“Un post-Ferragosto che si presenta con numeri decisamente positivi per quanto riguarda il gradimento dei turisti. Buono il numero degli stranieri, nella nostre spiagge e nello specifico Bibione. Siamo stati più forti anche di chi ha cercato di denigrarci divulgando false notizie sulla sicurezza sanitaria dei nostri siti turistici. La gente ha ben recepito il nostro messaggio. E sta toccando con mano il servizio che sia sotto l’aspetto sanitario che dei servizi in generale siamo in grado di garantire. Ciò ben ci fa sperare anche per il mese di settembre”. Così il presidente dei Sindaci della Costa veneta Pasqualino Codognotto, anche sindaco di San Michele al Tagliamento/ Bibione, riassume il momento positivo per il turismo subito dopo Ferragosto.
Ferragosto a Bibione
Attualmente a Bibione, ma la situazione è lo specchio dell’intero sistema di spiagge venete, le prenotazioni superano il 90 per cento. Per quanto riguarda la presenza di turisti stranieri da giugno ad oggi si registra un crescendo. Un buon 50 per cento infatti arrivano da Oltralpe in particolare dalla Svizzera, Austria e Germania (pochissimi dall’Europa orientale).
In che modo la situazione è migliorata nel giro di poche settimane?
“L’Organizzazione mondiale della sanità ha spiegato che l’Italia ha ben affrontato il problema della pandemia e della post pandemia con serietà e competenza. Questo è gradito ai cittadini e amministratori. L’Osservatorio italiano JFC delle Destinazioni Balneari “Panorama Turismo-Mare Italia” che ha condotto una ricerca sulla qualità delle spiagge italiane ed in specifico “Le destinazioni balneari vincenti nel Post Covid-19” ha collocato Bibione al secondo posto nel ranking “Top 20 destinazioni balneari più rilassanti e tranquille” e al terzo posto delle destinazioni balneari con più sicurezza sanitaria.
Tutto questo ha facilitato il processo positivo, a Bibione e nelle altre località. Ovunque abbiamo lavorato in un clima di piena emergenza per far si che la stagione potesse ripartire. E’ emerso il gioco di squadra con tutte le Istituzioni e le categorie economiche per fare in modo di impostare condizioni dettate dai protocolli sanitari a garanzia delle migliori condizioni di sicurezza”.
Quello della sicurezza nelle spiagge è un tema emerso soltanto adesso?
“Assolutamente no, uno dei più importanti osservatori nazionali del mondo balneare ha posto e pone la questione sanitaria ai primi posti tra i fattori di scelta del turista. Quando anni fa abbiamo effettuato indagini attraverso questionari per vedere e capire l’importanza della sicurezza sanitaria sulle scelte per le vacanze la gente già la poneva ai primi posti, ma non veniva interpretata come oggi.
Oggi ai nostri ospiti non basta la percezione della stessa ma vedono piuttosto la concretezza delle azioni poste in essere per attuarla e, come è giusto che sia, criticano le eventuali mancanze. A proposito di queste ultime, cioè delle possibili imperfezioni nel sistema, ricordo che stiamo tutti lavorando – pubblico e privato – con meno personale e meno mezzi perché, come ho detto, non c’erano le condizioni e i tempi per una effettiva programmazione. Accettiamo quindi anche le critiche costruttive ma nel contempo chiediamo a tutti la massima collaborazione”.