“La danza è un amore che non ho mai lasciato e, dopo aver studiato e ballato, ho capito che la mia grande vocazione è l’insegnamento. La danza è per tutti, non conosce differenze, e questo è ciò che voglio trasmettere ai miei allievi”. È la filosofia di Verena Filippini, Art Director, Coreografa e Insegnante, fondatrice del Centro di Formazione Ricerca & Danza. Il mondo della danza è nel suo DNA, coltiva questa passione da quando aveva 4 anni. Un curriculum davvero strepitoso quello di Verena, 40 anni mestrina.
Comincia a studiare sia il metodo Royal Ballet che quello russo Vaganova, approfondendo gli studi in Italia e in Europa esibendosi per diverse compagnie. Si specializza in Danza Moderna Tecnica Mattox e in Danza Contemporanea. Nello stesso tempo continua a studiare Danza di Carattere, Teatrodanza e Hip hop. Vince una borsa di studio nel 2002 per studiare a Mosca nell’Accademia Russa Statale e successivamente viene ammessa alla Dance Summer School di Vienna per approfondire le tecniche dell’insegnamento. Al suo attivo numerosi stage con ballerini di fama internazionale. Una stella della Danza che scrive anche per https://www.enordest.it arricchendo con la sua preziosa collaborazione il nostro settimanale.
C’è una grande novità: sarà impegnata in Spagna in un Concorso internazionale, unica italiana selezionata in questa importante giuria. Di che cosa si tratta?
Si, sono veramente emozionata a pensare che sarò io a rappresentare la mia Nazione. Per me è un grande onore. Dal 5 all’8 settembre si svolgerà questo evento internazionale a Barcellona chiamato “BARCELONA DANCE EXPERIENCE” UN EVENTO A 360° dove vi saranno stage, incontri, dibattiti e il concorso di varie discipline tra cui la danza classica, moderna, contemporanea, hip hop e addirittura il flamenco. Io terrò delle masterclass di modern contemporary e poi sarò in giuria e assieme a me ci saranno giurati dalla Spagna, dalla Romania, dall’Albania, Egitto e altri Paesi. Questo grande evento è organizzato da Opes Danza e in particolar modo dal dottor Enrico Di Prisco.
Verena Filippini dal 2018 organizza il concorso Veneto Dance Award che richiama in giuria grandi personaggi internazionali come Oriella Dorella, Mia Molinari, Josè Perez. In qualità di giurata ha partecipato a numerosi concorsi, anche accanto all’indimenticabile Carla Fracci. Che ricordo ha?
Era una donna speciale, elegante, alla mano, di compagnia e con la battuta pronta. Io l’ho vista sia in giuria ad un concorso dove raccontava la sua vita e come fosse stata la danza a scegliere lei. Ho avuto anche la fortuna di ammirarla mentre insegnava alle mie allieve ed era generosa di consigli e di una grazia unica al mondo. Amava tantissimo Venezia e mi raccontava aneddoti proprio di quando soggiornava nella sua casa nella nostra città.
Andiamo a conoscere le tappe salienti della sua storia professionale
Ho iniziato con i primi insegnamenti nel 2002 e nel 2004 avevo un gruppo professionale dove ho avviato le mie prime sperimentazioni coreografiche, poi nel 2009 ho fondato l’a.s.d. Ricerca & Danza, nel 2014 ho aperto la prima scuola a Campalto, ma nel 2022 ho voluto fare il salto di qualità aprendo a Mestre il Centro di Formazione Ricerca & Danza, una scuola che offre due indirizzi distinti: uno amatoriale per chi vede la danza come un hobby e l’indirizzo professionale per chi vuole un domani vivere di danza. Inoltre nel 2021 ho fondato la Giovane Compagnia Veneta R&D dove gli allievi più talentuosi avranno la fortuna di danzare composizioni di vari coreografi di fama nazionale.
Ha frequentato corsi di formazione che le hanno permesso di ottenere ben tre diplomi da insegnante: Danza Classica, Danza Moderna e Danza Contemporanea…
Non si smette mai di imparare e di studiare, infatti oltre a questi diplomi ho un diploma sulla danza propedeutica, un diploma della disciplina PBT PROGRESSIVE BALLET TECHINIQUE e anche un master sulla danza applicata alla sindrome di down. Continuo a frequentare corsi di aggiornamento, e seguo molto lezioni di grandi maestri.
Le coreografie si ispirano a temi sociali come l’uguaglianza tra i popoli e il ruolo della donna. Una sensibilità che si rivela molto attuale e importante. Dal 2017 è referente OPES Danza per la Regione Veneto, diventando formatrice in tutta Italia e quindi la sua scuola è sede di corsi formazione ed esami. Come si colloca questa attività con la passione per la danza?
È un tutt’uno. Non so dire cosa mi piace di più o cosa preferisco. Tempo fa una persona a me cara mi disse cosa avrei voluto fare da grande ovvero di dover scegliere esclusivamente un indirizzo per identificarmi meglio sul mercato. Io sinceramente non voglio fare questa scelta, se penso a me stessa, Verena, penso ad un vulcano di idee e cose, sono sempre più convinta di portare con me tutto il mio bagaglio e di offrire le mie varie sfaccettature. Adoro insegnare ai miei allievi, è gratificante formare nuovi insegnanti, è stimolante creare coreografie, è elettrizzante essere un’imprenditrice e creare eventi, realizzare le idee che ho in testa e mi diverte essere ospite in trasmissioni, o presentare libri o scrivere articoli. Io sono tutto questo e anche altro! Non dimentichiamoci che sono una mamma!
