Mi è stato chiesto di parlare delle varianti del COVID-19 ma non è semplice, per chi non è del mestiere, capire come funzionano gli organismi viventi e in particolar modo i Virus, che tra l’altro non lo sono nemmeno, ed è altrettanto difficile spiegare in modo semplice e comprensibile. Mi aiuterò con degli esempi, che per quanto poco scientifici, potrebbero in qualche modo dare una seppur minima idea di come funziona. Innanzitutto pensiamo ad un esempio di ingegneria stradale e chiediamoci cos’è una variante. La variante è una strada che si stacca dalla principale ed evita zone di traffico o impedimenti naturali, come montagne o città, per rendere il traffico più veloce. Ecco così che il Virus, con la variante, circolerà più velocemente del ceppo iniziale e questo, la cosa paradossale, nasce tutto da un errore “genetico”.
Le varianti e la genetica
Per capire cos’è un errore “genetico”, fondamento delle teorie Darwiniane che sono alla base della selezione naturale e all’evoluzione delle specie, pensiamo a quello che è successo decine di migliaia di anni fa tra l’uomo di Neanderthal e Homo sapiens. E successivamente Cro-magnon. Inizialmente c’era una sola specie che poi ha dato origine ai due ceppi che per anni hanno convissuto. Ma l’”errore” genetico che ha originato i sapiens ha dato loro molte caratteristiche positive che gli hanno permesso poi di colonizzare il mondo. Una maggiore intelligenza, una maggior abilità manuale, una vista migliore, un sistema di linguaggio più appropriato e soprattutto la scrittura per lasciare ai posteri esperienze e regole e pertanto una maggior versatilità nell’affrontare quella che poi è stata l’era glaciale di circa 40.000 anni fa. Sino a soppiantare gli uomini di Neanderthal.
Come si sviluppano
Questo è successo in migliaia di anni anche perché la nostra capacità di procreare è molto bassa rispetto ad altre specie e pertanto gli “errori”, per quanto positivi, hanno bisogno di parecchio tempo per fissarsi e per dare i loro frutti. Se trasportiamo tutto questo ai virus, che si replicano milioni di volte più velocemente, ecco che il gioco è fatto. E tutte le mutazioni positive nel giro di poche replicazioni del virus si propagano a dismisura di poche settimane. Nel nostro caso, al momento, riconosciamo almeno 3 varianti di cui una, la variante Inglese, ha preso piede in Europa. E’ una forma di virus che si propaga più velocemente. Leggermente più grave, allungando i tempi di ricovero, ma per fortuna sembra che i vaccini attualmente a disposizione, siano efficaci. Più pericolose le varianti Sud Africana e Sud Americana che sembra siano più resistenti al vaccino. Ad ogni modo, finche gli studi non faranno più chiarezza, sempre importanti indossare mascherine, distanziamento e soprattutto disinfettare spesso le mani.