“È sempre l’ora del tè, e non abbiamo neppure il tempo di lavare le tazze negli intervalli”. La mia frase preferita di Alice nel Paese delle Meraviglie. Il suo celebre autore Lewis Carroll nasce in questo periodo, 27 gennaio 1832. Scrittore, poeta, fotografo, insegnante di matematica al Christ Church College di Oxford, continua a ispirarci appagando la nostra fantasia.
Da Alice alla Lovat
Entriamo allora nel paese delle meraviglie, la Libreria Lovat, che ogni settimana ci prepara la classifica sui libri più amati dal pubblico, punto d’incontro del nordest con due belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. Luoghi dove possiamo incontrare gli autori e sfogliare con loro le ultime novità editoriali, sorseggiando anche un buon caffè.
Questa volta al primo posto non c’è un libro, ma una libreria!
Infatti, prima di passare alla classifica vera e propria, facciamo i complimenti alla Lovat che ha vinto il premio più importante del settore in Italia: “Premio per Librai Luciano e Silvana Mauri”, attribuito quest’anno alla Lovat di Villorba e consegnato a Venezia all’Isola di San Giorgio. Un blasone che per i librai equivale a un Oscar o al pallone d’oro e sappiamo quanto sia impegnativo questo delicato settore.
La classifica
Entriamo allora in libreria a sfogliare le pagine dei primi dieci titoli al vertice della settimana di passaggio tra gennaio e febbraio, che secondo la tradizione annovera i giorni più freddi dell’anno (i giorni della merla).
Ecco la classifica:
- Prince Harry – The Spare – Mondadori
- Ammaniti – La vita intima – Einaudi
- Hoover -It starts with us – Sperling & Kupfer
- Cognetti – Le otto montagne – Einaudi
- Giménez Bartlett – La presidente – Sellerio
- Ganswein – Nient’altro che la verità – Piemme
- Cole – Dammi mille baci – Always
- Giannone – La portalettere – Nord
- Mancuso – La tribù degli alberi – Einaudi
- Zaia – i Pessimisti non fanno fortuna – Marsilio
Spare destabilizza la Corona
Ci sono interessanti novità sulle quali vogliamo soffermarci, senza dimenticare la monumentale biografia che continua a destabilizzare la monarchia inglese. Sempre in vetta: “Spare” – Prince Harry (Mondadori), scritto con il celebre ghostwriter Premio Pulitzer J. R. Moehringer.
Come attesta il Guinness World Record, è il saggio più venduto di sempre battendo anche “A Promised Land” di Barack Obama.
Il libro di Harry destabilizza l’attesa della speciale incoronazione di Carlo III, il 6 maggio all’Abbazia di Westminster. Mancano solo cento giorni e può accadere di tutto, anzi è già accaduto.
Secondo The Times, re Carlo avrebbe detto al fratello Andrea di lasciare Buckingham Palace, proponendogli un’altra residenza reale e lasciandogli anche l’attuale villa con 31 stanze al Royal Lodge di Windsor. La decisione come è noto scaturisce dal grave scandalo Epstein e l’abitudine del principe Andrea di portare ragazze nella dimora di famiglia.
Restiamo in attesa di nuovi elementi su cui dibattere e andiamo a controllare la vita intima degli altri.
Se la Rete viene usata male
La rete purtroppo non concede l’oblio, è ormai il nostro mezzo per comunicare, quando si interrompe siamo perduti, nel lavoro e nella vita sociale. Tuttavia, se invade la nostra privacy, può stravolgere la nostra esistenza. È anche questo il tema affrontato da Niccolò Ammaniti nel suo ultimo romanzo che sta ottenendo un grande successo di pubblico e critica: “La vita intima” (Einaudi). Storia di una donna ricca, famosa e bella. La sua è una vita all’apparenza perfetta con molte gratificazioni personali, ma un giorno riceve sul cellulare un video che le cambierà l’esistenza. Nel suo passato c’è un segreto con cui non ha fatto i conti. Potrebbe diventare di dominio pubblico? La paura finisce dove comincia la verità, suggerisce Ammaniti, Premio strega nel 2007 e fonte d’ispirazione per due film di successo di Gabriele Salvatores “Io non ho paura” “Come Dio comanda”, tratti dai suoi romanzi.
Tra una presidente e una portalettere cosa scegliereste? Entrambe.
