Apriamo questa pagina con una domanda: cosa abbiamo letto durante l’estate? Per soddisfare il quesito c’è una super classifica che analizza i libri più amati dal pubblico durante il mese di agosto. Palmares come al solito realizzato dalla nostra splendida Libreria Lovat al centro delle novità editoriali grazie alle belle sedi a nordest: Villorba (Treviso) e Trieste. Troverete molti autori blasonati da premi e riconoscimenti internazionali e spesso ospiti degli incontri organizzati dalla Lovat.
Entriamo alla Lovat con Goethe
Come sempre un grande compleanno ci accompagna nella scoperta della classifica con i primi dieci titoli. Il 28 agosto 1749 nasceva a Francoforte sul Meno l’indimenticabile Johann Wolfgang Goethe. Ecco cosa scriveva: “Venerare con piacere, anzi con gioia il grande ed il bello è nella mia indole; e il potere educare questa mia inclinazione naturale al cospetto di così splendide opere d’arte, giorno per giorno, di ora in ora, è la più deliziosa di tutte le sensazioni”. Dal suo “Viaggio in Italia” che ancora oggi sorprende e affascina. Dovremmo consultarlo spesso perché ha il potere di trasformarci da banali turisti a illuminati viaggiatori.
Andiamo a vedere la classifica generale di agosto, sospesa tra storie realmente accadute, memorie struggenti di persone scomparse, saggi illuminati e vicende noir dal grande impatto emotivo.
- Giannone – La portalettere – Nord
- D’Adamo – Come d’aria – Elliot
- Murgia – Tre ciotole – Mondadori
- Tuti – Madre d’ossa – Longanesi
- Molesini – Non si uccide di martedì – Sellerio
- Manzini – ELP – Sellerio
- Crepet – Prendetevi la luna – Mondadori
- Gotto – Profondo come il mare leggero come il cielo – Mondadori
- Bussola – Un posto in cui fermarsi – Einaudi
- Cole – Dammi mille baci – Always
Primo posto per Giannone
Al primo posto una storia vera nascosta in un cassetto per tanto tempo e scoperta da Francesca Giannone: “La portalettere” (Nord). L’autrice pugliese è laureata in Scienze della Comunicazione e ha studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Il suo paese d’origine è Lizzanello in Salento dove è ambientata la storia della bisnonna che diventerà negli anni Trenta una portalettere, nonostante lo scetticismo di tutto il paese: “In giro a piedi tutto il giorno, con la pioggia o con il sole. Ci perderesti la salute. Siamo seri. Non esistono portalettere donna. Finora, disse Anna”.
Francesca Giannone come per magia ha trovato in un cassetto un biglietto da visita che riportava il nome della protagonista con la dicitura “portalettere” da questo indizio sconosciuto e personale ha saputo costruire un romanzo affascinante vincitore del Premio Bancarella. Da molti mesi sempre in testa alle classifiche, in futuro avrà anche una trasposizione cinematografica.
Secondo gradino per d’Adamo
Dal Premio Bancarella al Premio Strega: “Come d’aria” (Elliot) di Ada d’Adamo, scrittrice e danzatrice. Scomparsa a soli 55 anni lo scorso aprile dopo una lunga malattia, ha conquistato il pubblico con l’autenticità della sua storia: una madre che combatte contro un tumore e racconta alla figlia disabile le emozioni della loro vita insieme. Passato e presente che si intrecciano senza sdolcinature, pagine evocative, a volte spietate. È anche la vittoria di una piccola casa editrice, già sono stati acquisiti i diritti di traduzione in Francia.
Entra in scena Michela
Il mondo deve sapere citava il romanzo di Michela Murgia, storia di una telefonista precaria resa indimenticabile dal film di Paolo Virzì: Tutta la vita davanti.
Michela Murgia ci ha lasciato il 10 agosto scorso con questo incipit e con uno straordinario patrimonio narrativo. La troviamo ai primi posti con il suo libro che si apre in modo autobiografico, la diagnosi di una malattia che non lascia scampo: “Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi” (Mondadori). “Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita.” A volte a stravolgerla è un lutto, una ferita, un licenziamento, una malattia, la perdita di una certezza o di un amore…”
Il trio noir
Tre opere noir nel firmamento stellare di agosto rubano la scena e non sono delle meteore, perché continuano a brillare: Madre d’ossa (Longanesi) di Ilaria Tuti. La scrittrice di Gemona del Friuli mantiene posizioni di primo piano grazie al suo personaggio carico di sfumature aspre e coinvolgenti, il commissario Teresa Battaglia. Una vita sospesa tra indagini, delitti efferati e problemi di salute che minano ciò che ha di più importante, la lucidità della sua mente. La serie televisiva ispirata alle vicende del commissario, con Elena Sofia Ricci, ha ulteriormente conquistato il pubblico.
Molto cinematografico anche il romanzo di un sapiente narratore come l’autore veneziano Andrea Molesini vincitore nel 2011 del Premio Campiello. La sua nuova storia incanta grazie all’atmosfera noir ambientata tra Venezia e Rodi durante gli anni del fascismo: Non si uccide di martedì (Sellerio).
Attorno al testamento di una vedova molto ricca si muovono torbide relazioni familiari e misteriosi intrecci criminali. Ecco l’incipit: “Come tutti i mercoledì, l’avvocato Ridolfi sorseggiava il caffè sfogliando il Corriere della Sera al Floriàn, in Piazza San Marco”.
Ancora torbide atmosfere per uno spigoloso e malinconico Rocco Schiavone vicequestore borderline uscito dalla penna di Antonio Manzini e interpretato alla perfezione da Marco Giallini in una fortunata serie televisiva. ELP (Sellerio). ELP come acronimo di “Esercito di Liberazione del Pianeta”. Il gruppo protesta liberando animali d’allevamento in autostrada. Rocco Schiavone deve indagare su questa realtà e su strani delitti e attentati.
