L’assessore comunale all’Ambiente, Massimiliano De Martin, è intervenuto ieri mattina a Palazzo Zorzi, alla conferenza finale del progetto europeo Shelter (Sustainable Historic Environments hoListic reconstruction through Technological Enhancement and community-based Resilience shelterproject.com/) che si tiene ieri e oggi a Venezia.
Il Progetto Shelter
Il progetto, finanziato nell’ambito del programma per la ricerca dell’Unione europea Horizon 2020, e coordinato dalla fondazione spagnola Tecnalia Ricerca e Innovazione, coinvolge 23 partner di 10 Paesi, tra cui l’Unesco. Shelter ha prodotto una serie di strumenti capaci di aumentare la resilienza del patrimonio naturale e culturale e di ridurne la vulnerabilità rispetto ai rischi naturali ed antropici e la conferenza di questi giorni è un’occasione di incontro e riflessione sui risultati sviluppati nei quattro anni di attività. I partecipanti potranno infatti incontrare gli stakeholder provenienti dai cinque casi studio del progetto e prendere parte a tavole rotonde incentrate sull’applicazione pratica dei risultati, riflettendo sul futuro degli strumenti prodotti, su partnership e collaborazioni.
Le parole di De Martin
“Ci tengo molto a evidenziare il ruolo dell’Unesco – ha precisato l’assessore De Martin – perché fa parte della vita della città di Venezia e rappresenta la capacità di creare relazioni. Alla fine di quest’anno l’Amministrazione porterà all’attenzione della città il Piano di azione sul clima: non vaghe dichiarazioni ma un piano di programmazione di opere che dovranno essere realizzate in città, sia dal punto di vista della tutela del patrimonio artistico, storico e culturale, ma soprattutto per garantire la quotidianità e la vita in città.
Ci troviamo nella fase dell’azione: è il momento di rimboccarci le maniche e trovare le risorse economiche per tutelare il nostro territorio e la nostra città. Siamo passati da un periodo in cui il problema era l’eccesso di acqua ad una situazione climatica che ci sta portando alla siccità. Ecco perché è fondamentale continuare a fare ricerca e avere l’apporto di studiosi e ricercatori come voi” a concluso l’assessore rivolgendosi ai presenti in sala.