Accordo di collaborazione tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale con il Comune di Monfalcone per migliorare la sostenibilità dello scalo isontino. “Questo accordo è importante. Perché sancisce l’impegno a promuovere una comune politica di sostenibilità ambientale tra Trieste e Monfalcone. Ha dichiarato il presidente Zeno D’Agostino. E rappresenta uno dei tanti passi che stiamo costruendo assieme. Come Autorità di Sistema, infatti, dal primo giorno abbiamo creato le condizioni e la sinergia indispensabile per attrarre investimenti e creare posti di lavoro per i nostri porti e l’indotto, specie in questo difficile momento storico”.
Protocollo per Monfalcone
Un protocollo in tal senso è stato sottoscritto presso la Torre del Lloyd a Trieste dal presidente dell’Authority giuliana Zeno D’Agostino e dal sindaco Anna Maria Cisint. In sostanza, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e il Comune di Monfalcone collaboreranno assieme per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto europeo SMOOTH PORTS. Di cui l’ente locale è partner e il porto d’Amburgo, assieme al ministero dell’economia della Città-stato tedesca, sono i Lead partner.
Il sindaco
“Monfalcone – ha rilevato il sindaco Cisint – ha nel nuovo sistema con Trieste un’importante chance di sviluppo. Che si consoliderà con gli investimenti previsti nel nuovo piano regolatore, soprattutto per quanto riguarda la piattaforma ferroviaria e l’approfondimento delle banchine. Proprio in questa prospettiva il sostegno legato a questo progetto consentirà di mettere a confronto e applicare le migliori pratiche per agire in modo innovativo. Sul fronte dell’efficienza e della sostenibilità”.
Il progetto per Monfalcone
Il progetto SMOOTH PORTS, che conta su un finanziamento comunitario di circa un milione di euro, ha varie finalità. Che vanno dall’individuazione degli interventi necessari per il contenimento delle emissioni di CO2 nelle attività portuali con la riduzione del traffico stradale all’interno e all’esterno degli scali, allo snellimento delle procedure di sdoganamento delle merci. Dalle soluzioni ITC e di innovazione digitale, sino alla sperimentazione di carburanti alternativi. All’iniziativa partecipano, oltre a Monfalcone e Amburgo, anche l’Autorità portuale di Nantes-Saint Nazaire, quella del Mar Tirreno Settentrionale e la Regione di Varna sul Mar Nero. Interventi concreti in questo senso sono già individuati nell’impiego all’interno dell’area portuale di mezzi per la movimentazione delle merci. Alimentati da fonti alternative a quelle fossili e nel prevedere la possibilità di alimentazione elettrica per le navi durante la sosta nelle banchine.