Un titolo che suscita emozione, che esplora con originalità il mondo dell’arte come una finestra aperta sul mondo, dalla quale scoprire un territorio nascosto, invisibile e sconosciuto: “Il Vincolo e la Possibilità” questo il tema della personale realizzata dall’artista Daniele De Toni, presso Atelier Poetico a Mestre. Installazioni e video che invitano a contemplare nuovi scenari. Ogni vincolo è anche opportunità, afferma l’artista, consente la creazione di qualcosa di cui si ignorava l’esistenza. Il suo è un progetto che aiuta lo spettatore ad analizzare le dinamiche del mondo contemporaneo tramite un messaggio artistico di grande impatto.
Le provocazioni di De Toni
Mediante la risemantizzazione di oggetti di recupero, Daniele De Toni elabora in modo provocatorio i temi generali e gli aspetti problematici del vivere contemporaneo. L’attenzione per la reciproca e costruttiva relazione tra Vincolo e Possibilità lungi dall’essere scaturita solo dalle vicende autobiografiche, è frutto del percorso teorico-formativo di consapevolezza sul fare artistico. Filo conduttore dei processi creativi personali, perché, restringendo il campo a partire da possibilità infinite, ogni vincolo si trasforma in opportunità, un potenziale inesplorato impensabile.
Chi è
Daniele De Toni, classe 1996, è nato a Mestre. Appassionato sin da bambino per il disegno e per il design automobilistico. Una predilezione per la Storia dell’Arte e le Arti Visive e Performative. Il suo è uno sguardo attento e critico sui temi culturali, sociali ed ambientali. Analisi profonda e originale che diventerà materia portante delle sue opere, frutto di sperimentazione di media differenti utilizzati per un progetto concettuale ed estetico.
Dopo la maturità artistica, consegue la laurea triennale in Arti Multimediali presso l’Università IUAV di Venezia con la tesi: “Il vincolo e la possibilità. L’immobilità silenziosa nella performance”.
La mostra in programma fino al 19 novembre, è la sua prima personale e consente al pubblico di apprezzare il percorso di un autore dallo sguardo sensibile, originale, intellettualmente provocatorio e fuori dagli schemi.
De Toni e le sue opere contro l’ipocrisia
Una caratteristica che troviamo osservando alcune sue installazioni realizzate nel corso degli anni, dove lo studio dell’immagine compositiva è sostenuta anche da una ricerca linguistica e neologismi molto efficaci. Come non citare “GREENWASHING Ipocrisia del contemporaneo” Tinozza in polipropilene, acqua, colorante verde, basamento in polistirene espanso rivestito. Installazione che mette in luce le ipocrisie dell’ambientalismo di facciata e l’uso a volte spregiudicato dell’impegno alla ecosostenibilità da parte di alcune catene produttive.
De Toni scuote le coscienze
Scuote le coscienze la prima opera del Progetto Environment Beach Art: “Approdo”. Un progetto artistico in difesa del diritto al salvataggio dei migranti in mare. Si tratta di una installazione site-specific che si presenta come una semplicissima sequenza lineare di 35 custodie di cassette VHS, di plastica rigida, disposte sulla battigia, parallele l’una all’altra.
Le custodie hanno tutte la medesima forma di parallelepipedo, come contenitori tutti uguali. Nere come la pelle dei migranti. Nere come le sacche di plastica in cui vengono infilati i corpi. Allineate a terra come bare, e come “valigie” metafora del viaggio con cui avevano cercato di cambiare vita. “Approdo” dal luglio 2019 è stata esposta più volte sull’arenile di Jesolo (Ve) e una volta a S. Benedetto del Tronto (AP).
Ecco altri dati salienti del suo portfolio artistico
Tra il 2007 e il 2016: coautore del portfolio di fotocollage FantasticoMondo / Viaggio nel Paesaggio Immaginario (disegni: Daniele De Toni, fotografie: Rossana Bortolotto).
2014: disegni e installazioni presso la mostra collettiva Casa al Forte, a cura di R. Bortolotto e A. De Marco (Forte Mezzacapo, Zelarino, Ve).
2019-2021-2022: mostra collettiva di arte contemporanea Fuori Luogo, a cura di Carlo Gallerati (Padiglione Officine di Forte Marghera, Mestre).
2019-in corso: autore del progetto Environment Beach Art, estemporanee esposizioni in ambiente “spiaggia attrezzata” di opere (installazioni e performance) frutto del riciclo creativo di oggetti di recupero.
Vietato riflettere
Daniele De Toni riesce magicamente a imprigionare anche un frammento di cielo in uno specchio dove campeggia la scritta: “Vietato riflettere”. L’opera realizzata nel 2022, è stata pensata per essere esposta sulla battigia di una spiaggia attrezzata, si compone di un mobiletto bianco con anta a specchio come faccia superiore ed un cartello di divieto creato ad hoc il cui messaggio funge anche da titolo. Così posizionato, il mobiletto riflette il cielo.
Questa superficie specchiante riflette e “contiene” idealmente l’infinito. Un divieto surreale alla Magritte (vietato riflettere) e una porzione di cielo che ci porta all’idea del sublime. Leggiamo dagli appunti dell’autore: è considerato “sublime” tutto quello che per essere o smisurato, o terribile, o informe, o trascendente, ci suscita, in virtù della nostra difficoltà a percepirlo, comprenderlo, una sensazione di meraviglia, turbamento e persino sgomento.
Sono opere che aprono lo spazio interiore permettendo di comunicare.
Complimenti, Daniele!!
Dott.ssa Elisabetta, vedo che il giovane Daniele De Toni ha molte idee e ha trovato un modo originale per esporle. C’è molto impegno civico, ma anche arte. Mi è piaciuta l’espressione che dice: “ogni vincolo si trasforma in opportunità, un potenziale inesplorato impensabile”. Questo concetto può valere anche per altre situazioni. Complimenti al giovane intellettuale che avrà ancora tante opportunità per far conoscere le sue idee attraverso l’uso di altri mezzi.