La notizia è di martedì scorso ma il ritorno di Alex Zanardi nella sua bella casa a Noventa Padovana è datato ad un paio di settimane fa. Però giustamente la moglie Daniela ha voluto divulgarla con la massima cautela. E’ tornato a casa questo “eroe” (difficile trovare un altro aggettivo per poterlo definire) autentico simbolo della vita a trecentosessanta gradi.
Alex Zanardi e l’incidente
Un terribile incidente stradale datato 19 giugno 2020 durante una staffetta di beneficenza in handbike dove rimase coinvolto sulla statale 146 a Pienza in Toscana, quando la sua handbike andò a scontrarsi con un camion che arrivava in direzione opposta. Subito venne operato con un intervento neurochirurgico e maxillo-facciale al policlinico di Siena.
Dopo altre tre operazioni è stato trasferito in un centro specializzato di Lecco e successivamente nell’ospedale San Raffaele di Milano. A novembre del 2020 passò nell’ospedale di Padova e nello scorso mese di gennaio ha ripreso la coscienza e successivamente è stato ricoverato nell’ospedale San Bortolo di Vicenza da dove è tornato a casa dai suoi familiari.
Alex Zanardi e la sua forza
C’è un cauto ottimismo nei suoi confronti, ma non mancano i sorrisi di felicità. Dovrà sicuramente tornare in cliniche specializzate per ulteriori periodi di riabilitazione, però trascorrere il Natale in casa è un bellissimo traguardo per Alex Zanardi.
L’incidente del 2001
La sua forza è incommensurabile e l’ha dimostrata tutta a partire dall’incidente avvenuto vent’anni prima che gli costò l’amputazione di entrambe le gambe. Era il 15 settembre del 2001 in Germania e correva per una gara del campionato Champ Car sul circuito di Lausitzring all’improvviso perse il controllo vettura e fu centrato in pieno dal pilota Alex Tagliani.
La rinascita di Alex Zanardi
Subì sedici interventi chirurgici e sette conseguenti arresti cardiaci, ma ciò nonostante riuscì ad iniziare un’incredibile carriera negli sport paralimpici correndo con la handbike dove ha vinto nel corso degli anni medaglie titoli olimpici e mondiali diventando un assoluto esempio per tutti gli sportivi.
Ora il ritorno a casa dove proseguirà un periodo di riabilitazione mirata, non è ancora in grado di esprimersi bene con la parola, ma la condizione fisica è nettamente migliorata a partire dalla forza degli arti superiori.
La carriera di Alex Zanardi
La carriera di Zanardi, oggi cinquantacinquenne (figlio di un idraulico e una sarta e una sorella Cristina morta in un incidente stradale), iniziò molto presto all’età di quattordici anni con le gare in go-kart dove vinse il titolo italiano nel 1985, 1986 e 1987. Nello stesso anno fu protagonista di un episodio abbastanza singolare.
Quando stava dominando il Gran Premio di Goteborg subì un attacco maldestro da parte di Massimiliano Orsini che però fu costretto al ritiro. Zanardi tentò fino all’ultimo di portare a termine la sua gara ma il padre di Orsini entrò in pista quasi impazzito impedendogli di arrivare al traguardo a vantaggio addirittura di un giovanissimo Michael Schumacher che vinse la gara e contestualmente il titolo europeo della 100cc.
L’esordio in F3
Il passo verso la Formula 3 fu breve ed esordì nel 1988 con una Dallara Alfa Romeo della squadra di Coperchini. Dopo aver ottenuto ottimi risultati nel 1991 fece l’ingresso definitivo in Formula 3000. Alla fine dello stesso anno venne contattato da Eddie Jordan per entrare a far parte della sua scuderia “orfana” di Schumacher che era passato alla Benetton. Nel 1992 va alla Minardi e successivamente trascorrerà un biennio (1993 e 94) alla Lotus.
Nel 1995 trascorre quasi tutto l’anno senza contratto per poi tornare all’attività nel 1996 e fino al 1998 correndo nelle grandi corse americane tipo Laguna Seca e Long Beach dove si tolse la soddisfazione di vincere e ottenere due secondi posti.
Alex Zanardi torna in Formula Uno
Nel 1999 il ritorno in Formula Uno con la Williams (era stato contattato anche dalla Ferrari) con compagno di squadra Ralph Schumacher. Risultati altalenanti e un rapporto non idilliaco col compagno di squadra lo portarono a chiudere il rapporto con la Williams. E l’anno successivo fece ritorno al kart suo primo e mai sopito amore. Poi la cronaca ci racconta del terribile incidente capitato nel settembre del 2001 e da lì la vita di questo grande uomo è totalmente cambiata.
Le parole di Papa Francesco
Ha lottato e continua a lottare con una forza d’animo impressionante. Splendide in questo senso sono state le parole inviate da Papa Francesco al suo indirizzo nel giugno del 2020 tramite la Gazzetta dello Sport. “Carissimo Alessandro, la sua storia è un esempio di come riuscire a ripartire dopo uno stop improvviso. Attraverso lo sport ha insegnato a vivere la vita da protagonisti, facendo della disabilità una lezione di umanità. Grazie per aver dato forza a chi l’aveva perduta. In questo momento tanto doloroso le sono vicino, prego per lei e per la sua famiglia. Che il signore la benedica e la Madonna la custodisca. Fraternamente, Francesco.”
E noi non possiamo che unirci a questa straordinaria preghiera e alzarci in piedi in un lungo applauso all’insegna dell’uomo Alex Zanardi.