La tensione a Wimbledon è palpabile, lo dimostrano i tifosi che attendono con ansia di assistere al match più importante e lo dimostrano i campioni in campo. Il pubblico è quello delle grandi occasioni e lo stadio, per la prima volta post covid, è pieno al 100%. Il romano Matteo Berrettini ed il serbo Novak Djokovic sono entrati in campo, anche se con motivazioni diverse, particolarmente concentrati. Berrettini, stimolato dal fatto di essere il primo italiano giunto fino alla finale di Wimbledon e con la pressione di giocare la finale. Djokovic con la spinta di eguagliare i suoi “nemici” di sempre nel numero di Grandi Slam vinti e, soprattutto, di vincere l’ambita finale.
Djokovic soffre
Berrettini scalda subito il pubblico con la possibilità di una palla break che invece Djokovic gestisce benissimo benché autore di due doppi falli. Il serbo prosegue con continui colpi controllati ma efficaci e, grazie anche ad errori banali di Berrettini, allunga nel primo set conducendo 5 games a 2.
Proprio in questo momento Berrettini entra in partita con la testa, gambe e braccio recuperando break e giungendo al tiebreak. Matteo gioca un tennis che rasenta la perfezione, conduce la fine del primo set con maestria e procurandosi anche due set point. Bene, basta il primo per chiudere a suo favore il set, e lo fa con un ace.
Djokovic dimostra di essere il n.1 dell’ATP
Nel secondo set, l’esperienza, e le indiscusse capacitò tecniche di Novak, portano il serbo sul 3 a 0 con una facilità disarmante. Il tempo scorre veloce, troppo veloce per Berrettini che stringe i denti e si avvicina al n.1 del mondo sul 4 a 5 ma, in 1h e 53 min Novak si aggiudica il secondo set con il risultato di 6/4.
Il terzo set vede ancora Djokovic davanti grazie anche all’immediato break su Berrettini. Il pubblico comincia a farla da padrone e chiaramente tifa per Berrettini. Djokovic un po’ si innervosisce e un po’ sembra che la cosa lo carichi. Berrettini tiene il turno di battuta con il servizio che lo aiuta e motiva portandosi sul 4 a 5 ma comincia a commettere qualche errore di troppo perdendo il set 6/4.
Il pubblico per Berrettini
Ora è evidente, il pubblico è a favore di Berrettini come notoriamente accade nel mondo del tennis è però evidente anche che Djokovic è davvero infastidito. In alcuni momenti incita il pubblico contro di lui e subito dopo lo si vede più concentrato. Proprio la sua concentrazione fa la differenza contr Berrettini che, alla sua prima finale a Wimblidon, dimostra alcuni segni di fatica mentale. Djokovic gestisce il break realizzato in apertura del set e mantiene la distanza di sicurezza da Berrettini sino al punteggio di 5 a 3. Dopo 3 ore e 27 minuti e dopo tre Championship point annullati a Djokovic, Berrettini si arrende al numero uno del mondo con il risultato finale di 6/7, 6/4, 6/4, 6/3.
Vince Djokovic ma Berrettini entra nella storia a testa alta
Complimenti a Novak e super complimenti a Matteo Berrettini che ha scritto il suo nome nella storia del tennis e lo scriverà molte altre volte ancora.