Nemmeno il padre Francesco, che iniziò a vinificare oltre settant’anni fa, ricordava un’estate così secca. Fiorenzo Lorenzon da 55 anni è operativo nel lavoro dei campi, ricopre le cariche di presidente della Coldiretti di San Biagio di Callalta e di rappresentante regionale del Consorzio Bonifica Piave. Assieme al fratello Massimo conduce l’azienda Agricola “I Padroncini” a Rovarè, siamo nella Marca Trevigiana. Noi di enordest.it lo abbiamo intervistato in esclusiva.
Presidente Lorenzon, ha qualche ricordo di una stagione estiva così secca, senza una goccia d’acqua?
“In tutti questi anni non ho ricordi di una stagione siccitosa come quella attuale. Ricordo l’estate del 2003 anno particolarmente caldo in cui abbiamo chiesto lo stato di calamità alla Regione, ma il raccolto al 50 per cento è stato recuperato. Oggi anche i pozzi artesiani si sono asciugati, diverse fontane a getto continuo nella zona Piave si sono asciugate. Stiamo vivendo una siccità prolungata, da febbraio sono cadute poche piogge, un periodo così lungo come questo senza precipitazioni non ce lo ricordiamo”.
E la conta dei danni alle colture si fa pesante…
“Andiamo per gradi. Ingenti i danni nel mais che ha assolutamente bisogno di acqua, chi non ha irrigato il mais ha perduto il 100 per 100. Alcune cooperative hanno iniziato a tranciare quel po’ di mais per silato perché la siccità lo aveva essiccato, lo ha reso non commestibile per uso animale. Poi la soia: siccità tremenda i fagiolini sotto chioma hanno abortito per cui la maggior parte delle piante è sterile. Nel settore bieticolo siamo al disastro le bietole sono rimaste piccole e non hanno zuccheri da poter gestire la trasformazione, i costi saranno altissimi.
Frutta e uva, qualche speranza in più nonostante l’estate secca?
“I frutteti hanno attinto acqua dalle condutture del Consorzio di bonifica Piave messe a disposizione che hanno permesso alla frutta di maturare. Per quanto riguarda l’uva nei vigneti la resa sarà molto inferiore, avremo un prodotto buono dove c’è stata una continua irrigazione. La difficoltà di irrigare le varie colture c’è stata perché purtroppo il periodo siccitoso continua e siamo in sofferenza di acqua. A cio’ si aggiungono i prezzi elevati del gasolio per irrigare, la corrente elettrica e tali costi aggiuntivi metteranno in sofferenza numerose aziende”
In questa situazione a dir poco difficile il Consorzio di Bonifica Piave come ha agito?
“In qualità di guardiani e dei tecnici che hanno gestito la siccità sono da applauso. Si sono messi a disposizione degli agricoltori, ciò grazie all’ottimo lavoro di squadra portato avanti dal presidente Amedeo Gerolimetto, il direttore Paolo Battagion e tutto il personale di manovra delle chiaviche dei fiumi”.
E la vendemmia, quando inizia con un’estate così secca?
“L’ultima settimana di agosto si comincia con uve precoci come Pinot grigio, Pinot nero. Nell’ attesa confidiamo possa scendere un po’ d’acqua …. potrebbe essere una sorta di manna dal cielo”.