“Lascia sempre vagare la fantasia, è sempre altrove il piacere” John Keats. Inauguriamo sempre la pagina della classifica con date significative che ci portano alla mente grandi scrittori e poeti. È John Keats il nostro prediletto, la fulgida stella per citare una sua poesia, che illumina la settimana. L’indimenticabile messaggero del romanticismo, tanto ammirato da Oscar Wilde, nasce a Londra nel 1795 e muore a soli 25 anni di tubercolosi, il 23 febbraio 1821 a Roma, nel suo alloggio di Piazza di Spagna. Aveva cercato il sole dell’Italia per guarire dalla grave malattia. Non volle scritti sulla sua tomba e neppure la data di morte, ma un semplice epitaffio che si conclude con queste parole: ”Qui giace un uomo il cui nome fu scritto nell’acqua”.
Gli ultimi anni di vita del poeta sono stati raccontati da Jane Campion nel film Bright Star del 2009, presentato in concorso al Festival di Cannes.
Andiamo a guardare la classifica
Ed ora andiamo a vedere la classifica della settimana come sempre elaborata dalla Libreria Lovat, con le sue belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. Uno spazio aperto anche agli incontri con gli autori.
Ci sono alcune novità interessanti, mentre il podio ha una conferma di grande spessore.
- Allende – Violeta – Feltrinelli
- Kawaguchi – Finché il caffè è caldo – Garzanti
- Perrin – Cambiare l’acqua ai fiori – E/O
- Rossi – La nostra cucina – Mondadori
- Sallusti, Palamara – Lobby & Logge – Rizzoli
- Cornwell – Autopsia – Mondadori
- Trevisan – Works – Einaudi
- Bignardi – Libri che mi hanno rovinato la vita – Einaudi
- Carlotto – Il francese – Mondadori
- Luna Romero – Le regole degli infami – Marsilio
Isabel Allende rappresenta una voce importante della narrativa contemporanea
Molto amata dalla critica e dal pubblico sin dal lontano 1982 quando si impose con “La casa degli spiriti”. Seconda settimana in vetta alla classifica grazie all’ultimo romanzo: “Violeta” (Feltrinelli). Le donne sono protagoniste assolute delle vicende epocali e drammatiche raccontate dalla scrittrice, che è nata a Lima, ma ha vissuto in Cile lavorando come giornalista. In seguito al golpe di Pinochet del 1973, si stabilisce in Venezuela e poi negli Stati Uniti. La storia di Violeta attraversa tutto il secolo, si apre con una pandemia, la spagnola, e si chiude con un’altra pandemia. Una vita straordinaria fatta di gioia e disperazione, sapientemente tratteggiata dall’autrice.
La polemica su lobby & logge
Dopo il successo e le polemiche del libro – confessione “Il Sistema” nel quale Luca Palamara racconta ad Alessandro Sallusti le sue verità su correnti e spartizioni del potere nella magistratura, esce un nuovo capitolo della vicenda che guadagna subito un posto nel medagliere grazie anche all’attualità dell’argomento giustizia nel dibattito di questi giorni. “Lobby & logge” (Rizzoli), di Alessandro Sallusti e Luca Palamara. Sottotitolo: Le cupole occulte che controllano “il sistema” e divorano l’Italia. Un libro intervista che è stato giudicato ancora più potente e inquietante del primo. Un mondo parallelo che secondo le dichiarazioni dell’ex magistrato Palamara si mostra come una ragnatela oscura che emerge dai misteri del dark web e che coinvolge imprenditori, politici, funzionari statali, servizi segreti, giornalisti.
Un’indagine per Kay Scarpetta
Se volete ulteriormente soddisfare il vostro desiderio di inquietudine ecco un’altra novità in classifica: “Autopsia Virtuale” di Patricia Cornwell (Mondadori). Nata a Miami nel ’56, Patricia Cornwell ha lavorato come cronista di nera raggiungendo il successo mondiale grazie anche al personaggio di Kay Scarpetta con il quale si è aggiudicata il prestigioso Sherlock Award per il miglior detective creato da uno scrittore americano. Ha esordito nel 1990 con “Postmortem”. Per aumentare la tensione leggiamo insieme solo la nota dell’autrice: “Questo romanzo è un’opera di fantasia, ma non di fantascienza. Le procedure mediche e forensi, le tecnologie e le armi che vi sono descritte esistono già. Alcuni fatti di cui si parla in queste pagine sono estremamente preoccupanti. E tutti possibili”.
