Da alcuni giorni le società di basket di serie A hanno ripreso gli allenamenti, dopo la lunghissima pausa forzata a causa dell’emergenza COVID-19. La fame di basket dei tifosi, che si possono rifocillare con la ripartenza della NBA, è tanta, unita alla rabbia di alcuni come quelli legati alla Virtus Bologna, che hanno visto svanire la possibilità di tornare a vincere il campionato dopo un digiuno di ben diciannove anni. È vero che dovevano essere disputati i playoff ma con un Teodosic come quello visto nella regular season non era improbabile un trionfo delle V nere.
I candidati della Serie A Basket
Tra le pretendenti al titolo, la Virtus si è vista scavalcata in fase di mercato dall’Olimpia Milano che, più in prospettiva Eurolega che campionato, ha fatto acquisti sontuosi, su tutti Malcolm Delaney (ex Barcellona), Kyle Hines (ex CSKA Mosca, vincitore da protagonista di quattro Euroleghe) e Gigi Datome (capitano della nostra nazionale). Sempre a Bologna, sponda Fortitudo, sono arrivati due giocatori come Adrian Banks, da Brindisi, e Ethan Happ, da Cremona, che sono stati i migliori marcatori dello scorso campionato. Intrigante anche l’arrivo in panchina di Meo Sacchetti, un allenatore capace di confezionare miracoli, come si ricordano bene a Sassari. Sempre riguardo a Sassari sarà interessante vedere se gli uomini di Pozzecco saranno capaci di replicare le due stagioni scorse.
Serie A. C’è sempre la Reyer
Molti si dimenticano, però, che la squadra campione d’Italia in carica è ancora l’Umana Reyer Venezia che, a differenza delle altre big, ha scelto la linea della conservazione. Sono stati ben nove i giocatori confermati nel roster di Venezia e solamente due i nuovi innesti. La scelta non è casuale. Da anni, infatti, coach De Raffaele e tutta la dirigenza hanno puntato sulla continuità come requisito principale per costruire le fondamenta di quella che, di fatto, è la squadra più vincente degli ultimi anni in Italia con due scudetti, una coppa Italia e la FIBA Europe Cup. D’altronde Walter De Raffaele è in laguna da oltre nove anni, essendo arrivato nel 2011 prima come secondo di Charlie Recalcati e poi come capo allenatore. E se fosse proprio Venezia la sorpresa della stagione 2020/21?
Incognita Milano
Milano tante volte ha costruito, distrutto e ricostruito la squadra, sempre con nomi roboanti ma spesso ha fallito. Certo, la presenza di Messina è una garanzia e il buon Ettore non è uomo da sbagliare due campionati di fila. La Virtus potrebbe pagare la delusione della passata stagione, anche se al gruppo dell’anno scorso si sono uniti Abass, Alibegovic e l’ex trevigiano Tessitori. La Dinamo Sassari sta cercando di mitigare i mal di pancia di Gianmarco Pozzecco per il mercato. A giugno il coach era vicino alle dimissioni, poi smentite dopo il chiarimento con il presidente Sardara.
Serie A Basket. Non dimentichiamo chi porta il tricolore
E Venezia? La Reyer è come una quercia. Il vento del cambiamento delle altre squadre, in questi ultimi anni, le fa muovere solo le foglie ma lei è sempre lì. Capitan Michael Bramos, l’uomo che nei momenti difficili infila sempre una tripla, ha subito mostrato i muscoli nelle prime interviste di inizio stagione “non vedo l’ora di ricominciare. Penso che la dirigenza abbia fatto un ottimo lavoro nel mantenere il gruppo principale di giocatori. Abbiamo vinto in passato, ma vogliamo continuare a farlo”. E intorno all’amato capitano, ormai un simbolo per la tifoseria, lotteranno le colonne Stefano Tonut, Andrea De Nicolao, Julian Stone, Bruno Cerella, Gasper Vidmar, Mitchell Watt e, soprattutto, Austin Daye. Le uniche nubi si addensano su quest’ultimo trovato positivo, ma asintomatico, al coronavirus al ritorno dagli States. Pazienza, dopo il doveroso isolamento, Austin tornerà a gonfiare la retina.