“Ogni volta che un bimbo dice: io non credo alle fate, c’è una fatina che da qualche parte cade a terra morta” J. M. Barrie. Indimenticabile scrittore e drammaturgo britannico, ci ha regalato il personaggio di Peter Pan. Apriamo la pagina della classifica festeggiando il compleanno di James Matthew Barrie, nato il 9 maggio 1860. Peter e Wendy o Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere è indubbiamente la sua opera più celebre, esce in forma di pièce teatrale nel 1904 e poi come romanzo nel 1911. Barrie che acquisisce il titolo di Sir, oltre a scrivere, sapeva raccontare molto bene le sue storie meravigliose ai bambini, tra loro anche a una bambina speciale, la futura regina Elisabetta.
Dall’Isola che non c’è a una classifica interessante
Mentre cerchiamo di raggiungere l’Isola che non c’è, basta qualche grammo di polvere di fata, andiamo a scoprire le novità di una classifica davvero interessante. Come sempre entriamo in un luogo fantastico, la Libreria Lovat, osservatorio letterario del nordest e punto d’incontro con gli autori. Due belle sedi che profumano di libri e caffè a Villorba (Treviso) e Trieste.
Ecco il medagliere con i dieci titoli più graditi dai lettori in questa settimana di maggio. La classifica è sempre uno specchio dei tempi che stiamo vivendo e ci aiuta nell’analisi e nel confronto delle vicende più importanti.
- Carofiglio – Rancore – Einaudi
- Saviano – Solo è il coraggio – Bompiani
- Marzo Magno – Venezia – Laterza
- Doom – Il fabbricante di lacrime – Salani
- Righetto – La stanza delle mele – Feltrinelli
- Allende – Violeta – Feltrinelli
- Politkovskaja – La Russia di Putin – Adelphi
- Winslow – Città in fiamme – Harper Collins Italia
- Rampini – Suicidio occidentale – Mondadori
- Corona – Quattro stagioni per vivere – Mondadori
Rancore non cede
In vetta troviamo sempre Gianrico Carofiglio “Rancore” (Einaudi), l’ultimo romanzo dello scrittore sta registrando un grande consenso di pubblico e critica, ne abbiamo parlato approfonditamente le scorse settimane.
La new entry
Al secondo posto una novità importante: Roberto Saviano “Solo è il coraggio. Giovanni Falcone, il romanzo” (Bompiani). La storia di un uomo che resiste, che prova a fare la differenza, che non voleva essere un martire né un eroe. L’immagine di Giovanni Falcone campeggia in copertina e subito cattura l’interesse del lettore.
Ecco un frammento dalla presentazione di Saviano: “Questo romanzo racconta una storia vera. Su diversi episodi esistono più versioni e molteplici ipotesi; di volta in volta ho scelto quella che consideravo più verosimile e convincente…Ogni scena inquadra il dramma di un Paese intero, in cui la verità è talmente contorta da superare la fantasia più ardita. Ogni personaggio a cui si fa riferimento è realmente esistito, ogni fatto è realmente accaduto. Tutto questo è stato.”
Il libro racconta una pagina importante della nostra storia, accendendo una luce su un protagonista che all’apice della carriera fu in realtà lasciato in piena solitudine e isolamento, è la narrazione del suo coraggio.
Giovanni Falcone
La vita di Giovanni Falcone, si spegne il 23 maggio 1992, una data impressa per sempre nella memoria di tutti noi: la strage di Capaci. Sono passati trent’anni.
Dal 21 marzo scorso, Giornata della Memoria dedicata alle vittime di mafia e ai loro familiari, sono moltissimi gli eventi e le iniziative che si concluderanno il 19 luglio giorno dell’uccisione di Paolo Borsellino.
Il poliziesco
Tra le novità assolute, questa settimana possiamo sfogliare le pagine di uno degli autori più rappresentativi del poliziesco contemporaneo lo statunitense Don Winslow, newyorkese dai mille mestieri: regista, attore, investigatore privato, guida nei safari. Ora maestro del noir con il suo ultimo lavoro ad effetto: “Città in fiamme” (Harper Collins Italia).