Nel medagliere un libro che rappresenta anche un testamento letterario
La casa editrice Einaudi manda in libreria l’edizione ampliata di “Works” che contiene uno straordinario inedito di Vitaliano Trevisan, le ultime pagine scritte prima del suicidio il 7 gennaio scorso. Sembra la narrazione profetica di un gesto universalmente doloroso ma ineluttabile. Vitaliano Trevisan aveva 61 anni, era nato a Sandrigo in provincia di Vicenza. Raggiunge grande notorietà e apprezzamento da pubblico e critica nel 2002 con il romanzo: “I quindicimila passi”.
Vitaliano anche attore
Attore di talento, è protagonista e sceneggiatore del film di Matteo Garrone “Primo amore” presentato al Festival di Berlino. Nel suo romanzo racconta con stile autobiografico gli anni settanta in un territorio, il nordest, dove il lavoro è una religione e la frase più ripetuta è: non ci sono soldi. Leggiamone un estratto: “Perché trovo sempre un lavoro?, mi dicevo. Perché non mi lasciano andare alla deriva in pace? Diventare un barbone. Una delle possibilità che contemplavo. Che contemplo tuttora. Poi non ho coraggio”.
Chiudiamo questo viaggio letterario con un titolo che cattura l’attenzione
“Libri che mi hanno rovinato la vita” (Einaudi), di Daria Bignardi: “Da bambina vivevo come uno scoiattolo: d’inverno uscivo solo per andare a scuola e d’estate scorrazzavo tutto il giorno nei boschi. Ma quando verso i dodici anni iniziai a leggere i romanzi degli adulti la mia vita cambiò”. Con lei viviamo l’avventura temeraria e pericolosa di scoprire noi stessi attraverso le pagine dei libri. Un viaggio affascinante pieno di domande, segreti e bellezza.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta grazie a Lei e alla libreria Lovat per questa carrellata sui libri più letti. Anche se non è possibile leggere tutte le Sue proposte, però è bello questo quadro, questa breve presentazione di ogni testo ed autore. Il libro che più mi spaventa è quello scritto in coppia da due geni, però questa parola viene usata sia in senso positivo, sia in negativo. Credo sicuramente a ciò che Luca Palamara racconta ad Alessandro Sallusti, però mi chiedo se entrambi vogliono usare queste vicende anche per altri fini o solo per un’azione di verità? Sono dei sofisti che raccontano una prassi terribile? Anche Piercamillo Davigo sta ricevendo noie dalla Giustizia, ma lo possiamo immaginare allo stesso livello del magistrato precedente? Del testo della scrittrice Patricia Cornwell, tra l’altro molto bella, mi piace l’idea di verosomiglianza del testo narrativo: “Questo romanzo è un’opera di fantasia, ma non di fantascienza. Le procedure mediche e forensi, le tecnologie e le armi che vi sono descritte esistono già. Alcuni fatti di cui si parla in queste pagine sono estremamente preoccupanti. E tutti possibili”. Infine sono felice per il primato di Isabel Allende con Violeta e sul racconto al femminile, il genere che stimo molto più del mio.
Incredibile! La pagina di carta che si pensava potesse essere spazzata via dai tablet, ha riconosciuto, durante il covid, la sua riscossa. Indubbiamente gli incentivi decisi dal governo, dichiarando le librerie beni essenziali al pari dei supermercati e farmacie, hanno aiutato questo settore. Sapere, quindi ,che i libri possono essere acquistati in spazi fisici, non solo sul web, ha funzionato come un grande richiamo per i lettori che nei giorni più bui del covid, hanno avuto un luogo dove ritrovarsi e confrontarsi in un rapporto diretto e personale con il libraio. Per quanto mi riguarda, la possibilità di poter prendere in mano un testo, di sfogliarlo, di porre delle mie note personali, esercita su di me un grande fascino. È un rito antico, quasi sacro.