Oggi, più che in passato, i legami possono essere sciolti senza fatica, le regole cambiate di continuo – a volte anche troppo velocemente -, e gli impegni assunti spesso vengono disattesi. Oggi sembra che l’unica certezza sia l’incertezza, nel senso più ampio del termine, spesso mascherata dalla continua ricerca della novità. Peccato che ciò che è nuovo adesso può diventare vecchio tra due giorni. Oggi tutto è così veloce che spesso si fatica a tenere il passo. Se pensi a un qualsiasi ambito della tua vita è molto probabile che tu abbia vissuto di persona una situazione simile. Ecco tre cose che puoi fare.
Riflettere
Rifletti un attimo: quando ti sei fermato l’ultima volta? Già, ci si ferma di rado e, quando questo accade, le domande che ti poni sono lontane dall’essere quelle “giuste”. Per un attimo immagina una vita ideale: relazioni stabili, ottima salute, un lavoro soddisfacente e ben retribuito, una casa di proprietà, un auto confortevole, vacanze spensierate, riuscire a fare ciò che desideri. Certo, ognuno può dipingere il quadro che sente più suo, ma il concetto è lo stesso. Quel quadro, oggi, per molti sembra difficile da realizzare.
Perché?
L’errore principale consiste nell’attaccamento alle cose, alle abitudini, e ai pregiudizi del passato e che ha messo in crisi quella che chiamo la generazione di mezzo, cioè quella diventata adulta tra la fine del ’90 e l’inizio del 2000. Infatti, il modello sociale precedente è stato demolito e chi vive seguendo le sue regole antiche cerca di realizzare il sogno partendo dallo stesso presupposto che lo ha distrutto: la rigidità.
Ecco che allora ci sono tre cose che puoi fare per cambiare ciò che non ti piace e ottenere di meglio
La prima è osservare chi sta riuscendo a realizzare le proprie aspettative. Abituati a guardare senza giudicare, leggi libri, ascolta interviste. Puoi imparare qualcosa da qualsiasi persona, a patto che tu voglia imparare davvero. A volte si pensa che frequentare un corso sia una spesa, ma la verità è che partecipare a un incontro che possa migliorare la tua condizione è un investimento. Che certe cose, poi, andrebbero spiegate a scuola è un’altra questione, ma per molti, però, la crescita personale arriva dopo le cene con gli amici, gli aperitivi in centro, i vestiti nuovi, le vacanze, etc… Va tutto bene, ma andrebbe ancora meglio se quei momenti fossero accompagnati dalla migliore versione di te stesso.
La seconda delle tre cose
La seconda cosa che puoi fare è cambiare il tuo mindset (forma mentis). Non vivere il successo come dimostrazione del tuo talento, o l’insuccesso come giudizio finale su te stesso. Sei molto di più, e i bambini lo sanno bene: vivono l’esperienza per apprendere, non per il giudizio esterno. Avresti imparato a camminare, a parlare o a mangiare da solo se avessi temuto il giudizio per i tuoi innumerevoli errori?
Ultima delle tre cose: coltivare la pazienza
Il più delle volte le persone vogliono ottenere tutto e subito. Magari hanno seguito qualche fuorviante consiglio che ti fa credere che in un anno puoi fare (sempre) miracoli e se poi ciò non accade allora dicono “ecco, la solita menata che non porta a niente.” Ma se agisci con pazienza puoi scoprire che le cose accadono se ti impegni per farle accadere. E di questo si potrebbe scrivere un libro intero ma preferisco salutarvi con il pensiero di uno scrittore che ho amato molto.
Una volta Ernest Hemingway disse: “l’importante è la continuità, non spezzare il ritmo.” E nel caso di un’opera molto lunga come la vita, questo, è fondamentale.