Posta in palio altissima nella prima partita della seconda giornata del Girone E. Alla Slovacchia serve un pareggio per qualificarsi agli ottavi con un turno di anticipo, alla Svezia una vittoria per evitare di giocarsi tutto contro la Polonia mercoledì pomeriggio. Il risultato premia i gialloblu, che recuperano Kulusevski dal covid (solo panchina per lo juventino), vittoriosi in una partita molto fisica e sbloccata solamente nel finale da un calcio di rigore.
Primo tempo da sbadigli
Le due squadre si presentano con i moduli a specchio, entrambe scelgono un equilibrato 4-4-2, con la Svezia che conferma gli 11 titolari scesi in campo contro la Spagna, mentre la Slovacchia cambia due interpreti. Sulla destra Koscelnik viene preferito ad Haraslin e in mediana Hrosovsky vince il ballottaggio contro Hromada per affiancare Kucka. Il match regala poche emozioni da subito, con le squadre che nei primi quindici minuti sonno attente a studiarsi.
La Slovacchia in uscita è imprecisa e regala un paio di palloni in zone del campo pericolose, ma la Svezia non accelera quando potrebbe e non impensierisce Dubravka. Mak, tra i migliori in campo contro la Polonia, sulla sinistra non affonda e anche sulla destra il risultato è il medesimo, Koscelnik infatti spinge poco a differenza di quanto fatto dal neroverde Haraslin nel match precedente. Nei primi quarantacinque minuti sono più gli sbadigli di Olsen e Koscelnik che i tiri in porta delle due squadre.
La Svezia viene fuori nella seconda frazione
Nella ripresa ci si attende una reazione da parte della Svezia, che deve vincere per non giocarsi tutto nell’ultima giornata contro la Polonia, e questa arriva dopo nemmeno un minuto. Isak viene servito in profondità, l’attaccante della Real Sociedad arriva al tiro ma la sua conclusione è ribattuta in calcio d’angolo da Skriniar in scivolata. La Svezia si alza e la squadra di Tarkovic trova degli spazi, conquistando prima un corner grazie a Mak e mettendo paura poi ad Olsen con un tiro di Duda. Fino a quel momento non pervenuto.
La partita si accende definitivamente nell’ultima mezz’ora, con ghiotte occasioni da calcio da fermo. I Falchi sfiorano il gol con Kucka, bravo a colpire di testa il pallone messo in mezzo da Hamsik e ad impegnare Olsen. La posizione del centrocampista del Parma era però irregolare. Pochi secondi più tardi è invece la Svezia a costringere Dubravka agli straordinari. Con Augustinsson e Danielson che nel giro di un minuto vanno vicini di testa all’1-0. Tarkovic inserisce Quaison per Berg, i gialloblu trovano così un giocatore che attacca maggiormente la profondità e all’75’ conquistano un rigore proprio grazie all’ex Palermo.
Quaison si fionda per primo su un pallone al limite dell’area piccola, anticipando così Dubravka che lo atterra. Il rigore viene successivamente realizzato da Forsberg, perfetto nell’esecuzione. Negli ultimi minuti la Slovacchia colleziona calci d’angolo, ma la strutturata difesa svedese vince ogni duello aereo. Per Hamsik non arriva la qualificazione agli ottavi, tutto rimandato al match di mercoledì contro la Spagna a Siviglia. Sorride invece la Svezia, momentaneamente prima nel girone e già quasi qualificata per gli ottavi.