“Star, star, Starzinger star, superstar. Gorgo sotto i mari lotterà, Hakka in terra ci difenderà”. Benvenuti a un nuovo appuntamento alle curiosità oggi tutto dedicato a Starzinger, un anime nato più di 400 anni fa. E chi lo dimentica? Spazio infinito, cyborg, una bella principessa da salvare insieme al pianeta. Attorniata dai suoi fedelissimi cavalieri. Anche se a essere sinceri uno viene un po’ costretto….
Da dove nasce
L’anime è basato su un manga di Leiji Matsumoto e venne trasmesso in Giappone, in 73 episodi, tra il 1973 e il 1979. La serie fu doppiata in italiano e trasmessa nel 1979 in diverse reti locali. La storia originale è basata su un classico della letteratura cinese. Intitolato Viaggio ad Occidente. Il romanzo, risalente al XVI secolo, racconta la storia del monaco Sanzang (la principessa) che viene inviato alla ricerca di testi sacri del buddhismo dall’illuminato Guaniyn. (a dottoressa Kitty). I tre cyborg della serie sono i tre monaci del racconto originale. E sono associati alla scimmia, al maiale e al demone d’acqua.
La Trama
L’Energia Galattica, fonte della pace e della prosperità di tutte le civiltà della Galassia, sta lentamente affievolendosi. La Regina del Grande Pianeta, che dovrebbe mantenere in vita quell’energia, sta invecchiando e non può più assolvere al suo dovere. Per questo motivo, la principessa della Luna, Aurora, inizia un lungo viaggio per raggiungere il Grande Pianeta e ripristinare l’Energia Galattica prima che le civiltà di tutti i pianeti sprofondino nella barbarie e nella violenza. In questo suo viaggio, è accompagnata da un singolare gruppo di guardie del corpo e collaboratori.
I Cyborg
Jan Coog è un essere umano trasformato in cyborg e che venne imprigionato per la sua attitudine ribelle, fino a che fu liberato per servire Aurora. Don Hakka e Sir Gorgo sono altri due cyborg. Il primo, massiccio e forte, segue la principessa fin dall’inizio. Il secondo, alto e bellissimo, viene incontrato strada facendo e si unisce al gruppo. Ad aiutare il quartetto nella loro missione ci sono la dottoressa Kitty, una geniale scienziata, e il professor Dogget. Entrambi rimangono sulla Terra per tutta la durata della storia. La missione sarà ostacolata da diversi antagonisti, tra cui gli alieni dalle fattezze scimmiesche Ghinghin e Kinkin, che vogliono approfittare della debolezza della galassia per sottomettere numerosi pianeti.
Protagonisti
Principessa Aurora Principessa-guerriera della Luna, ha perso il suo regno a causa della diminuzione dell’Energia Galattica, ed è stata scelta dalla dottoressa Kitty per ripristinarla, in quanto possiede gli stessi poteri della Regina del Grande Pianeta. Nel romanzo è il monaco Sanzang.
Jan Coog Originariamente un essere umano, ha trasformato il suo corpo in un cyborg per proteggere l’umanità, ma da allora gli sono sempre stati assegnati incarichi di poco conto e ha perciò sviluppato un’attitudine ribelle: per questo è stato imprigionato in una sfera di cristallo dalla dottoressa Kitty fino all’inizio dell’avventura, quando lo libera per servire la principessa Aurora. Viene indotto con un trucco a indossare una coroncina d’oro, che si rivela essere uno strumento attraverso il quale la principessa può controllarlo. La sua arma è un bastone allungabile, il Giavellotto Astrale, mentre il suo mezzo di trasporto è lo Star Crow. Nel romanzo è Sun Wukong.
Don Hakka Cyborg che si unisce al gruppo, di corporatura massiccia, e fortissimo nel combattimento corpo a corpo. Ha una catena e uno scudo che può sparare missili come armi, mentre il suo mezzo di trasporto è lo Star Bud. Nel romanzo è Zhu Wuneng.
Sir Gorgo Cyborg conosciuto sul pianeta dell’acqua che inizialmente attacca l’equipaggio della Regina del Cosmo. In seguito però si innamora di Aurora è decide di far parte del gruppo. È il cyborg più riflessivo dei tre e la sua intelligenza sarà molto utile per uscire da situazioni pericolose. Le sue armi sono il tridente siderale e un piccolo computer portatile in grado di individuare i punti deboli dei nemici. Il suo mezzo di trasporto è lo Star Chopper. Nel romanzo è Sha Wujing.
Dottoressa Kitty Geniale scienziata che aiuta i protagonisti durante il viaggio grazie alla sua abilità tecnica, pur essendo rimasta sulla Terra. Nel romanzo è la bodhisattva Guanyin. Professor Dogget È al fianco della dottoressa Kitty ed è colui che ha trasformato Coog in un cyborg.
Tante piccole chicche del mondo di Starzinger
Science Fiction Saiyuki Starzinger debutta nell’etere giapponese il 2 aprile del ’78, con il primo di 73 episodi chiamati a occupare uno spazio che fino a quel momento è stato il regno, su Fuji TV, dei cartoni di robot giganti realizzati dalla Toei. Starzinger rompe quella tradizione fatta di robottoni e mostra come i tempi e i gusti del giovane pubblico giapponese stiano cambiando. Le serie di Starzinger sono ufficialmente due, ma si tratta in realtà di due semplici lotti di episodi, distinti per pure questioni di marketing. Starzinger II conta infatti solo 9 puntate, mandate in onda in coda alle altre senza stacchi, tanto nella storia quanto nella programmazione. Da noi sbarca sulle reti private, nel 79, riscuotendo un notevole successo. Merito, tra le altre cose, di una storia fatta di monaci, scimmie e maiali.
