Il Diario Liberale rispetta tutti ma ne ha anche per tutti. Percorrendo i fatti della settimana vola leggero di argomento ad argomento. Sembra una leggera farfalla ma quando vuole punge più di uno scorpione. Ma non preoccupatevi: non è velenoso. La sua puntura è solo un pizzico tra ironia e serietà. Tra troppi figli a casa e mazzi di fiori.
Secondo gli intellettuali israeliani, alle provocazioni di Hamas si dovrebbe reagire distribuendo fiori alle donne arabe
L’iniziativa è di Fania Oz, figlia di Amos, lo scrittore scomparso, e docente di Storia all’Università di Haifa, città in cui la convivenza con i palestinesi è più stretta. Con un gruppo di vicini di casa si è messa a un quadrivio e ha distribuito fiori agli arabi a piedi o in auto, con la raccomandazione di portarli alle loro donne. È stato un bel messaggio umano. Molti sono tornati con mogli e figlie per ringraziare. “Invece, il governo distrugge e uccide – accusa Fania –.Anziché cercare una soluzione pacifica, Netanyahu coltiva l’odio e sta facendo agli arabi quello che i nostri nonni subirono dai nazisti”.
Esagerato allarme dell’Istituto Toniolo per l’aumento dei giovani che vivono con i genitori
Un fatto culturale italiano. La pandemia ha causato una crisi planetaria. La prima e più grave conseguenza è la disoccupazione. Sono più del 30% i giovani che, da 25 a 34 anni, vivono ancora con i genitori. Mentre la media europea è del 18%. Il prestigioso istituto, fondatore dell’Università Cattolica, definisce il fenomeno una pericolo sociale, senza, però, tenere conto della nostra cultura familiare. Altrove, trovato un lavoro, se ne vanno di casa. Da noi, invece, solo quando ci sposiamo e creiamo un’altra famiglia. Infatti, vivere nella casa paterna non limita la libertà ma, anzi, facilita la vita e mantiene vivi gli affetti.
Ci ha lasciati Franco Battiato e la sua musica, era uno degli ultimi difensori della cultura e della dignità, ormai orfane
Lo siamo tutti, quando un intellettuale del suo spessore ci lascia. Tranne i politici, abituati alla compiacenza ruffiana e all’adulazione. Non risparmiava critiche e accuse. Le espressioni talvolta infelici, erano sempre moniti e indicazioni che volevano stimolare comportamenti umani migliori. Fu pure sospeso da assessore regionale quando calunniò la politica. Ricordava che il potere deve garantire libertà e risolvere i problemi della povera gente. Ci aveva già lasciati da tre anni quando la malattia lo privò della creatività. Oggi anche chi lo contestava gli rende omaggio, ma per interesse elettorale.
Il problema non è il Professor Gervasoni, né pochi giornalisti in cerca di visibilità, che almeno firmano le loro critiche
Ma i milioni di mascalzoni che si nascondono dietro l’anonimato per insultare e diffondere notizie false e adescare gli ingenui. Le piattaforme sociali sono diventate focolai di malevolenza e cattiveria che hanno fatto dell’Italia una palestra di ignoranza e istigazione all’odio. Nella guerra civile perdono tutti, anche chi la innesca .È urgente una pacificazione nazionale se si vuole un futuro per il paese. Draghi non basta e meno ancora chi pretende di succedergli. Ora che tra le vittime di Gervasoni c’è il capo dello stato, la politica ne approfitti per fare emergere i vigliacchi e riformare il web.
Finalmente Israele accetta di cessare il fuoco. Non moriranno più bambini, nemici del futuro, come per noi i migranti
La stupidità può essere crudele oltre che dannosa. Purtroppo ora gestisce anche il potere. Invece di avviare un dialogo serio con gli arabi che li circondano e con cui dovranno convivere per l’eternità, il governo inasprisce i rapporti. Crede, così, di difendere il paese e i cittadini. Mentre sta danneggiando la reputazione del popolo che soffre da troppo tempo e merita di vivere in pace. Tanti israeliani auspicano l’avvento di un politico che, anziché reagire con violenza, protegga il paese dall’incubo di continui attentati e crei uno stato laico in cui sia vietato ai religiosi di intromettersi nella politica.
Continua con successo la spasmodica ricerca di brutte figure da parte del PD. Oggi è la volta della patrimoniale
Ha colto gli appassionati e persino gli avversari di sorpresa. Nessuno sospettava una questua nel periodo di maggiore opulenza del paese, grazie alla generosità dell’Europa. Persino Draghi, che non nega mai niente neppure a Salvini, ha dovuto dirgli di no. Quale sarà la prossima? I bookmaker sono già al lavoro per quotare le scommesse. Vincite misere per l’errore di volere eleggere due donne a capo dei gruppi parlamentari. A indovinare che sarebbero state entrambe renziane era troppo facile e furono in parecchi a indovinare. Invece, prima, tra i due uomini, almeno uno era di sinistra.