“Forse, quanto è avvenuto non si può comprendere, anzi, non si deve comprendere, perché comprendere è quasi giustificare” (Primo Levi). Questa credo sia la frase giusta per commentare, seppur in parte e in modo pacato, quello che è successo a Novara. Evidentemente queste persone “no-vax”, guidate da una sprovveduta ex infermiera, non hanno compreso o non hanno voluto comprendere cosa è stato l’Olocausto. Altrimenti avrebbero evitato una tale figura così gretta e meschina.
Come offendere l’orrore dell’Olocausto
Veder passeggiare queste “persone“ con pettorine che simboleggiavano i deportati ebrei durante l’inizio della Shoah. Tra l’altro equipaggiate anche di numero impresso. Legate tra loro da una corda che voleva mimare i fili spinati dei campi di concentramento. In tutta sincerità, mi ha creato una tempesta emotiva di proporzioni sesquipedali, nella mia mente e nei miei pensieri. Tanto che trovo difficoltà a descrivere tanto tumultuose sono le ingiurie e gli improperi che vorrei urlare a queste, se così posso chiamarle, persone.
I no vax e la loro ignoranza
Non credo sia difficile cercare su internet o su qualsiasi sito dedicato, una descrizione dell’impressionante catastrofico percorso che i nazisti seguirono per portare a morte, in modo quasi scientifico, milioni di ebrei solo per il fatto di essere tali. Non vi fu clemenza alcuna né su anziani né su bambini, donne gravide o meno, malati o deboli. Anzi, già da prima la cultura nazista iniziò lo sterminio dei malati e dei deboli nascondendolo sotto il nome di “eugenetica”. Solo per simboleggiare il primato della razza ariana.
Con che coraggio ricordano chi violò il giuramento di Ippocrate
In nome di chissà quale malsano principio o ideologia una inutile strage fu compiuta. Ma fosse solo questo sarebbe il minimo, parliamo delle sofferenze patite da tutte queste persone che comunque sapevano di essere condannate a morte: fame, sporcizia, topi, devastanti infezioni, zecche e pulci a milioni. Donne che partorivano e feti lanciati vivi nelle fosse comuni, poi vedere i propri cari allontanati con la consapevolezza che non li avresti più rivisti, umiliazioni, freddo agghiacciante d’inverno e allo stesso modo caldo intenso d’estate chiusi dentro le baracche di lamiera. Esperimenti medici di una crudeltà inspiegabile per i giuratori di Ippocrate che se solo ve ne raccontassi alcuni stentereste a crederci talmente raccapriccianti sono.
Olocausto e no vax pronti con le solite fake news (usate anche dai nazisti)
E nonostante tutto questo un gruppo di persone, per le quali veramente non trovo aggettivi o paragoni, gira per una città con l’intento di paragonare il vaccino e il greenpass ad una dittatura della portata di quella nazista. Vorrei ricordare altresì, che Hitler convinse la popolazione all’antisemitismo con dati falsi e bugie alla stessa stregua dei cattivi maestri che con false statistiche, elucubrazioni fanta-politic-economic-sanitar-complottiste e notizie ingannevoli stanno convincendo molti a non vaccinarsi. Pertanto se vogliamo, sono proprio questi cattivi maestri ad essere paragonabili al dittatore austriaco.
Parlano i numeri
Al di là del fatto che i numeri parlano da soli. Ad esempio nello stesso giorno un anno fa avevamo in Italia 29000 casi con almeno 353 decessi. Oggi abbiamo 2800 casi e 41 decessi e sfido qualsiasi mente, sia essa avvezza alla matematica o meno, a dire che non vi è un abisso di differenza tra il periodo in cui l’esercito portava via camionate di cadaveri ad oggi. In cui siamo il paese più virtuoso al mondo come vaccinazioni e di conseguenza con il più basso numero di mortalità e morbilità al mondo.
Olocausto e no vax? Non solo ignoranza. Anche stupida follia
Mi è ancora oscuro e incomprensibile il motivo che porta questo zoccolo duro di persone a dubitare del vaccino e della necessità di un certificato che identifichi chi ha deciso scientemente di seguire la vecchia terapia inventata da Edward Jenner. Ma considerando che ci sono ancora persone che credono che la terra sia piatta e che nella Luna non ci siamo mai atterrati, comprendo anche perché vi sia una minoranza il cui bagaglio culturale non è abbastanza carico per poter prendere le decisioni giuste.
Il problema è che, se questo bagaglio culturale, oltre ad essere mezzo vuoto, si perde anche pezzi di storia per strada, ho paura ci sia veramente da preoccuparsi….!