Laura Michieli, assieme a Davide Gaiardi, gestisce il ristorante Ca’ Novena che si trova a Noventa Padovana, appena fuori dalla città del Santo dove la tradizione del piatto tipico è legata al polpo. Qui si chiama “folpo” e si svolge annualmente la Fiera del Folpo facendo arrivare nell’ultima settimana di ottobre decine di migliaia di persone provenienti dalle varie parti della provincia e da quelle limitrofe. Questo prelibato piatto si mangia anche a Ca’ Novena, a cucinare è la stessa Laura mentre Davide è il direttore di sala. Le sale sono arredate con lo stile marinaro, un grande lampadario a forma di polpo troneggia sopra i tavoli del ristorante e il tutto da’ l’impressione di un posto di mare.
Laura, ci racconta di lei?
Io non sono nata come cuoca. Il mio mestiere era quello di fare la maitre di sala. Ho lavorato parecchi anni fra un ristorante e l’altro, da Padova a Cortina, dai ristoranti di mare a quelli di pianura. A un certo punto però è nata la voglia di spostare il mio interesse verso la cucina in quanto mi sentivo particolarmente preparata per proporre dei gustosi piatti.
Così ho fatto. Ora sono responsabile di cucina e questo è la cosa che mi stimola di più. A me non manca l’adrenalina e la voglia di realizzare nuovi piatti e nuovi menu.
Davide Gaiardi è il direttore di sala…
Ci siamo conosciuti al lavoro, lui faceva e fa il mestiere che io svolgevo, quello di direttore di sala del ristorante. Con Davide ho deciso di mettermi assieme a lui e condurre questo ristorante. Ci siamo divisi i compiti. Io seguo la cucina mentre Davide rimane direttore di sala.
Laura, le sue specialità?
Siamo un ristorante di pesce, tra l’altro io sono padovana mentre Davide è veneziano. La gente viene e ritorna per la nostra cucina di qualità, tradizionale e capace di andare incontro ai vari palati. Prima di prendere questo ristorante (prima del Covid) ho fatto molta esperienza in molte parti. So come funziona la cucina, cerchiamo di fare specialità di pesce apprezzate dai nostri clienti.
Per i lettori di www.enordest.it Laura propone la ricetta degli spaghetti al nero di seppia con crema di piselli e polvere di liquirizia: piatto gustoso tutto da provare!
Spaghetti al nero di seppia con crema di piselli e polvere di liquirizia
Ingredienti (per 4 persone) . Spaghetti 320 gr., Seppie da pulire 700 gr.con sacca, Piselli 250gr., Passata di pomodoro 400gr., Sale e pepe , Vino bianco ¼ , Olio extra vergine q.b, Scalogno, Alloro foglie 3 , Polvere di liquirizia 10 gr.
Preparazione
In una casseruola a parte cuociamo i piselli con lo scalogno, prezzemolo tritato sottile,sale e pepe. Una volta portati a cottura passiamo il tutto al mix per ottenere una crema che viene adagiata a specchio su fondo del piatto.
Puliamo le seppie, tagliamo a listarelle sottili tenendo da parte la sacca del nero.
Facciamo rosolare lo scalogno, le foglie di alloro, saliamo e pepiamo. Uniamo quindi le seppie, sfumiamo con il vino e aggiungiamo la salsa di pomodoro e un po’ d ‘acqua e portiamo a cottura le stesse seppie. A questo punto cuociamo gli spaghetti.
In una padella a parte mettiamo le seppie, aggiungiamo il nero e gli spaghetti , addensiamo il sugo e una volta pronto arrotoliamo gli spaghetti e adagiamo il tutto sopra il letto di piselli e completiamo il piatto con un po’ di polvere di liquirizia e dei pomodorini tagliati a cubetti e il gioco è fatto!
Il vino in abbinamento
Proponiamo l’ abbinamento di vino a questo piatto: una Ribolla Gialla D.O.C. Friuli della cantina Colutta di Manzano (Udine). La cantina, con il patron Giorgio Colutta, è famosa per i suoi vini strutturati, non ultimo per la realizzazione del Pignolo Friuli Colli Orientali DOC. La ribolla gialla, con le sue note di mineralità e sapidità, ben si addice a un piatto come questo. I suoi 12 gradi permettono anche una giusta gradazione al palato che si integra con il sapore degli spaghetti al nero di seppia con il tocco della liquirizia, una emozione sensoriale da provare.