Ecco come Stephen King ha definito il suo ultimo romanzo: “Superbo. Questa è narrativa con mordente. Città in fiamme è una lettura entusiasmante”.
Torna Rampini
Torniamo all’attualità perché nel medagliere, dopo “Fermare Pechino” torna con il suo ultimo saggio Federico Rampini giornalista molto noto, editorialista da New York del Corriere della Sera e già corrispondente estero per La Repubblica. Un titolo che cattura subito l’attenzione del lettore: “Suicidio occidentale” (Mondadori).
Leggiamo dal prologo: “Se un attacco nel cuore dell’Europa ci ha colto impreparati, è perché eravamo impegnati nella nostra autodistruzione. Il disarmo strategico dell’Occidente era stato preceduto per anni da un disarmo culturale. L’ideologia dominante, quella che le élite diffondono nelle università, nei media, nella cultura di massa e nello spettacolo, ci impone di demolire ogni autostima, colpevolizzarci, flagellarci. Secondo questa dittatura ideologica non abbiamo più valori da proporre al mondo e alle nuove generazioni, abbiamo solo crimini da espiare. Questo è il suicidio occidentale. L’aggressione di Putin all’Ucraina, spalleggiato da Xi Jinping, è anche la conseguenza di questo: gli autocrati delle nuove potenze imperiali sanno che ci sabotiamo da soli “.
La giornata dell’Europa
Queste le novità della settimana. Salutiamoci ricordando che il 9 maggio è la Giornata dell’Europa, nata per celebrare la pace e l’unità. Era il 9 maggio 1950, quando il ministro francese Robert Schuman espose, assieme a Jean Monnet, l’idea di una nuova collaborazione che avrebbe reso impensabile la guerra tra le nazioni europee.
Ecco l’incipit di quel celebre discorso: “La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano. Il contributo che un’Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche.”
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, grazie a Lei e alle Librerie Lovat, di Villorba e Trieste ci teniamo aggiornati sulla letteratura più apprezzata del momento. Se non seguissi questa rubrica non avrei conosciuto molti autori e molti libri e per questo la ringrazio. La mia attenzione è andata su due testi. Il primo è iper attuale, Federico Rampini con il suo testo Suicidio occidentale della Mondadori, ci porta nel quotidiano. L’autore parla di un disarmo culturale che ci impedisce di proporre al mondo nuovi valori. Credo anch’io che questa società sia allo sbaraglio, le idee, i valori, gli obiettivi erano più chiari quando ero un ragazzo e avevo genitori e scuola che li promuovevano. L’altro testo che merita di essere segnalato e sostenuto è quello di Roberto Saviano: Solo è il coraggio. Giovanni Falcone, il romanzo della Bompiani. Per me Falcone, insieme a Borsellino a Carlo Alberto dalla Chiesa e a tanti altri magistrati, militari, giornalisti, persone normali, merita sempre di essere ricordato. Falcone ha svolto eroicamente la sua professione, è diventato un martire perchè, forse, non c’è molto spazio, tra istituzioni e legislatura, per applicare la legalità come condizione di vita normale (forse è questa la sensazione che provo). In questi giorni una mia ex alunna ha vinto il concorso da Magistrato, insieme ai suoi colleghi è stata ricevuta dal Capo dello Stato Mattarella, ha avuto la sua sede, a Lei auguro di cogliere gli insegnamenti e gli aspetti più belli che i nostri Magistrati più bravi hanno saputo lasciarci in eredità.
Vivere nei libri,essere sempre aggiornati nelle ultime edizioni, avere amici che parlano delle loro letture,avere uno scambio di titoli e di autori,commentare le emozioni proprie, provate nei vari episodi trovati in queste magiche pagine che attirano l’attenzione di noi consumatori di parole e di frasi ,che anche se a volte fantastiche riempiono la nostra vita di valori e possono essere utili ad addolcire la nostra esistenza ,specialmente in questi ultimi momenti di grandi episodi negativi e incerti.Grazie infinite Elisabetta delle tue preziose informazioni e grazie anche a Marina che con la sua amicizia tiene conto che la lettura di libri da a me ma a tanti altri un valore enorme, come distrazione ma anche tanta compagnia.Grazie ragazze ve ne sono grato.