Il cortometraggio “Falling for You”, scritto da JJ Duffy, diretto da Alessandro Fiorucci e prodotto da Jacopo Dotti, Bertilla Polverini e Darwin Reina, racconta come l’amore emerge come l’ultima forza vitale in un mondo devastato dalla crisi del Fentanyl. Ambientato negli Stati Uniti, in una California profondamente segnata dagli effetti di questo potente oppioide, il film racconta una storia d’amore travolgente e tragica, che riesce a sopravvivere alla disintegrazione sociale e personale dei protagonisti.
Una storia d’amore nel caos
Nel cortometraggio, si racconta la struggente relazione tra i due protagonisti, entrambi vittime di una società che si sta sgretolando sotto il peso della dipendenza dal Fentanyl. Città come San Diego, San Francisco e Santa Barbara crollano metaforicamente e fisicamente, trasformandosi continuamente giorno dopo giorno in teatri di desolazione, dove i due protagonisti si rifugiano dalla disperazione nell’amore. Li circonda il forte degrado provocato da interi quartieri che si spopolano e che vengono occupati giorno notte da tossicodipendenti e spacciatori, lasciando poi spazio a zombie. Il Fentanyl è denominato anche la droga degli “zombie”, proprio per lo stato in cui rapidamente confonde, crea dipendenza e condanna. Il film fa capire come, nel mezzo di una realtà alienante e distruttiva, l’amore possa rappresentare l’unico legame autentico e significativo.
“Falling for You” non è solo una denuncia degli effetti devastanti di questa droga, ma una storia d’amore che resiste all’autodistruzione. Mentre i protagonisti si aggirano come zombie per le strade devastate dalla crisi, il loro amore diventa la forza che li tiene vivi, l’unico motivo per cui vale ancora la pena combattere.
Il simbolismo dell’amore in una società al collasso
Il cortometraggio non si limita a dipingere un mondo in declino, ma esplora come l’amore possa sopravvivere e perfino fiorire in mezzo al caos. Il contesto in cui è girato, ovvero nei luoghi più popolati, sembra destinato a crollare – inclusi i pilastri dell’American Dream e dell’American Way of Life – i sentimenti più profondi e umani riescono a sopravvivere. È attraverso l’amore che i personaggi trovano un senso e un motivo per resistere alla spirale di annientamento in cui sono immersi.
L’effetto del Fentanyil può cancellare l’identità e la volontà, ma non riesce a cancellare i legami emotivi che i protagonisti costruiscono. Anche quando il loro corpo e la loro mente sono minacciati dal crollo, ciò che rimane intatto è l’amore, un sentimento che rappresenta l’ultima resistenza alla disumanizzazione. È in questo contesto che “Falling for You” trova la sua forza narrativa più toccante: nell’idea che, nonostante tutto, ciò che sopravvive ai personaggi non è solo il dolore o la dipendenza, ma l’amore che hanno condiviso.
La crisi dell’imperialismo americano e l’umanità che resiste
Sul piano simbolico, “Falling for You” il cortometraggio dipinge un’America in declino, dove il sogno di consumismo infinito, ha portato a una realtà di devastazione sociale ed esaurimento delle risorse. Il Fentanyl, facilmente reperibile e a basso costo, diventa un riflesso di una società che consuma senza limiti, fino a esaurire non solo le risorse e a logorare l’umanità stessa.
L’American Dream lentamente si affievolisce e “Falling for You” ci ricorda che i sentimenti autentici possono ancora offrire un motivo per vivere, anche in mezzo alla distruzione ed alla alienazione. I protagonisti rappresentano una generazione che ha visto fallire le promesse di ricchezza e prosperità, ma che nonostante tutto, continua a lottare per qualcosa di più profondo.
Il cortometraggio è stato presentato alla 81° Mostra del Cinema di Venezia 2024, dove ha vinto il prestigioso Premio” Next Step Film Festival”, consegnato al produttore Jacopo Dotti all’Excelsior Hotel, accompagnato dal regista ed autore Alessandro Fiorucci, la produttrice Bertilla Polverini e l’attore Salvatore Mileti. Ha partecipato poi al Prestigioso “27° Arpa International Film Festival a Los Angeles”. E ’iscritto al “Premio David di Donatello”.
Ma il Fentanyl cos’è?
