Leggendo la classifica dei libri più graditi dai lettori, questa settimana ci viene alla mente “Un uomo, una donna” fortunato film di Claude Lelouch che vinse nel 1966 a Cannes ex aequo con Signore & Signori di Pietro Germi. Un uomo e una donna che provengono dal mondo del cinema condividono a pieni voti il Palmares, sono Valérie Perrin, moglie del regista francese, della quale abbiamo parlato molto nelle scorse settimane e che continua a mantenere il primo posto con il suo bellissimo “Cambiare l’acqua ai fiori”. Ma con la sorpresa Manzini
Manzini entra in scena
Osservando i titoli balza all’occhio un romanzo che possiede tutte le caratteristiche per diventare una sceneggiatura da film, dopotutto il protagonista è un famoso attore, regista, scrittore italiano: Antonio Manzini. Lo abbiamo visto nel ruolo dell’ispettore Tucci in “Linda e il brigadiere e…” ha lavorato come sceneggiatore con Gabriele Salvatores. E’ soprattutto l’autore della fortunatissima serie di gialli dell’ispettore Rocco Schiavone, poliziotto scorretto.
In libreria ci affascina con: “Gli ultimi giorni di quiete”. La storia di una famiglia alla quale è stata strappata per sempre la serenità.
La classifica
Ma vediamo il medagliere con il gradimento del pubblico grazie alla puntuale elaborazione della Libreria Lovat, uno spazio bellissimo con sede a Villorba (Treviso) e Trieste
- Perrin – Cambiare l’acqua ai fiori – E/O
- Follett – Fu sera e fu mattina – Mondadori
- Scurati – M. L’uomo della provvidenza – Bompiani
- Manzini – Gli ultimi giorni di quiete – Sellerio
- Gnone – La storia perduta. Fairy Oak – Salani
- Rovelli – Helgoland – Adelphi
- Corona – L’ultimo sorso – Mondadori
- Casati Modignani – Il falco – Sperling
- Cazzullo – A riveder le stelle – Mondadori
- Righetto – I prati dopo di noi – Feltrinelli
Manzini e il suo romanzo
Il nuovo romanzo di Antonio Manzini trae spunto da un drammatico fatto reale. Intreccio psicologico che mette in luce la vicenda di tre personaggi e il loro modo di intrepretare una spietata realtà.
L’incipit è coinvolgente. Una mattina per caso, Nora riconosce in treno il volto di una persona e non si tratta di una persona qualsiasi. È l’assassino del suo unico figlio, un ladro che durante una rapina nella sua tabaccheria ha distrutto una famiglia, uccidendo un ragazzo innocente. Sono passati sei anni dalla vicenda e la protagonista si chiede come possa essere già libero l’autore di un delitto così efferato.
Un libro che disorienta, che lancia messaggi tra ragione e vita, che ispeziona il dubbio etico nella sua interezza.
Corona non si smentisce
In classifica è arrivato prepotentemente anche il nuovo romanzo di Mauro Corona: L’ultimo sorso. Vita di Celio.
Una stesura aspra e autentica. Tra le vicende raccontate filtra l’autobiografia dell’autore, alter ego di Celio, testimone di una vita sospesa nel tempo, specchio di una solitudine trascinata come una croce. Ma chi è veramente Celio? Rocciatore, taglialegna, minatore, scalpellino, apicoltore? “Un niente” risponde Mauro Corona, un signor nessuno che vive in un paesino sulle Alpi. Celio si rifugia in sé stesso, nell’alcol, nell’ermeticità del suo dialetto. In questo racconto l’autore si scopre bambino in simbiosi con l’anziano amico, compagno di bevute, condividendo la struggente realtà di solitudine che pervade ineluttabilmente ogni cuore di vero montanaro. Ma cosa significa davvero l’ultimo sorso? Lo scopriremo in libreria.
Buona lettura!