Un vulcano di idee, è proprio così: hai anche frequentato il master Danza e Sindrome di Down e poi nel 2020 nasce il progetto dedicato ai più piccoli che spazia dalla danza propedeutica alla storia del repertorio classico con laboratori creativi e manuali.
Sì, come dicevo sono una mamma di due splendidi ragazzi, Matthias 18 anni e Greta 12. Da quando sono mamma ho iniziato a rapportarmi diversamente con i bambini, a creare lezioni in maniera differente e soprattutto al passo con le nuove generazioni. I bambini di oggi sono molto curiosi e hanno bisogno sempre di nuovi stimoli quindi bisogna creare un programma didattico differente da quello di 10 anni fa, andare a lavorare sulla socializzazione, sullo studio dello spazio, del tempo, fare degli esercizi di psicomotricità, lavorare sulla personalità di ogni allievo e sulla propria immaginazione.
Ogni bambino è un mondo a sé. Ritenevo importante che fin da piccoli conoscessero il repertorio del balletto classico ma bisognava proporglielo in maniera leggera e divertente così ho creato delle lezioni molto particolari, dove racconto la storia, mostro dei video e delle immagini ed infine concludiamo l’incontro con un lavoretto manuale inerente al balletto. I bambini sono entusiasti!
Verena Filippini anche un’imprenditrice ed artefice di eventi ed infatti possiamo considerarla come l’organizzatrice di uno dei più importanti concorsi italiani.
Questa mia avventura è iniziata quasi per gioco nel 2018 quando ho deciso di creare il mio primo concorso, a quel tempo si chiamava VENICE DANCE AWARD, poi già alla seconda edizione prese il nome definitivo ovvero VENETO DANCE AWARD. In quel periodo portavo le mie allieve a dei concorsi e notavo alcune cose che non andavano e quindi provai a creare un concorso cercando di non commettere quegli errori e di provare ad offrire alle scuole un qualcosa di diverso. Infatti già la prima edizione è stata un successo e in pochi anni il concorso è cresciuto diventando internazionale e di altissimo livello con giurie composte da grandissimi nomi della danza, solo le eccellenze. La cosa particolare è che offro premi hand made in Venice quindi maschere veneziane artigianali, gioielli creati dall’azienda Vetri D’arte e poi premi in denaro e opportunità di studio e lavorative.
Il mondo della danza è carico di magia, ma oltre alle meraviglie del palcoscenico esistono anche le problematiche di un’arte così complessa e delicata?
Potremmo stare qui a parlare per ore, purtroppo ci sono ancora tante cose da sistemare, sempre più spesso la danza viene identificata come sport e non come arte, noi lavoratori siamo poco tutelati, stanno chiudendo Teatri e compagnie e sempre più spesso i nostri talenti volano all’estero. Sarebbe bello che il governo aiutasse noi artisti e sovvenzionasse Giovani Compagnie e coreografi. Ma di certo noi tersicorei non abbiamo scelto quest’arte per il successo o per il denaro ma per le emozioni che ci fa vivere, è un fuoco che non si spegnerà mai.
Progetti per il futuro?
Saranno mesi ricchi di bella danza! Mensilmente avrò docenti ospiti nella mia scuola, il 3 dicembre siamo ospiti all’evento benefico “Alla ricerca del visibile perduto”, in questi mesi stiamo partecipando alla creazione dello spettacolo VOCI creato dai coreografi internazionali Vittorio Biagi e Paolo Londi, sarò in giuria a concorsi in tutta Italia. Il 2 e 3 marzo ci sarà la seconda edizione dell’evento STAGES ON STAGE e poi ho un progetto top secret che spero si concretizzerà in primavera…… Beh, sicuramente non ci sarà da annoiarsi!
Dott.ssa Elisabetta grazie per averci fatto conoscere, a noi che non siamo Veneti, la scuola e l’arte della Signora Verena Filippini, che svolge diversi ruoli nelle arti coreutiche. Il ballo per me è un’arte stupenda, amando la lirica, l’ho sempre visto all’interno del grand opéra. Quindi ammiro chi con passione e con tecniche anche moderne ed innovative riesce ad interessare i bambini verso quest’arte, che come ogni disciplina, quasi sportiva, richiede impegno, lavoro e tanta costanza nella preparazione. Mi complimento con la Signora Verena per i riconoscimenti che Lei e la Sua scuola stanno ottenendo. Perchè questo commento sia vero e non di circostanza, concordo con l’affermazione; “tempo fa una persona a me cara mi disse cosa avrei voluto fare da grande ovvero di dover scegliere esclusivamente un indirizzo per identificarmi meglio sul mercato”. Cambierei la parola mercato con arte, ma per il resto sono a favore dello specialista e del genere. Io amo Salvatore Viganò che fu l’inventore di un nuovo genere musicale chiamato coreodramma, quindi un parente stretto del melodramma, con danza e recitazione drammatica, un grand opéra dove il corpo di ballo riveste un ruolo importantissimo. Complimenti alla Signora Verena per studiare nuovi approcci didattici utili per attirare i nuovi bambini nella scuola di danza.