Uno dei settori più colpiti dal Coronavirus è quello dell’automotive. Il comparto auto è stato infatti colpito dal Covid-19 fin dalla fase iniziale dell’epidemia, con il blocco della filiera in Cina. Ma oltre al blocco della produzione, il settore è stato colpito anche sul fronte della domanda. Molti consumatori, infatti, di fronte all’incertezza dei mesi a venire, hanno rimandato o annullato l’acquisto di una nuova auto.
Solo in Italia, a marzo si è registrato un calo delle immatricolazioni dell’85% con una attesa di crollo del 98% circa nel mese di aprile. A livello globale, invece, sono i numeri della produzione a destare allarme: per il 2020 IHS prevede un crollo della produzione di veicoli leggeri pari a circa 11 milioni di unità. Dagli 88,9 milioni del 2019 si passerà ai 77,9 milioni per l’anno in corso.
Un altro effetto significativo riguarda il comparto elettrico. Negli ultimi anni molte case automobilistiche hanno deciso di investire sulla mobilità elettrica. Come riporta lo studio Deloitte – Global Automotive Consumer Study 2020, infatti, la sensibilità dei consumatori verso forme di mobilità ecologica è sempre più sviluppata. Nell’ultimo anno, prima dello scoppio dell’epidemia Covid-19, l’interesse dei consumatori italiani per i veicoli ibridi/elettrici era salito al 71% dal 58% dell’anno precedente. Ora le case, a seguito della crisi post Covid, potrebbero rivedere i piani di sviluppo a scapito dell’elettrico che richiede ancora grossi investimenti.
Covid costringe le case automobilistiche a rivedere i piani
Questa crisi costringe la case automobilistiche a rivedere le loro strategie per riuscire a rimanere sul mercato. Una stretta collaborazione fra produttori e dealer sarà necessaria e forte sarà la accelerazione e l’innovazione delle reti di vendita: sfruttando le nuove tecnologie, si potranno adottare modelli omni-channel e presidi dei touch-point chiave lungo tutto il customer journey.
Ecco le nuove auto post Covid
Molte le auto che hanno dovuto rimandare il debutto a causa del Covid. Le casa automobilistiche hanno fatto slittare di qualche settimana l’uscita delle auto “già pronte”. Per lo sviluppo di nuovi modelli si passa direttamente invece al 2021. Vediamo casa per casa quali sono le novità in arrivo:
Audi A3 Cityhopper. Dovrebbe debuttare entro la fine del 2021 nella sola variante Sportback a 5 porte. Passaruota in plastica, assetto rialzato, protezioni sottoscocca per darle quel look da crossover tanto in voga al giorno d’oggi.
Honda Jazz. Ha fatto slittare di qualche mese l’uscita la piccola monovolume giapponese. La filiale europea ha riprogrammato il lancio, cista la difficile sostituzione dei mesi scorsi in Cina e Giappone.
Land Rover Defender 90. Una piccola nota sul sito web della casa britannica. La produzione del Land Rover Defender 90 è stata rinviata “per motivi che esulano dal nostro controllo”. Infatti il Defender viene prodotto interamente nella fabbrica di Nitra, in Slovacchia, dove l’attività è limitata ad un solo turno e si devono gestire più di 20 mila ordini per il modello 110.
Maserati MC20. La Maserati è stata una delle prime case s rinviare l’evento di presentazione della MC20. Inizialmente previsto per maggio, è slittato a settembre. Il black out industriale innescato dal coronavirus ha rallentato la messa a punto finale della nuova sportcar.
Mercedes GLA. Ritardi registrati per la piccola crossover tedesca. Era attesa inizialmente per la primavera è arrivata a fine giugno.
Toyota. In casa Toyota non si registrano invece ritardi nei programmi delle nuove auto. Unica incognita per le auto che escono dagli stabilimenti francesi e potrebbero lavorare a scartamento ridotto.
Volkswagen. La casa tedesca nella ripartenza post Covid ha dato priorità alla riapertura dello stabilimento dedicato alle auto elettriche di Zwickau, dove sarà prodotta anche la ID.4