La nuova frontiera dell’inclusione abitativa: dal gruppo appartamento al condominio. Un lungo portico, delle grandi facciate gialle e tante finestre che si aprono su Via Cesare Battisti. È qui, nel cuore della città, che Fondazione Irpea ha deciso di dar vita al suo nuovo percorso di coabitazione e vita indipendente per giovani-adulti con disabilità intellettiva medio-lieve. Il “Battisti 239 – condominio inclusivo a Padova”, infatti, è un progetto di inserimento e accompagnamento all’autonomia unico, perché declinato all’interno di un contesto condominiale e di vicinato preesistente, con inquilini e famiglie di diversa età e condizione.
Il battesimo del progetto Irpea
A tenere a battesimo all’innovativo progetto – che rientra nella più ampia pianificazione di una nuova filiera dell’abitare inclusivo a carico di Irpea – sono stati il Presidente della Fondazione Armando Gennaro, l’Assessora alle politiche educative e scolastiche del Comune di Padova Cristina Piva, la Direttrice dei Servizi Socio-Sanitari dell’Azienda ULSS 6 Euganea Chiara Corti e Don Luca Facco, dalla Diocesi patavina. Presenti al taglio del nastro anche Margherita Miotto e Marisa Mantoan del CdA Iprea, il Direttore Generale Stefano Rizzo con il Direttore del settore Disabilità Stefano Stortolani, la Presidente Federsolidarietà Padova “in rappresentanza degli enti appartenenti alla Rete Patto per lo Sviluppo” Tiziana Boggian, la Presidente dell’Associazione Famigliari Persone con Disabilità Laura Dalla Nora Pradella, il Vicepresidente degli Amici dell’IRPEA ,gli inquilini del condominio e l’attore padovano Pierpaolo Spollon.
Armando Gennaro
“E’ un buon e bel giorno per la Fondazione, ma anche per la città di Padova. Perché aggiungiamo un nuovo tassello al settore dei servizi alla disabilità e alla filiera dell’abitare che in Irpea stiamo fortemente coltivando. Dalle comunità alloggio ai gruppi appartamento al Condominio Inclusivo, il distacco dalle aree protette della Fondazione è stato crescente. Come crescente è stata l’autonomia delle persone con disabilità”.
Irpea e l’assessore Piva
“Il Condominio Solidale dà la possibilità alle persone che accoglie di vivere la vita secondo le proprie esigenze e aspirazioni nel principio dell’autodeterminazione – ha commentato l’Assessora Cristina Piva -. E’ una realtà che fa luce sull’importanza della persona e della sua autonomia, è un’idea fantastica per far capire che la società si costruisce attorno a persone che si riuniscono in una comunità”.
La direttrice e la presidente
“Le persone non hanno bisogno solo di un luogo di cura, ma anche di luoghi di lavoro, di crescita e di formazione”. Ha dichiarato la Direttrice Corti “la filiera dell’assistenza alle persone con disabilità si sta sviluppando in luoghi sempre più inseriti all’interno del territorio. Permettendo alle persone di raggiungere la salute e l’autonomia in un contesto integrato”.
“E’ necessario ripensare il modello di assistenza, di rete e comunità a misura della persona più fragile” ha ricordato la Presidente di Federsolidarietà Tiziana Boggian.
Al Battisti 239 ci sono 11 appartamenti, 9 dei quali di proprietà di Irpea
Al secondo piano vivono Dario Ponchio, 27 anni, e Samuel Pulze, 22. Due grandi amici che, con il supporto degli educatori e operatori socio-sanitari Irpea, stanno sperimentando un percorso di coabitazione e vita indipendente. Per sviluppare ed accrescere la propria autonomia abitativa e relazionale. Dario svolge un tirocinio alla Cooperativa San Francesco di Cadoneghe. Samuel fa un’esperienza lavorativa alla Fattoria Sociale Il Brolo della Cooperativa Idee Verdi di Selvazzano Dentro. Come loro, al terzo piano, ci sono poi altre due nuove inquiline impegnate in un percorso di emancipazione. Si chiamano Annalisa e Giuliana, e durante la giornata svolgono anch’esse attività occupazionali e lavorative nel territorio padovano.
L’esempio del Battisti
Ma quello del “Battisti 239” è un contesto abitativo ben più eterogeneo. Alle storie di questi giovani adulti con disabilità lieve, si affiancano infatti anche quelle di tanti altri inquilini che popolano il condominio e che attivano con i ragazzi virtuosi processi di buon vicinato. I coniugi Gianna e Lucio abitano qui da 30 anni. Susanna, psicoterapeuta, è entrata nello stabile che era ancora studentessa. La Signora Elda vive qui dal 2003, ha 90 anni e una lunga vita di sacrifici alle spalle, segnata anche dall’avvento delle leggi razziali. Ma al 239 di Via Cesare Battisti risiedono anche studenti, coppie, famiglie con figli.
I progetti Irpea per la filiera dell’abitare
Da sempre vicina alle famiglie, specialmente in situazioni di fragilità, Fondazione I.R.P.E.A. risponde con formule innovative e personalizzate ai bisogni di assistenza diurna e residenziale, di autonomia e vita indipendente delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Riservando un’attenzione particolare al “Dopo di noi”, ovvero all’assistenza successiva alla scomparsa dei genitori o familiari più prossimi.
Tra i principali progetti Irpea per la filiera dell’abitare rientrano le comunità alloggio “Raggio di Sole” e “Don Franco Tescari” . Poi il gruppo appartamento per persone con disabilità complessa e i gruppi appartamento “Ca’ Solare”.
Fondazione I.R.P.E.A. (Istituti Riuniti Padovani di Educazione e Assistenza) è una delle più antiche e radicate realtà padovane del welfare. Ha sede a Padova e attualmente impegna 220 dipendenti a servizio di un’utenza di 1.500 persone. Occupandosi di assistenza alle persone con disabilità, di educazione ed istruzione (nidi integrati, scuole dell’infanzia e primaria), formazione professionale con corsi diurni e pre-serali, residenze e ospitalità per studenti universitari. Nonchè lavoratori o assistenza ospedaliera.
Ph. Riccardo Moro