Ecco le due belle novità in classifica, cominciamo dalla “presidenta” come si dice in spagnolo. Dalla felice creatività della scrittrice Alicia Giménez-Bartlett, esce un nuovo romanzo giallo con due sorelle poliziotte protagoniste di una intrigante indagine: “La presidente” (Sellerio). Ispirato ad una vicenda vera della Spagna di oggi, tra corruzione politica e lotta di genere. Incipit, il ritrovamento di un cadavere all’interno di un lussuoso albergo di Madrid. Si tratta di una donna avvelenata con un caffè al cianuro. Non una donna qualsiasi, ma la presidente della Comunità Valenciana, amata e detestata, benefattrice e prepotente. Personaggio che ha dominato la città in un periodo segnato da grande corruzione. Le due sorelle poliziotte hanno un bel lavoro da svolgere considerando che sono appena uscite dall’accademia e questo è il loro primo caso. Suspence, umorismo e leggerezza della famosa creatrice di Petra Delicado.
Le donne sono imprevedibili, determinate e coraggiose
Nel medagliere entra “La portalettere” (Nord), di Francesca Giannone. Strepitoso affresco di un paesino del Sud negli anni ’30. Storia d’amore ed emancipazione. Anna viene dal Nord, giunge in paese dopo il matrimonio con un abitante del posto, Lizzanello nel Salento. È bella come una statua greca, ma triste e preoccupata, si sente forestiera, non sa quale destino l’attende in questa nuova terra per lei sconosciuta. Nel 1935 decide di fare qualcosa di molto originale, si presenta ad un concorso per le Poste. Lo vince e diventa la prima portalettere di Lizzanello. In paese malignano, “non durerà”.
Invece Anna per vent’anni sarà portalettere, cambiando anche le sorti del paese e le relazioni sociali della comunità. Leggiamo insieme questo piccolo dialogo: In giro a piedi tutto il giorno, con la pioggia o con il sole. Ci perderesti la salute. Siamo seri. Non esistono portalettere donna.
Finora, disse Anna.
Cos’è un bacio?
Un bacio dura un attimo. Ma mille baci possono durare un’eternità. Questo l’incipit di un’altra novità in classifica: “Dammi mille baci” (Always Publishing) dell’autrice inglese Tillie Cole. Un programma d’amore molto impegnativo quello che si propone la protagonista sin da bambina. Collezionare mille baci capaci di farle scoppiare il cuore. Ma con l’età adulta le cose si complicano.
Allora salutiamoci con Jacques Prévert, nasceva il 4 febbraio 1900. Chi più di lui ha saputo raccontare la poesia dell’amore?
“Stringimi tra le braccia/ Baciami/ Baciami a lungo/ Baciami/ Più tardi sarà troppo tardi/ La nostra vita è ora”.
Buona lettura!
Complimenti ancora per il premio alla Libreria Lovat. Una Libreria speciale. Come speciali sono le classifiche dei libri redatte da Elisabetta Pasquettin. Verrebbe voglia di leggerli tutti i libri citati, ma questa volta sceglierò Ammaniti. Una storia molto attuale. Grazie
Dott.ssa Elisabetta rinnovo, attraverso Lei, i complimenti alle Librerie Lovat per il Premio per Librai Luciano e Silvana Mauri appena ricevuto. Se ricordo bene tra le motivazioni c’è anche la capacità di promuovere la lettura e la diffusione di nuovi libri, a mio avviso la Dott.ssa Elisabetta con questa rubrica settimanale è riuscita sia a far conoscere la Lovat, sia a tenere aggiornato il lettore sulle novità letterarie che si possono poi acquistare nelle librerie Lovat. Tra i libri presentati questa settimana, non potendo leggerli tutti, come scrive il Dott. Paolo Mattei, immagino che sarebbe interessante leggere il testo collocato all’ottavo posto: La portalettere di Francesca Giannone. Anche oggi c’è una differenza tra i costumi del Nord e del Sud Italia, a volte più di facciata che reali, però quasi un secolo fa dovevano essere molto più marcati. Di solito si racconta il disagio di chi dal meridione arrivava per lavoro nelle grandi città del Nord, in particolare Torino e Milano, invece questa storia percorre un itinerario inverso e insolito. Infatti poche donne si spostavano al Sud e in queste regioni ancora meno nei primi anni del secolo scorso lavoravano in impieghi ministeriali, forse le maestre erano più rappresentate. Invece la bellissima Anna, sicuramente con un titolo di studio, farà un lavoro faticoso, pubblico in un territorio forse poco ospitale. Portare a piedi o in bicicletta tutta la corrispondenza del paese non facendosi condizionare dalle malelingue e dai ruoli che il Sud imponeva alle sue donne non sarà una facile impresa per la protagonista. Come scrive la Dott.ssa Elisabetta alla fine Anna risulterà la vincitrice di questa sfida culturale: “Invece Anna per vent’anni sarà portalettere, cambiando anche le sorti del paese e le relazioni sociali della comunità”.