Citazione doverosa per Crepet
Il mese di agosto 2023 registra due pleniluni, il 1o e il 31. Evento abbastanza raro e quindi molto piacevole, perfettamente adatto alla presentazione del prossimo libro in classifica: “Prendetevi La luna” (Mondadori) di Paolo Crepet.
Penso che fare lo psichiatra, come lo scrittore, significhi intraprendere l’arte di rimuovere gli ostacoli alla felicità. Ho sempre amato cercare la gente, ascoltarla, scriverne. Ho avuto più volte il piacere di intervistare Crepet nel corso di convegni e dibattiti, il suo è un insegnamento illuminante, ecco come spiega la genesi del titolo. “Prendetevi la luna non è un consiglio, ma una suggestione. Non vale solo per i momenti difficili, ma anche in quelli di gioia, o quando si tende più alla rassegnazione che all’esaltazione. La luna è lì apposta, scompare e ricompare proprio perché se ci fosse sempre sarebbe banale. Funziona come il desiderio, che implica il cercar le stelle proprio quando non ci sono o si teme siano nascoste da qualche parte dell’universo”.
I temi affrontati sono molti, dalla crisi della famiglia, alla scuola pervasa dalla burocrazia, al ruolo delle tecnologie che stabiliscono relazioni mute e prive di originalità. Eppure, non sono gli eventi che ci stanno cambiando, ma noi che cambiamo gli eventi.
Il nomade digitale
E se provassimo a fare un viaggio dentro noi stessi per trovare la serenità? È l’incipit di un romanzo costantemente ai primi posti del medagliere: “Profondo come il mare, leggero come il cielo” (Mondadori). Ancora una volta lo scrittore torinese Gianluca Gotto affascina grazie all’esperienza di nomade digitale che ha vissuto molto in Australia e Canada. In questo libro racconta gli incontri che lo hanno salvato nel momento più buio della vita. È stato definito un testo intimo e generoso, pieno della saggezza millenaria del Buddha. Eccone un frammento: Tu non sei le nuvole, che vanno e vengono e sono sempre in movimento. Tu sei il cielo. Il cielo è leggero proprio perché non trattiene niente. Il cielo è saggio. Sa lasciare andare ciò che lo attraversa. Se vuoi essere sereno come un Buddha, non essere una nuvola. Sii il cielo. Il buddhismo è stato la mia guarigione”.
Il profumo del mare, la grandezza del cielo, il fascino della Luna
Il mare, il cielo, la luna, lo spazio fuori e dentro di noi. In questa ricerca universale della serenità arriva la saggezza dello scrittore veronese Matteo Bussola. Grazie a lui possiamo vivere un’avventura straordinaria semplicemente cercando un luogo che ci assomigli. Un buon posto in cui fermarsi(Einaudi). Ecco cosa scrive: “la vita non è una montagna da scalare, un treno da non perdere, un obiettivo da centrare, ma è una piccola stanza da arredare con cura. Non è una cima da raggiungere a tutti i costi. È la scelta di un buon posto in cui fermarsi”. Secondo lo scrittore che ha pubblicato bestseller tradotti in molti Paesi, nessuno ti dice che a volte vinci proprio quando perdi e che oltre alle vette esistono anche vallate meravigliose. Inno alla vita dedicato ai più fragili, agli sconfitti che hanno trovato la capacità di dare un senso importante alla propria vita.
In classifica c’è anche molto amore
L’amore può essere terribilmente effimero, per fortuna c’è un’autrice che invita il lettore a collezionare la più straordinaria manifestazione d’affetto che abbiamo, il bacio: Dammi mille baci (Always Publishing) di Tillie Cole. La scrittrice inglese è costantemente ai primi posti delle vendite con la sua storia originale. Un bacio dura un attimo. Ma mille baci possono durare un’eternità. Questo l’incipit di una strana avventura. La protagonista decide sin dalla tenera età di collezionare mille baci, così tanti da far scoppiare il cuore. E se questa collezione di baci fosse solo un modo per indagare sulla vera essenza dei legami affettivi sempre indecifrabili e misteriosi?
Chissà cosa ne avrebbe pensato Goethe che oltre a viaggiare con passione in tutta Italia sapeva anche narrare i sentimenti: “Cosa è mai il nostro cuore, il mondo senza l’amore? È come una lanterna magica senza luce! Ma appena tu vi introduci la lampada, le più belle immagini compaiono sulla parete bianca”.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, vedo che la spiaggia e la montagna non ha portato grandi cambiamenti ai titoli scelti dai clienti della prestigiosa libreria Lovat. Mi piace molto la foto della Dott.ssa Francesca Giannone, forse non l’avevo mai vista. Il suo libro, La portalettere, rimane ai primi posti delle vendite da molto tempo e le faccio i complimenti. Tra i libri che lei ci presenta con amore ogni settimana, mi è parso interessante il lavoro del Dott. Matteo Bussola, anche lui Veneto. Ma quanti scrittori Friulani e Veneti conosciamo grazie a questa rassegna! Di questo libro mi è piaciuta la ricerca di un luogo che ci assomigli. Infatti, tutti noi, anche in forma incosciente, eliminiamo dal nostro vissuto persone e luoghi sgradevoli e ci circondiamo di esseri viventi umani e naturali che ci danno serenità. La stessa cosa avviene con lo spazio fisico. La metafora di salire su una vetta anche se è posta in una valle mi sembra molto umana. Dott.ssa Elisabetta spero che questo testo continui a rimanere tra le scelte dei lettori.