Il diario torna a colpire. Ragiona e fa ragionare. Le pagine si riempiono di pensieri in libertà e riflessioni. Anche su due fratelli come Nikolai e Makahil, uniti dal sangue. Divisi dalle bandiere.
Si volevano bene fino a quando è scoppiata la guerra. Ora due fratelli debbono odiarsi perché sono nemici
Nikolai combatte per l’Ucraina, Mikahil per la Russia e potrebbero uccidersi tra loro. Sono cresciuti in una famiglia operaia assieme a due sorelle in un villaggio di confine. La carriera militare è la prospettiva più facile per la povera gente. Uno emigra e frequenta l’accademia in Russia. Adesso è generale. L’altro rimane nel paese dov’è nato e oggi è colonnello. Continuano a volersi bene come da ragazzi. Finché un giorno scoppia la maledetta guerra e si trovano su fronti opposti. Hanno giurato fedeltà a due bandiere ora nemiche e debbono decidersi tra l’amore e il dovere.
Perché illudere gli ucraini che possono vincere e istigare i russi a bombardare con maggiore intensità?
Il Cremlino aggredisce uno stato indipendente. Poteva essere il nostro. Kiev può solo subire e cercare di difendersi. Non può vincere la guerra. Inutile illudere Zelensky.e la sua eroica gente. Bisogna solo arrivare a un armistizio, che sarebbe la vera vittoria degli ucraini e degli uomini di pace. Com’è cambiata questo mondo infame! Un tempo eravamo dalla parte del più debole, come siamo tutti noi, felici che il minuscolo Davide battesse il gigante Golia. Invece, oggi tre quarti dell’umanità molti europei e persino italiani sono d’accordo col prepotente perché più forte.
Chissà come si giustificherà padre Kirill col suo Dio per avere benedetto la guerra e una Pasqua di sangue
Pur di salvare il potere ha tradito il mandato affidatogli dal Signore, con cui ormai non ha dialogo, seppure lo abbia mai avuto. Era sorprendente che il Pontefice volesse incontrarlo per convertirlo alla pace. Poi, intuendo che fosse umiliante e inutile, lo ha saggiamente disdetto. Gli ortodossi ucraini vogliono lo scisma, che dovrebbero chiedere anche i sacerdoti russi che accettano come capo chi inzozza la fede e merita la scomunica. Non pensa lo sciagurato che continuando questa lunga tensione potesse partire un missile nucleare? Non è giusto che costui sia perdonato
Ci costa 50 miliardi di $ l’anno la più inutile delle istituzioni internazionali. Senza l’ONU ci sarebbero più guerre?
Dato che pullulano nel mondo, forse è tempo di ristrutturarne qualcuna, se non di eliminarlo. Le strutture obsolete ormai servono solo a elargire lauti stipendi ai dipendenti. Sia il dibattito che la mediazione si sono rivelati inutili perché ogni paese fa come pensa che più gli convenga. Invece, l’ambizione di potere distrugge il benessere. Nnel cuore di popoli e governanti è la pace che bisogna inculcare perché si rendano conto che in guerra non ci sono vincitori ma solo lutti e miseria per tutti. Il denaro che si investe in armamenti è sottratto ai bisogni della povera gente.
Le piattaforme sociali sono sempre più disgustose. Ci si scaricano le proprie frustrazioni con insulti, falsità e odio
Potrebbero essere un veicolo di dialogo per aiutare la società a crescere, invece servono solo a sfogare rabbia e i peggiori istinti. Anziché vergognarcene, chiamiamo la volgarità libertà di espressione. Persino gli ucraini vittime innocenti e dovrebbero suscitare pena e solidarietà per le crudeltà che subiscono, sono criticati e ritenuti colpevoli di avere provocato la guerra. Si può essere sovranisti o populisti, di destra o di sinistra, pro o contro gli USA, ma non è umano infierire contro anziani e bambini massacrati anche dalla nostra cattiveria. Domani potrebbe toccare a noi.
Tutti aspirano al lavoro ma spesso ci si muore. I cantieri uccidono a 17 anni
Beati i disoccupati che non rischiano di venire travolti da una gru che crolla o da una turbina che li schiaccia. Chi lavora, talvolta non torna a casa tutto intero o non torna affatto. Sono più di mille ogni anno i decessi, oltre ai tanti che rimangono invalidi. Non ci sono adeguate misure di prevenzione o sono disattese. Né controlli e neppure corsi di istruzione. Le chiamano morti bianche, come se fossero casuali. Ma, responsabile è l’avidità di guadagno. E sono ugualmente luttuose. All’imprenditore conviene risarcire le vittime che proteggerle. Tanto, paga solo una multa.
Se n’è andata a 100 anni Donn’Assunta, adesso morirà anche Giorgio Almirante che grazie a lei era sopravvissuto
È stata una donna combattiva, fascista per eredità e per amore del marito. Ma era rimasta una donna del Sud, che affascinava chiunque la conoscesse, anche chi, come me, non ne condivideva le idee. Ha avuto la capacità, non solo di far sopravvivere il marito, deceduto 34 anni fa, ma di renderlo ancora più importante e attuale. Chi aveva guidato l’Italia, era già dimenticato. Lui, invece, era vivo e dettava consigli attraverso la moglie innamorata. Vietò ai figli, che ne avrebbero avuto il diritto, di fare politica per non rischiare di turbare l’immagine del marito che aveva custodito.