“Ci sono lavori in cui la testa è sempre lì, per me questo accade nella musica per voi nella ricerca. Sono vicentina e conosco da sempre la Fondazione e la sua attività è un piacere poter essere d’aiuto come posso, attraverso la mia popolarità”. Queste le parole di Francesca Calearo, classe 2002 nata a Creazzo in Provincia di Vicenza. Diciannove anni, professione rapper che ha scelto il suo nome d’arte con cui tutti al conosciamo “Madame” da un generatore di nomi per drag queen.
Madame e due mondi a confronto
Madame incontra i giovani ricercatori dell’Istituto di Ricerca Pediatrica. Due mondi a confronto quello dell’arte e quello della scienza. Che presuppongono certamente delle scelte differenti. Ma sono due mondi in cui la dedizione e la ricerca continua di nuove combinazioni e orizzonti, li accomuna.
In un’intervista ha raccontato che il suo primo incontro con il dolore è stato quando a 5 anni ha perso il nonno materno. Ora fa parlare di se per frasi come “Certe mattina mi sveglio maschio, altre più femmina”. Una ragazza capace di dare “voce” – proprio il titolo del brano appunto con cui ha sfondato nel panorama musicale partecipando a Sanremo 2021 – alla sua generazione. Si aggiudica il Premio Sergio Bardotti per il Miglior Testo. Dopo aver iniziato da autodidatta, grazie al brano Anna è riuscita a farsi notare fin da subito.
Con Madame una nuova sfida
Determinazione impegno sacrificio, cose ben note a Madame che fin da piccola aveva ben chiaro il suo obiettivo, così come lo sono per chi sceglie di dedicare la sua vita alla ricerca per dare speranza e concrete soluzioni a chi ne ha bisogno.
Dopo la sfida lanciata settimana scorsa da Vittorio Brumotti è la volta della giovane cantante, e non ci si fermerà fino a che non si raggiungerà la cifra dei 100.000 euro da donare all’oncologia pediatrica. Con la sua visita Madame testimonia la vicinanza e la condivisione per quei valori in cui la Fondazione Città della Speranza da sempre crede e che con determinazione porta avanti.
L’amministratore delegato
“Questo è per noi un periodo speciale – commenta Luca Primavera, amministratore delegato dell’Istituto di Ricerca Pediatrica – perché la Torre della Città della Speranza è anche un simbolo per la ricerca pediatrica oncologica. Vogliamo sempre più avvicinare i nostri talenti della ricerca ai molti talenti italiani e internazionali del mondo della musica, dello spettacolo, dello sport. In questo modo, alla vigilia della campagna del 5×1000, ci aiutano a sostenere il nostro messaggio e la raccolta fondi da destinare ai bambini meno fortunati”.
Madame e il progetto
Il finanziamento del Progetto Diagnostica, prevede lo studio dei fattori prognostici conosciuti e l’identificazione di nuovi fattori molecolari. Il programma di cui è responsabile la Professoressa Alessandra Biffi si propone di approfondire lo studio della malattia residua minima molecolare durante il decorso della malattia. Per un trattamento di precisione, volto a identificare precocemente i pazienti ad alto rischio di recidiva a causa dell’insuccesso della terapia. Oggi la ricerca è in grado di riconoscere una cellula malata tra 10.000 cellule sane. La loro identificazione precoce permetterebbe di trattare i pazienti in una fase precoce senza aspettare che la quantità di cellule tumorali appaia clinicamente. Ottenendo significativi miglioramenti nella sopravvivenza globale di questi pazienti.
Se qualcuno vuole sostenere la raccolta per la Torre della Ricerca – Città della Speranza facendo una donazione presso il conto corrente Intesa San Paolo IBAN IT92B03069 12115 074000338433 oppure C/C POSTALE N. 13200365 Fondazione della Speranza.
Ecco le prime aziende che hanno già sottoscritto la sfida: Azienda dolciaria Melegatti, Enrico Trevisan, Named S.p.A., Guglielmo Tabacchi, Facchin Emilio de il vecchio forno, Fondazione Matteo Sacchi, Salumificio Lanzarin, Eismann surgelati, Frattin Auto, Amer SpA.