“Un vino di ottima qualità”. Non ha dubbi Valerio Nadal presidente Condifesa TVB e Agrifondo Veneto-FVG che proviene da una famiglia di produttori di vino dal 1925. Dai vigneti di Musile di Piave Nadal traccia il bilancio di un’estate siccitosa che nemmeno i più vecchi agricoltori ricordano aver mai affrontato. “Si tratta di un’annata impegnativa e costosa. Abbiamo trovato l’acqua e gli agricoltori hanno avuto la possibilità di irrigare e qui va elogiato il lavoro fatto dai Consorzi di Bonifica che hanno saputo gestire la situazione nella difficoltà”. Nadal aggiunge: “Avremo un prodotto di ottima qualità e quantità soprattutto chi ha irrigato. Il grappolo è compatto e siamo pronti per raccogliere. Nei giorni scorsi i 27 mm di acqua sono stati una manna dal cielo. L’uva è armoniosa ed il prodotto armonioso di conseguenza, si riscontra una buona acidità e grado zuccherino che rientra nella normalità. Insomma un grande vino”.
Ci si aspetta un grande vino nonostante le avversità
Ancora non si è arrivati alla fine della vendemmia ma purtroppo gli effetti della siccità saranno impietosi. Certe imprese hanno già calcolato che a causa dei spaventosi aumenti dell’energia e del gasolio usato in agricoltura i costi potrebbero, in alcuni casi, raddoppiare. In altre situazioni si prevedono aumenti fino al 70 per cento. E bisogna tutelarsi tanto che Nadal attraverso incontri con esperti, Consorzi di bonifica e il mondo delle imprese agricole sta elaborando progetti su come utilizzare al meglio l’acqua. “Ormai gli sconvolgimenti climatici sono divenuti una costante” spiega Nadal.
E’ l’acqua l’elemento dominante e come gestirla
Il tecnico Condifesa TVB Oddino Bin ha spiegato: “In pianura la risorsa idrica c’è, bisogna gestirla in modo più oculato attraverso sistemi di irrigazione a basso consumo, tipo gli impianti a goccia. Di fatto già i Consorzi si stanno adoperando per eliminare negli anni i sistemi a scorrimento che prevedono consumi esorbitanti di acqua. Nelle colture estensive si va con l’acqua in pressione (rotolone o pivot) mentre nelle colture arboree attraverso il sistema con impianto a goccia che permettono una ulteriore drastica contrazione dei consumi”.
Grande vino
Non ha dubbi Silvano Nicolato, presidente delle Cantine ViteVis una realtà che produce 13 milioni di bottiglie, con sede a Montecchio Maggiore: “Sicuramente avremmo un prodotto particolare, con sforzi da parte degli agricoltori per l’utilizzo dell’acqua e portare uva a maturazione. Abbiamo avuto una stagione difficile, in certe aree del Vicentino notevoli sono state le difficoltà di irrigare”. Nicolato prosegue: “Bisogna pensare a progetti per la raccolta d’acqua. Ogni anno dobbiamo affrontare una stagione nella sua complessità e quindi è fondamentale attrezzarci anche con importanti progetti legati al risparmio idrico attuabili con le Istituzioni. Avremo un vino buonissimo perché le gradazioni ci sono, l’uva è sana perché non manifesta nessun problema anzi le piogge ci hanno favorito e l’uva è maturata nel migliore dei modi. Importante il ruolo del Consorzi di Bonifica in un periodo così difficile. Dove c’è poca acqua servono bacini di raccolta dell’acqua specie nei momenti di emergenza”.
Nicolato sicuro
Le dichiarazioni del presidente Nicolato ben si “sposano”, specie per l’agricoltura di collina, con le proposte formulare nel corso della manifestazione nazionale “Vite in campo- Eroica” svoltasi nel luglio scorso a Col San Martino. In quell’occasione furono illustrate proposte per affrontare i periodi siccitosi. Venne infatti evidenziata l’importanza della creazione di micro invasi, vale a dire fermare l’acqua su laghetti e conservarla per poi distribuirla a goccia. Praticamente saper gestire l’acqua in eccesso. I tecnici hanno spiegato: “Ci sono degli invasi da realizzare. La bomba d’acqua vista come risorsa perché stiamo ammaestrando un eccesso e lo rendiamo fruibile. Come creare gli Invasi? Vanno riempiti gestendo le piene e facendo perforazioni attraverso la creazione di pozzi artesiani e intercettazione di vene e falde. Grazie alle nuove tecnologie verranno realizzate le impermeabilizzazioni degli invasi stessi”.
Lorenzon e il grande vino
Ci spostiamo nella Marca Trevigiana precisamente a Rovare’ di San Biagio di Callalta. Anche Fiorenzo Lorenzon presidente della locale Coldiretti, rappresentante regionale nel Cda del Consorzio di Bonifica Piave e produttore assieme al fratello Massimo da 60 anni non ha dubbi: “La qualità dell’uva sarà ottima, ci sarà un calo di resa a causa della siccità. Ci sarà da interrogarsi per il futuro soprattutto per quanto riguarda l’approvvigionamento dell’acqua per annate così pesanti per l’agricoltura. Sono stati mesi molto difficili e mi sembra giusto sottolineare l’importanza del ruolo dei Consorzi di Bonifica che hanno davvero fatto i salti mortali per riuscire a soddisfare le richieste del mondo dell’agricoltura. E’ chiaro che passata questa emergenza non possiamo dire solo “l’abbiamo scampata”. Ma essere tutti propositivi ed in grado di portare avanti una valida progettualità: imprenditori agricoli, la politica e i Consorzi”.