La clamorosa vittoria del Caldiero in casa della Luparense, arrivata all’ultimo minuto dopo una rimonta dall’iniziale svantaggio di 2-0, ha gelato i tifosi del Mestre. Per centrare il quinto posto gli arancioneri, di scena al Bettinazzi contro l’Adriese, dovranno vincere e sperare che il Montebelluna, non ancora matematicamente salvo, riesca a fare punti contro il Caldiero. “È difficile, ma siamo obbligati a crederci. Non ci resta che vincere e sperare”, Gianmarco Fabbri, ex Cesena arrivato a febbraio a Mestre, commenta così l’ultima giornata di campionato.
Fabbri, contro il Bolzano è arrivata una vittoria importante, la prima con il supporto del Baracca
“I tifosi ci hanno dato una grande mano, con il pubblico cambia l’approccio mentale e fisico, in questa stagione ci sono mancati. Sono sicuro che in alcune occasioni ci avrebbero dato la scossa necessaria per riuscire a portare a casa il risultato”.
C’è stata amarezza per il finale pirotecnico di Luparense-Caldiero?
“Abbiamo saputo del risultato solo al rientro nello spogliatoio, a fine partita, prima del 2-3 del Caldiero, abbiamo infatti festeggiato perché virtualmente qualificati ai playoff. Il pareggio sarebbe stato un risultato molto importante in vista dell’ultima giornata, dato che la domenica successiva sarebbe dipeso tutto da noi, e la vittoria contro il Bolzano, per ovvie ragioni, è passata in secondo piano. Continueremo però a sperarci fino al termine del campionato. Ci siamo allenati per puntare alla vittoria, anche se il match contro l’Adriese sarà ovviamente diverso dagli altri”.
Fabbri, come si è trovato a Mestre, pur essendo arrivato a campionato in corso?
“Sono arrivato a febbraio e, nonostante sia possibile avere problemi di inserimento, ho trovato un ambiente tranquillo. Il gruppo qui fa la differenza e in altre squadre questa caratteristica viene a mancare. Un gruppo coeso è una buona base dalla quale costruire una squadra competitiva. Per questo mi piacerebbe rimanere anche la prossima stagione. Essendo giovane ma uno dei più esperti del gruppo, sono stato portato a prendermi maggiori responsabilità. E per questo l’esperienza, comunque finisca, sarà da ritenere per me positiva e formativa. I nostri giovani sono forti, penso quindi che la squadra questa stagione abbia avuto un buon mix e in molti sono cresciuti, miglioramenti non scontati visto il livello del girone. Ho infatti giocato in questa categoria in altri gironi (come il girone F con Sangiustese, Cattolica e Santarcangelo) e devo dire che questo è molto equilibrato e di livello più alto e, rispetto a quattro anni fa, quando giocavo al Delta Porto Tolle, ancora più competitivo”.
Ph Marco De Toni