“Se saltelli, vince Santarelli”, cantano i tifosi dell’Imoco. Santarelli, Daniele, è l’allenatore che inanella il 9° trofeo di fila, in Italia, l’ultima sconfitta contro una squadra del nostro paese, in un trofeo, risale all’èra pre covid, la Champions league, vinta da Novara. Quel Novara adesso battuto nettamente. Il dominio delle pantere è infinito, nonostante le partenze di Egonu, che rivedremo adesso a Sanremo, e Sylla, le leader, anche emotive, del gruppo. Santarelli, Daniele, è l’allenatore più vincente dal 2017 a oggi, da quando Mazzanti è passato alla nazionale.
Con i saltelli si vince
E’ campione del mondo per club e anche con la nazionale, la Serbia che stranamente ha lasciata per la Turchia, di sicuro meno competitiva, in prospettiva olimpica. Si è scambiato la panchina con Giovanni Guidetti, modenese, per noi il miglior tecnico al femminile nel rapporto potenziale umano risultati. Guidetti, peraltro, negli ultimi mesi è uscito dal mondiale negli ottavi e ha perso il mondiale per club con il Vakifbank, nonostante Paola Egonu, appunto.
Santarelli, dunque, è ora, il miglior tecnico al mondo
Occhiali tondi, magrissimo: “Ho perso 7 chili, in stagione”. E’ il marito di Monica de Gennaro, 36 anni e due sorelle pallavoliste, forse il miglior libero nella storia rosa. Il sestetto trevigiano controlla Novara, la squadra delle suore, al volante di una delle tante automobili marchiate Igor, gorgonzola, c’è suor Giovanna Saporiti. Quattro anni fa, in tribuna, al PalaIgor, notammo la bellezza di 8 consorelle, dell’Agil Trecate, ai vertici nazionale grazie a Fabio Leonardi, l’uomo del gorgonzola che dice sempre sì, a investire. Conegliano domina nonostante non abbia il budget superiore a tutte, Scandicci è al vertice per spese e ha persino mancato la final4, eliminata in settimana in casa da Bergamo, e in serata azzerata da Monza.
Monza che ora si chiama Milano e fa arrabbiare i tifosi brianzoli
Monza, adesso Milano, è l’unico club da Champions league con maschi e femmine, aspetta il primo scudetto, lo merita mister Candy, ovvero Aldo Fumagalli, marito della presidentessa medico al Niguarda, Alessandra Marzari. Lei così normale, seria, non tutto il mondo che luccica di marketing e hostess che piace tanto a Master Group Sport.
I saltelli esaltano anche l’ex azzurra Mangifesta
Onestamente, Mgsport fa il massimo per il volley, domenica quasi ha riempito il pala Malaguti, si chiamava una volta, a Casalecchio di Reno. L’azienda di marketing e comunicazione diretta da Antonio Santa Maria quest’anno ha coinvolto la commissione europea, l’ufficio di corrispodenza da Milano. “Dedichiamo le finali alle iraniane, ai diritti umani, peccato non avere potuto far intervenire in video donne di quel paese”, dice Consuelo Mangifesta, ex azzurra, volto di Lega volley femminile.
Lo spettacolo è qui, prezzi popolari, da 15 euro per due partite, luci, musiche, emozioni. Tutto questo mentre Milano, al maschile, porta 8mila spettatori al Forum di Assago, per Perugia, imbattuta e vogliosa di battere tutti i record, può chiudere la stagione senza sconfitte fra supercoppa, mondiale per club, stagione regolare, playoff scudetto, coppa Italia e Champions league.
Ottomila spettatori per Milano che, al maschile, grazie a Fusaro, disputerà le final four di coppa Italia. Il volley sta bene e “non guarda al calcio”, garantisce Mangifesta.
Con i saltelli arriverà l’oro olimpico?
Manca giusto l’oro olimpico per i maschi e un podio al femminile. “Ci spero da Atlanta”, dice Consuelo, abruzzese carismatica, donna di tv, nel weekend su Rai2.
Il movimento ha vertici di sponsor, di pubblico, di tutto. E, ripetiamo, avrà Paola Egonu a Sanremo. “Ma prima di lei sono state tre azzurre”, ricorda Mangifesta. Sì, mica però in conduzione.