione Veneto e altri gestori del servizio idrico del Veneto, Veritas ha aderito, previo indirizzo del Consiglio di bacino Laguna di Venezia, a un modello strutturale degli acquedotti volto a differenziare le fonti di approvvigionamento idrico, ottimizzare eventuali fermi impianto senza compromettere la continuità del servizio e far fronte a problemi di disponibilità della risorsa idrica legati allo stress estivo.
Come funziona il laboratorio servizio idrico integrato Veritas
Ma come viene monitorata la qualità dell’acqua erogata da Veritas? Nel 2023 è stata recepita anche in Italia la direttiva europea che introduce nuove indicazioni per aumentare la sicurezza dell’acqua destinata ad uso umano.
“Nel 2022 il Laboratorio Veritas, che è all’avanguardia a livello nazionale per le tecnologie implementate, ha analizzato complessivamente oltre 50mila campioni per un totale di un milione di parametri relativi a matrici liquide e solide – ha affermato Stefano Della Sala, direttore Laboratorio Servizio Idrico Integrato Veritas e direttore operativo di ViveracquaLab. – Il 45% dei campioni è relativo alle acque reflue, il 24% a quella potabile, il 26% ai fanghi di processo degli impianti di depurazione, il 3% ai rifiuti liquidi e solidi. Il nostro compito è mantenerci in linea con la normativa nazionale e adeguarci alla nuova direttiva europea (recepita in Italia lo scorso febbraio), in cui l’approccio alla sicurezza dell’acqua è basato, non solo sul monitoraggio dei parametri indicati, ma anche sulla valutazione del rischio di eventi che possano introdurre pericoli negli acquedotti: agenti biologici, chimici e fisici”.
Acqua potabile Veritas di eccellente qualità e senza Pfas
Ma quali sono i risultati delle analisi che attestano la qualità dell’acqua potabile erogata da Veritas?
“Si tratta di acqua di eccellente qualità, che arriva per l’80% da acque profonde e che può essere bevuta in totale sicurezza– prosegue il dottor Della Sala. – Sul nostro sito pubblichiamo gli esiti delle analisi svolte sull’acqua potabile erogata in ciascun comune del territorio servito, queste informazioni possono essere scaricate direttamente da tutti i cittadini al link https://www.gruppoveritas.it/servizio-idrico-integrato/qualita-dell-acqua.html. Posso confermare inoltre che, dalle nostre analisi, non risulta, per esempio, nessuna traccia di Pfas nell’acqua erogata”.
Il Laboratorio di Veritas inoltre è inserito nelle commissioni dell’Istituto superiore di sanità relative alla predisposizione dei metodi analitici chimici e biologici e nelle commissioni Unichim (Associazione per l’unificazione nel settore dell’industria chimica) relative a qualità dell’acqua e ambienti di lavoro.
Resi all’ambiente 89milioni di metri cubi di acque reflue depurate
La tutela e la corretta gestione della risorsa idrica non può prescindere anche dall’impiego delle migliori strategie e tecnologie applicate ai processi di depurazione dei reflui urbani provenienti dagli scarichi domestici. Ogni anno i trattamenti all’interno degli impianti Veritas restituiscono all’ambiente 89 milioni di metri cubi di acque reflue depurate, da cui vengono rimosse complessivamente ben 62.170 tonnellate di rifiuti.
Caso-studio Venezia progetto B-WaterSmart e impianti pilota
“La sfida principale del caso-studio Venezia del progetto europeo B-WaterSmart, coordinato da Veritas – ha evidenziato Patrizia Ragazzo, R&S manager progetti europei servizio idrico integrato Veritas e responsabile del living lab Venezia- è creare le condizioni per sbloccare un importante potenziale di valorizzazione e riutilizzo, attualmente non pienamente sfruttato, nell’ambito della depurazione dell’acqua. A partire dagli impianti di trattamento delle acque reflue urbane, si punta al potenziale riuso, in particolare, di tre risorse: gli effluenti trattati, l’azoto dei flussi concentrati interni al processo depurativo, i fanghi biologici prodotti dal trattamento depurativo stesso. Per la valorizzazione di queste risorse sono stati messi in campo: tre tecnologie pilota e le piattaforme informatiche per il riuso dell’acqua e per la gestione ottimale del fango, con lo scopo di sostenere i processi decisionali di una governance del sistema acqua, condivisa e partecipata”.
Avviata la Cop dei protagonisti del settore idrico
“Per creare un contesto condiviso di valutazione e di supporto alle scelte strategiche da operare – ha precisato la dottoressa Ragazzo – nell’ambito del caso-studio Venezia abbiamo dato avvio anche alla Conferenza delle Parti (CoP) territoriale. Si tratta di un tavolo di lavoro che condivide gli obiettivi strategici del progetto B-WaterSmart e di cui fanno parte gli stakeholder chiave della filiera acqua, ovvero istituzioni ed organizzazioni del settore idrico: Regione Veneto, ARPAV, Città Metropolitana di Venezia, Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, ANBI Veneto, Consiglio di Bacino Laguna di Venezia, Viveracqua (consorzio dei gestori pubblici del servizio idrico integrato del Veneto e Friuli Venezia Giulia), Veneto Agricoltura, Confindustria Venezia, Università Ca’ Foscari di Venezia e Università di Verona”.
A Ca’ Foscari inaugurato il corso di laurea in ingegneria ambientale
L’università Ca’ Foscari è in prima linea per la formazione sempre più mirata ed aggiornata degli esperti della transizione ecologica. “Quest’anno abbiamo inaugurato una nuova laurea triennale in ingegneria ambientale che, oltre alle classiche materie scientifiche di approccio ingegneristico, come fisica e chimica, è volta anche allo sviluppo di specifiche competenze finalizzate al recupero delle risorse, allo sviluppo di processi per la sostenibilità e alle innovazioni applicabili alla tecnologia – ha concluso Cristina Cavinato, professoressa di impianti chimici dell’università di Venezia, che, in rappresentanza di Ca’ Foscari, ha collaborato fin dalla prima edizione del ciclo di webinar. –
Il nostro ateneo sta facendo grandi sforzi sul fronte della terza missione in un’ottica di sinergia con le imprese mirata a favorire il più possibile il trasferimento della ricerca dai nostri laboratori ad implementazioni su scala industriale. Per quanto mi riguarda con i ricercatori dei mio gruppo di lavoro partecipiamo anche a vari progetti, finanziati dall’Unione Europea e dall’Ente Spaziale Europeo e realizzati in collaborazione con il Green Propulsion Laboratory di Veritas”.
L’agenda dell’acqua e del riciclo Veritas 2023
La maggior parte dei temi trattati nel ciclo di webinar, promossi da Veritas e Ca’ Foscari, sono stati approfonditi anche nella quarta edizione dell’Agenda dell’acqua e del riciclo Veritas 2023, che presenta un volume dedicato alla tutela della risorsa idrica (scaricabile al link https://www.gruppoveritas.it/sites/default/files/allegati/agenda_del_riciclo_2023-_societa_water_smart_obiettivi_da_raggiungere_o_gia_realta.pdf) e un volume dedicato nello specifico agli scenari della sostenibilità (scaricabile al link https://www.gruppoveritas.it/sites/default/files/allegati/agenda_del_riciclo_2023_-_riciclo_riuso_e_valorizzazione_gli_scenari_della_sostenibilita.pdf).