L’unione fa la forza, mai come in questa occasione. Red Panthers, Mogliano Rugby 1969 e Silea Rugby hanno infatti deciso di creare un sodalizio fra le tre realtà femminili per migliorare la formazione tecnica di base di tutte le atlete delle tre società. E per alimentare il flusso di giocatrici tra una compagine e l’altra. Una sinergia che ha trovato la sua nascita ufficiale lo scorso mercoledì sera, quando i dirigenti, gli allenatori e le ragazze dei tre club si sono ritrovati negli spazi esterni de La Ghirada.
Red Panthers
Le Red Panthers del Benetton Rugby militeranno sempre nel campionato a XV Seniores della Serie A, ma avranno uno staff tecnico rivisitato e composto da un nuovo team coach proveniente dal Mogliano Rugby 1969. Ed in condivisione con quest’ultimo.
I nuovi
I nuovi allenatori saranno Federico Maso (avanti, touche, analisi video), Stefano Tonetto (attacco), Federico Zizola (breakdown e placcaggio) e Luca Tubia (skills, tecnica individuale, mediani) più Alberto Tonetto, allenatore del Silea Rugby femminile e il preparatore fisico Simone Vanin del Benetton Rugby.
Red Panthers e le altre
Questa nuova squadra di allenatori seguirà costantemente – tre volte alla settimana – le atlete delle tre società nei rispettivi allenamenti. Inoltre, il Mogliano Rugby e il Silea Rugby che intendono partecipare alla Coppa Italia femminile di Serie A di rugby a 7 potranno anche tesserare delle nuove atlete o disporre di ragazze in arrivo dalle Red Panthers. Difatti verranno attivati dei programmi di tutoraggio per le ragazze che preferiscono iniziare con il rugby a 7 e poi in futuro dedicarsi all’attività di rugby a 15 con le Red Panthers.
Come?
Il tutto tramite una serie di prestiti ad hoc fra le tre compagini, per un unico obiettivo comune. Far conoscere quello splendido sport di unione che è il rugby a un maggior numero di ragazze.
Elisa Facchini ex Red Panthers
«È un progetto davvero molto interessante e mi piacerebbe sottolineare il fatto che per la prima volta società importanti e limitrofe lavorino insieme per il movimento, per le ragazze e per crescere il rugby femminile. Si seguirà sia un progetto comune, che un progetto singolo per ciascun club che potrà continuare a fare reclutamento e consolidare una propria realtà»