Maglie in regalo al museo del ciclismo di Portobuffolè rappresentato da Valter De Martin referente del Museo alla cerimonia della “Borraccia d’Oro Nazionale”. Germano Bisigato ha donato 17 maglie dei campioni, soprattutto la magica maglia delle Olimpiadi del 1964 di Tokyo vinta dal coneglianese Mario Zanin.
Non solo magliette
Oltre alle casacche da gara, sono stati consegnati anche trofei di bici storiche che rappresentano il simbolo del ciclismo del passato con la borraccia in alluminio, il cosiddetto “borraccino” ed il contenitore in plastica attuale.
Le maglie che spiccheranno
Oltre alla maglia delle Olimpiadi di Mario Zanin c’è anche quella tricolore dello stesso atleta vinta nel 1964 nella categoria dilettanti. Di Guido De Rosso del 1964 professionisti e di Giuseppe Rosolen campione italiano dell’inseguimento individuale professionisti del 1970. Verranno esposte la storica maglia rossa del triestino Giordano Cottur risalente al 1940, della Filotex di Giuseppe Rosolen, le tre maglie di Giovanni Moro Hoonved, Sammontana ed Ariostea.
Nel museo di Portobuffolè spiccheranno le maglie di Andrea Vendrame (Androni) e Franco Pellizotti (Bahrain Merida). Verranno esposte anche le casacche della nuova generazione di Manuel Bongiorno (Bardiani), Fabio Felline (Trek Segafredo), Josè Gonzales (Alpecin), Simone Andreetta (Bardiani) e di Michele Gazzoli vincitore del Gran Premio Capodarco, che corre professionista con l’Astana. Gazzoli è stato campione europeo juniores su strada e su pista nel 2017. C’è anche quella di Enrico Salvador della Biesse Carrera, figlio di Ennio, ex professionista di Cordignano (Treviso).