Il dramma afghano ha sconvolto in un certo qual modo l’attenzione dell’amministrazione statunitense di rafforzare sempre più l’attenzione nell’intera Asia. Il nocciolo della questione si trova nel confronto chiave con la Cina; mentre nel confronto con la Russia non si può non tenere conto della crisi economica che la Federazione russa sta attraversando. In realtà, dopo il ritiro delle truppe statunitense e alleate, compresa l’Italia, la preoccupazione della comunità internazionale è che il terrorismo jihadista posso risvegliarsi con i talebani e che possa registrarsi il ritorno di Al-Qaeda e dell’Isis che cercheranno sempre di trovare spazio per crescere e rigenerarsi, scegliendo spazi territoriali che consentano di sfuggire a un non sempre attento controllo statale.
Il rapporto tra talebani e Al-Qaeda
I talebani avevano fornito rifugio ad al-Qaeda mentre governava l’Afghanistan dal 1996 al 2001. Gli Stati Uniti hanno invaso e rovesciato i talebani dopo che si erano rifiutati di consegnare i leader di Al-Qaeda in seguito all’attacco agli Stati Uniti dell’11 settembre 2001. Nel corso dei 20 anni di guerra degli Stati Uniti, al-Qaeda è stata notevolmente ridotta, ma sono sorte domande sulle sue prospettive future con i talebani a Kabul. Il Pentagono, ovviamente, ha avvertito i talebani di non favorire qualsiasi gruppo terroristico.
Talebani contro il terrorismo?
Non si può non porre la questione se i talebani, che hanno ora il potere e la guida della nazione possano ancora essere affidabili o se siano da reputare un nemico non recuperabile agli occhi degli Stati Uniti e dei suoi alleati. Così come ci si chiede se possano costituire una concreta forza politica differente da quella di vent’anni fa, con la dimostrazione di sradicare e contrastare il fenomeno terroristico presente sul suolo afghano.
La situazione in Europa
Sull’Unione Europea, organizzazione internazionale a carattere regionale, si è manifestata un certo distacco dalle vicende afghane, a causa di due nazioni come la Francia e la Germania molto concentrate più sulle prossime elezioni nazionali che sulla politica estera.
Talebani sotto osservazione
A livello di Paesi che sono fuori dall’area dell’Unione, non si può non considerare lo spazio d’azione molto attivo nell’area mediorientale di paesi come la Turchia, l’Egitto o l’Arabia Saudita. Essi stanno per ora valutando gli sviluppi prossimi dell’islamismo politico e gli effetti che può avere sull’avanzata di movimenti femminili.