È cinquanta volte più potente dell’eroina, cento volte più forte della morfina.
Nel 2023 ha ucciso almeno 75mila americani. Qui è la prima causa di morte tra le persone sotto i 45 anni. Da una decina d’anni a questa parte una nuova droga sintetica sta infestando gli Stati Uniti. Creato in laboratorio per essere utilizzato sotto controllo medico come anestetico nel trattamento di dolori postoperatori ed oncologici, il Fentanil è economico da produrre e facile da trasportare, sotto forma di polvere, spray, gocce o – più comunemente – pillole. Lo scorso anno ne sono state sequestrate 115 milioni di compresse, è ovunque, dai piccoli centri di provincia fino alle grandi città.
Gli Zombie tra le strade di Philadelphia, nel quartiere di Kensington
A Philadelphia d un miglio da dove venne firmata la Dichiarazione d’Indipendenza, c’è il più grande mercato dello spaccio a cielo aperto d’America. La stazione ferroviaria di Allegheny, sopraelevata tra Allegheny e Kensington Avenue, è il fondo del girone infernale del quartiere. Edifici fatiscenti, negozietti sgangherati, una scuola, una chiesa, ovunque gente che barcolla, che si piega su stessa, che si regge ad un palo della luce o si stende con altri sul ciglio della strada. È qui che si viene a comprare e consumare il Fentanyl, le telecamere non sono benvenute poiché gli spacciatori sono ovunque, tre o quattro ad ogni incrocio, a decine, sono armati e non gradiscono affatto essere ripresi. Paradossalmente, grazie a loro il quartiere è piuttosto sicuro: non vogliono che la polizia arrivi in massa.
Le testimonianze
Ci sono persone che assistendo a tal degrado non stanno con le mani in mano e offrono il loro aiuto. Ci sono volontari che conoscono questi zombie uno per uno, chi ne sa qualcosa racconta come è più semplice drogarsi con il Fentanyl. “Avevamo sempre delle pillole nell’armadietto del bagno, quindi erano facili da prendere. E quando ne prendi una, poi hai bisogno di due, e poi di dieci. Finché arriva qualcuno che ti fa “Sai, c’è questa nuova: invece di dieci di quelle, prendi una di queste”. Così invece di andare in giro con un pacchetto di pillole, devi portarne solo una”.
“Basta una pasticca ed è molto economica- raccontano dei ragazzi-una pasticca di Fentanyl fa quello che facevano dieci Percocet. E se sei a scuola, devi nasconderne solo una… Oppure possono darti questo Tranq, che fa molto male, ma promette la sensazione più bella del mondo… e ne basta una, non venti. È anche molto economica, perché è sintetica, fatta in laboratorio”.
Spesso le conseguenze sono terribili: lacerazioni dall’interno che portano anche ad amputazioni, alla sedia a rotelle, e pin beve tempo alla morte certa.
Il problema è la solitudine
I volontari (spesso ex tossicodipendenti o persone che hanno perso qualcuno) li vanno letteralmente a cercare per strada. Li trovano quasi tutti completamente storditi da chissà cosa, pochissimi sono in grado di parlare e articolare una frase sensata. Su un marciapiede donne uomini raggomitolati nelle loro felpe, sulle carrozzine per le amputazioni, si bucano a vicenda, come uno scambio, un favore…
Gli antidoti
Se ancora non c’è antidoto al traffico di queste sostanze, c’è però contro l’avvelenamento da Fentanyl. Lo scorso anno, per la prima volta dal 2018, le morti per overdose sono diminuite. Ma il calo non significa minore consumo. Riflette solo una maggiore diffusione di farmaci anti overdose come lo spray nasale Narcan, che si trova in distributori automatici. E che dicono funzioni istantaneamente per rianimare chi è già incosciente.
La Salute pubblica, la sicurezza dei confini e quella delle città. La crisi del Fentanyl racchiude alcuni dei problemi più pressanti che investono oggi gli Stati Uniti.
In Italia la situazione è sotto controllo, ma il Fentanyl è arrivato e si sta diffondendo. Come anche gli antidoti in caso di overdose o meglio avvelenamento. Il Ministero della Sanità si è allertato, solo con la formazione e la prevenzione a partire dai più giovani si può tenere la situazione sotto controllo.