Lasciare un segno di noi. Lasciarlo in un flusso di coscienza che travalica i generi, talmente intimo da contenere mondi. E poco importa si tratti di poesia o di prosa: il canto esce aspro e sincero, talvolta difficile da afferrare, ma travolgente. Così è stato per Gianluca Versace e questo suo Limperfetto, Edizioni Publimedia, 2022. Fin dal titolo, un potente neologismo dai molti significati: essere imperfetti è connotato umano, essere L’Imperfetto è connotato soggettivo, oppure decorso temporale. Nella formula scelta dall’autore, un tratto di limpido fluire, in cui si concede alla memoria (dei giorni buoni e di quelli bui) di affermarsi in una poderosa autoanalisi.
LImperfetto e la vita
Difficile esporsi così, specie per un personaggio pubblico come Versace, noto anchorman di Canale Italia, giornalista e scrittore di fama. Difficile e coraggioso. L’autore cela nel dettato poetico la storia della sua vita, ma anche tanto della nostra. Gli anni Sessanta del boom economico nella Monfalcone dell’infanzia, i calzoni corti e le foto di famiglia con i genitori e il fratello; la città degli spettacoli pomeridiani e dei primi amori.
La storia di noi
«L’inchiostro della foto sul giornale, / rugiada del mattino, in chi uccide, / vortici negli occhi malinconici di Moro, / un perdono di pianure, ma senza aurora». Cronaca degli anni di piombo: Versace, sia pur cronista navigato, attraversa quel periodo terribile con l’anima scoperta, senza protezione.
Altrettanto per gli affetti: i lutti, la tenerezza di coppia, la memoria delle radici. Quel profumo sconsolato della Calabria nelle vacanze estive, declinato in parole forti, dolorose: «Calabria mia, / immobile consolazione nei coltelli, / l’eco dei rami nell’ansia del pesco, / fantasmi che riposano i fulmini ai demoni, / nei germogli delle donne, ricoperti di montagne, / il legname votivo che mietono i giganti». L’eco del terremoto del Friuli: «maggio sputava silenzi amari», il ricordo della sorellina scomparsa.
LImperfetto incontra Piazzolla
«Tutto passa nella vita – disse un giorno a Gianluca Versace il grande Astor Piazzolla – tutto. Fuorché ciò che hai ballato». Questa sorta di testamento per i posteri che Versace dedica ai propri lettori, lo dipinge, a neppure sessant’anni, a tutto tondo. Come autore e come uomo, ancor prima che come personaggio della scena televisiva. Un uomo capace di scrivere, certo, ma soprattutto capace di provare emozioni: sdegno per le grandi ingiustizie della Storia, amore per la compagna della propria vita, lealtà per gli amici. Anche disillusione, per qualche tradimento: «All’origine del tempo, / la fatica di imprecare a caso, / una malia stanca, dai margini di luce / e il piolo dell’ultimo rimorso».
Dalla tenerezza all’andare controcorrente
Tenerezza, per la condizione umana: i nostri attaccamenti, le passioni e le paure: «Temo l’amore, –scrive – incapace di lasciare chi si perde». Eppure, amiamo e soffriamo, giorno dopo giorno. Guardiamo ai casi del mondo prendendo posizione, come Gianluca. Con lui ammettiamo di cercare più giustizia che perdono. Talvolta il flusso ci prende, o andiamo controcorrente nel tentativo di capire: «e di ciò che per me è limperfetto, / restava all’oscuro di uno sbaglio, / che vorremmo non si chiamasse morte».
Allora limperfetto è un nostro io bambino?
Un io ignaro del male o, forse, superiore alle brutture del quotidiano. Certo finito, impermanente, ma puro: come sarebbe bello. Il testo di Versace assume, allora, un valore differente, non esclusivamente fenomenologico. Con tutti gli inceppi della vita, nonostante gli ostacoli, la narrazione dell’autore (ma cosa è davvero poesia, verrebbe da chiedersi, e cosa carne viva in un racconto come questo?) si fa paradigmatica. Auspicio di memoria futura.
buongiorno
siamo una libreria in imola bo
è stato richiesto il volume l’imperfetto gianluca versace…
chiediamo se potete indicare come acquistare questo libro
non riusciamo trovare nella distribuzione alle librerie e neppure l’editore…
grazie
Potete contattare direttamente l’Editore Alessandro “Editore Il Piave Biz” al numero 3494081615
GRAZIE