“Restare fermi per resistere ai duri colpi della vita”. E’ questa in estrema sintesi la filosofia del film e prima ancora del romanzo scritto da Sandro Veronesi (premio Strega 2020) dal quale è stato tratto lo splendido “Il colibrì” della regista Francesca Archibugi, che ha aperto nei giorni scorsi il festival del cinema di Roma. Il film (poco più di due ore) rimane perfettamente collegato al romanzo e narra la vita di Marco Carrera, dottore oculista, che è zeppa di eventi e mutamenti tali da rendergli la vita molto difficile e spesso in salita fin dall’adolescenza.
Colibrì, un soprannome azzeccato
Lui, il più piccolo di tre fratelli e minuto di corporatura sarà soprannominato “Il colibrì”, anche se col passare degli anni questo soprannome gli calzerà a pennello per il suo modo di pensare e trascorrere l’esistenza. Proprio come il piccolo volatile ovvero riuscendo a restare immobile quasi come sospeso nell’aria di fronte a tutto. Nasce nel 1959 da una coppia di genitori abbienti (la mamma architetto, il papà ingegnere) con casa nel centro di Firenze e villa per le vacanze estive tra Orbetello e Capalbio. Fin da ragazzino è attratto dalla giovane Luisa Lattes, un’amicizia o meglio un amore quasi platonico che si protrarrà epistolarmente per tutta la vita. Arriverà all’improvviso il suicidio della sorella maggiore, che turberà Marco ma senza creargli particolari scompensi rimanendo attaccato alla vita con tutto se stesso.
Dal matrimonio al poker il colibrì vive sospeso
L’amicizia con Luisa creerà non pochi problemi al suo matrimonio con Marina la quale gli darà la figlia Adele e deciderà di andare a vivere a Roma. Una moglie sposata quasi per caso a seguito di un evento turbativo. Lui doveva prendere un volo con un amico verso l’ex Jugoslavia, ma all’ultimo momento scesero per una discussione sorta all’interno dello stesso aereo. In quel volo doveva esserci anche Marina con la sorella, ma il caso volle che anche lei non salisse in quell’aereo che dopo esplose in volo causando la morte di tutti i passeggeri. Marco Carrera vedendo Marina durante un’intervista televisiva dove parlava della morte della sorella, decise di andare a conoscerla per sposarla. Vivranno pochi momenti felici, a parte la nascita della figlia Adele. Le crescenti crisi di nervi della moglie, spesso sfociate in violente discussioni porteranno i due alla separazione e lei trascorrerà lunghi periodi in cliniche di igiene mentale. Nel frattempo Marco aveva contratto amicizia con lo psicanalista della moglie, Daniele Carradori, che si rivelerà fondamentale per il prosieguo della sua difficile vita. Troverà parzialmente sfogo dedicandosi al gioco ed in particolare al poker e al termine di una partita dove vincerà una cifra molto elevata dirà rivolgendosi agli amici giocatori: “ Al gioco è più doloroso vincere del denaro che perdere. Fa male vincere soldi al gioco e quindi non voglio nulla. La mia vita mi piace così com’è e non la cambierei per nulla al mondo”.
Il colibrì e la “sua” Luisa
La sua storia con Luisa continuerà con lettere e anche con qualche incontro ma sempre senza consumare fino in fondo l’atto d’amore, una sorta di voto di castità che ha dell’incredibile. Ma “Il colibrì” riesce a restare sospeso nell’aria. Il racconto del film si sposta avanti e indietro negli anni senza mai far perdere il filo del racconto e questa è la grande magia della regista Francesca Archibugi. Marco Carrera e gli altri protagonisti si troveranno ragazzini e poi anziani, andando su e giù nella storia con grande semplicità. Morirà prima la madre di Carrera, alla quale dedicheranno un bel filmato e poi sarà la volta del padre che deciderà per la morte assistita. La stessa scelta che farà Marco Carrera dopo aver subito anche il dolore della morte di sua figlia.