Jann Goog, ma perchè almeno uno ha la coda?
Come dichiarato dal suo titolo giapponese completo, Starzinger è infatti una rilettura fantascientifica di Saiyuki, nome con cui è conosciuto in Giappone il romanzo cinese Il Viaggio in Occidente, pubblicato in Cina alla fine del sedicesimo secolo. Uno dei “quattro romanzi classici” della letteratura cinese, adattato in decine di anime e manga famosi.
Cosa si cela dietro Starzinger
Da The Monkey a Saiyuki, passando ovviamente per Dragon Ball: Son Goku è il nome giapponese di uno dei protagonisti del romanzo, il re scimmia Sun Wukong. In Starzinger, il ruolo di Sun Wukong spetta al leader dei tre cyborg guerrieri al servizio della principessa Aurora, Jan Coog. Il segaligno Sir Gorgo, è il corrispettivo sci-fi del demone fluviale Sha Gojo, ossia Sha Wujing. Il corpulento Don Hakka deriva infine da Cho Hakkai, ovvero Zhu Wuneng. Ed è grosso perché l’originale era un maiale. E la principessa Aurora? Nel romanzo, i tre aiutavano un uomo, il monaco chiamato Sanzang. Ma anche nello spazio del 1979 dice, era nota la forza della beltà femminile.
Non solo Starzinger ma anche l’unico robot di Leiji e un treno che viaggia nello spazio
A ideare per la Toei la storia della principessa lunare e dei suoi tre cavalieri cyborg è Leiji Matsumoto, tra i più amati mangaka e animatori di sempre. Per sapere cosa ci ha raccontato delle origini del suo Capitan Harlock, o del perché il treno di Galaxy Express 999 avesse proprio quell’aspetto. Starzinger faceva seguito appunto a Danguard (Danguard Ace), serie mecha di 56 episodi con cui ebbe inizio la collaborazione tra Matsumoto-sensei e la Toei, che aveva rotto i suoi rapporti con Go Nagai, in seguito a una disputa sui diritti di Gaiking.
Mai, mai scorderai l’attimo…la terra che tremò…
Il character design di Starzinger è di Masami Suda, storico animatore che ha lavorato per Tatsunoko (sin dai tempi di Mach 5 e Gatchaman) e la Toei, per cui si è occupato di trasporre su schermo il manga di Hokuto no Ken, tanto nella serie TV quanto nel film dell’86. Siete dei fan di Ken il Guerriero? Dovete tanto a questo signore. Ma Masami Suda ha lavorato anche a serie come Slam Dunk, Candy Candy, Dragon Ball Z, Giant Killinge Street Fighter II, e negli ultimi tempi ha curato il character design di Yo-kai Watch, serie di videogiochi e poi di cartoni che ha spopolato tra i bambini di tutto il pianeta a partire dal 2013.
Starzinger a forza 5. Ma perchè questo numero?
Negli Stati Uniti, Starzinger è nota come Force Five: Spaceketeers, perché faceva parte di una serie antologica (Force Five, appunto) contenente cinque anime giapponesi trasmessi a rotazione. Le altre erano Force Five: Gaiking, Force Five: Dangard Ace (Danguard), Force Five: Starvengers (Getter Robo G) e Force Five: Grandizer (Goldrake). Il progetto nasceva per sfruttare la popolarità degli Shogun Warriors, i robot giocattolo importati da Mattel, e vennero mandati in onda solo 26 episodi di ciascuna serie. La storia di Starzinger era stata modificata e i nomi dei protagonisti cambiati, per riecheggiare quelli dei Tre Moschettieri: Jesse Dart, Arimos e Porkos. Nel mercato home video del Regno Unito, invece, Starzinger era diventata Sci-Bots, mentre in America Latina un più iconico e generico El Galáctico.
Giocattoli con le pinne
In quei remoti primi anni 80, di Starzinger furoreggiavano da noi anche i giocattoli. Lo Star Crow di Jan Coog e le altre navicelle (Star Cupper e Star Bood), l’astronave Queen Cosmos e le action figure in plastica e metallo dei personaggi sono state realizzate dalla Popy/Bandai e importate in Italia da Ceppi Ratti. Se avete ancora in soffitta qualche esemplare scatolato e in perfette condizioni, e siete disposti a venderlo su ebay, avete già trovato come pagarvi la prossima vacanza. Le pinne di Sir Jogo e la pancia lanciamissili di Don Hakka: simbolo indelebile di un’epoca.
Sigla! E poi via allo spagnolo!!!! Ma sempre Stazinger è…
La sigla italiana di Starzinger era cantata dai Superobots, gruppo specializzato in sigle fondato nel ’79 da Douglas Meakin e Aldo Tamborrelli. Giancarlo, il più piccolo dei Balestra, si era occupato di scrivere per Starzinger un testo italiano che fosse adatto alla musica giapponese, visto che Starzinger è una di quelle sigle, come Jeeg o Mazinga Z, basate su quella originale. Ecco la versione giapponese:
E ora provate a farvi uscire dalla testa quella per il mercato latino americano, El Galáctico, dopo averla ascoltata mezza volta…
Ciao e grazie per questo meraviglioso post, si vede subito che siete persone pratiche del settore
Bello l’articolo, unica osservazione che mi permetto è che non mi risulta che 400 anni fa ci fosse Starzinger, oppure una qualsivoglia opera di animazione per come la intendiamo oggi.
Infatti, se leggi, ti ha detto chiaramente che è legato alla storia di un monaco scritta 400 anni fa