Un film poetico
E’ un film struggente ma anche molto poetico, arriva dentro al cuore dove il protagonista cerca di dare tenerezza ma anche e soprattutto di volerla ricevere. Non ci sono molte date precise di riferimento se non quella di nascita di Marco Carrera, l’anno 1959. Questo dato fa intuire che la storia finisca attorno al 2030 e questo quasi per farci capire l’importanza della scelta del protagonista aperta di fronte a tutti i familiari dove “forse” fa apparire una speranza di vita in un futuro che non conosciamo. Bravissimi tutti gli attori e molto bella la canzone finale “Caro amore lontanissimo”, un brano inedito di Sergio Endrigo interpretato da Marco Mengoni.
Regia: Francesca Archibugi. Cast: Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Bérénice Bejo, Laura Morante, Sergio Albelli, Alessandro Tedeschi, Benedetta Porcaroli, Massimo Ceccherini, Fotinì Peluso, Francesco Centorame, Pietro Ragusa, Valeria Cavalli, Nanni Moretti, Francesca De Martini. Produzione: Fandango con Rai Cinema, Orange Studio, Les Film de Tournelles. Anno: 2022. Genere: drammatico. Durata: 2h6 minuti.
Le Novità al Candiani
Sabato 22 e Domenica 23 Ottobre
A SPASSO COL PANDA: Una nuova selvaggia avventura animata. Un orso e una lepre tentano di riportare un piccolo panda a casa (https://bit.ly/ASpassoPanda_IMG)
Da domenica 23 Ottobre
Ogni domenica arrivano i MATINÈ DEL CANDIANI, tutti i film in programmazione a soli 5,50 euro, inizio alle 10:30
Prosegue la programmazione di:
HALLOWEEN ENDS: Con jamie lee Curtis. Dopo 45 anni, il franchise horror più acclamato della storia del cinema giunge alla sua epica e terrificante conclusione(https://bit.ly/HalloweenEnds_IMG)
LA RAGAZZA DELLA PALUDE: Tratto dall’omonimo best seller mondiale un thriller con Daisy Edgar Jones. Una ragazza viene accusata di essere l’omicida di un uomo con cui ha avuto una relazione (https://bit.ly/RagazzaPalude_IMG)
STAVAMO BENE INSIEME: La storia delle notti rossonere della Uefa Champions League. Raccontata da Andrea Pirlo, Filippo Inzaghi, Gennaro Gattuso, Paolo Maldini(https://bit.ly/StavamoBeneInsieme_IMG)
IL COLIBRI’: Dal romanzo di Alessandro Veronesi, presentato al Festival di Roma un film di Francesca Archibugi con Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak e Nanni Moretti. Il racconto di una vita di coincidenze fatali, perdite e amori assoluti(https://bit.ly/Colibri_IMG)
IL RAGAZZO E LA TIGRE: Un film di Brando Quilici. Una storia ricca di avventure ed emozioni che riflette sulla scomparsa delle tigri nell’Himalaya (https://bit.ly/RagazzoTigre_IMG)
TICKET TO PARADISE: La commedia dell’anno con Julia Roberts e George Clooney. Una coppia di ex molto litigiosi si ritrova ad avere lo stesso obbiettivo: impedire alla figlia di sposarsi. per portare a termine questa missione si recheranno insieme a Bali (https://bit.ly/TicketParadise_IMG)
EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE: Il caso cinematografico della stagione. Diretto dai fratelli Daniels il film definitivo sul multiverso con le icone Michelle Yeoh e Jamie Lee Curtis(https://bit.ly/Everything_IMG)
Al Img Cinemas Palazzo
Le novità al Palazzo:
ASTOLFO: Di e con Gianni di Gregorio e Stefania Sandrelli. Presentato al Festival di Roma. Un pensionato che dalla vita non si aspetta più niente viene sfrattato e ripara nella vecchia casa di famiglia dove incotra Stefania e si innamora(https://bit.ly/Astolfo_IMG)
Prosegue la programmazione di:
DANTE: un film di Pupi Avati con Sergio Castellito. Il racconto della vicenda umana di Dante Alighieri, il più grande e il più noto del mondo(https://bit.ly/Dante_IMG)
SICCITA’: un film di Paiolo Virzì con Silvio Orlando; Valerio Mastrandrea, Monica Bellucci. A Roma non piove da tre anni e la mancanza d’acqua stravolge regole e abitudini (https://bit.ly/Siccità_IMG)