“L’idea concettuale della mostra è salvare la vera arte dal diluvio…, è per questo che nella costruzione della galleria si intravede l’Arca di Noè.” Lo scrive l’artista russo Andrey Esionov che dopo un ciclo di mostre a Roma e Firenze è approdato a Venezia, una città in armonia con il suo magico talento. Alla Fondazione Bevilacqua La Masa: Strangers, visitabile sino al 30 novembre.
Strangers: un’arca guidata dall’artista
Grazie al suggestivo allestimento, l’esposizione sembra un viaggio a bordo di un’arca attraverso 70 opere del grande artista incastonate come gioielli nelle strutture della galleria. Andrey Esionov è un maestro dell’arte figurativa russa contemporanea e fondatore del neorealismo visionario post sovietico. Nel suo stile nulla è come sembra, paesaggi, persone, animali, sembrano avvolti da un’esistenza incantata grazie alla tecnica dell’acquerello su carta che l’artista reinterpreta con straordinaria innovazione. Lo scorso settembre ho seguito la conferenza stampa inaugurale alla presenza dell’artista che ha dialogato con il pubblico e spiegato l’essenza della sua opera: Osservando e trovandomi oggi in mezzo a quella che viene chiamata arte contemporanea, mi sento a mio agio in mezzo agli Strangers, oppure il vero Stranger sono io?
Titolo in sintonia con la sessantesima Biennale d’Arte e il suo incipit Foreigners Everywhere
Un tema che ha molteplici significati e ci rammenta che, ovunque si vada e ovunque ci si trovi, si incontreranno sempre degli stranieri perché nel profondo lo siamo tutti. Il messaggio di Esionov diventa quindi evocativo di una condizione universale della natura umana, dove l’espressione artistica si muove in un contesto geopolitico drammatico, dalla guerra in Ucraina al conflitto in Medio Oriente. La mostra è curata da assoluti protagonisti della scena culturale: lo scrittore Tahar Ben Jelloun e lo storico Giordano Bruno Guerri. Entrambi hanno tracciato con raffinata sensibilità gli aspetti fondamentali dell’opera di Esionov.
Strangers e Venezia
Ecco cosa scrive Tahar Ben Jelloun: “L’arte di Andrey Esionov è stupefacente, sorprendente, diversa e simile, ma sempre vicina all’essere umano, che ne ha tanto bisogno”. Altrettanto efficace il testo di Giordano Bruno Guerri “Realismo visionario, è una contraddizione apparente che ben si adatta ad Andrey Esionov, e a ogni scorcio di Venezia”. Giordano Bruno Guerri ci ricorda che in questa città che sembra sprofondare, l’artista ha scelto una galleria in Piazza San Marco nella stagione più esposta alle alte maree come l’autunno, trasformando la Bevilacqua La Masa in una specie di Arca di Noè. Effettivamente il giorno dell’inaugurazione la piazza era invasa dall’acqua, piena di turisti a mollo o impegnati ad asciugare abiti e scarpe. Per raggiungere la galleria ho dovuto cambiare e allungare il percorso, essere veneziana aiuta in questo tipo di strategie per la sopravvivenza.
Strangers e l’irrealtà
Con o senza acqua alta, Strangers è una mostra imperdibile, cito tra le opere esposte “Irrealtà estranea”, stupefacente visione di San Giorgio. Con i suoi acquerelli Esionov costruisce un dialogo tra la cultura accademica e la sua personale percezione del mondo, plasmando una visione sospesa tra realtà e dimensione simbolica e favolosa. Trae ispirazione dalla storia del suo Paese, dai viaggi in Europa, dai cambiamenti epocali dell’ex Unione Sovietica da lui vissuti in prima persona. È nato nel 1963 nella città di Tashkent, si è diplomato come specialista in arte grafica e ha una formazione accademica di grande spessore.
Le sue opere sono presenti nelle collezioni dei più importanti musei del mondo. Una notorietà che fonda tra l’altro su una serie di ritratti ad olio fatti a personaggi di spicco dell’intellighenzia, della scienza e dell’arte russa, come Michail Gorbaciov, il campione di scacchi Anatoly Karpov, il cosmonauta Alexei Leonov. In Italia le sue opere sono esposte nelle collezioni di prestigiose istituzioni come i Musei Vaticani, il Museo dell’Accademia (Firenze), il Museo del Pantheon.
L’autore
Sono un artista professionista e per me l’Italia è la culla della cultura europea sottolinea Esionov, un amore per i maestri come Raffaello, Caravaggio, Veronese, Michelangelo. Il suo percorso creativo lo porta all’eterna domanda: che cos’è la verità? Probabilmente il vero motore di ricerca che da sempre induce gli artisti a creare l’autentica bellezza. Un dono che è anche una promessa di felicità.
Annotazione interessante, la mostra è programmata sino al 30 novembre che è anche il giorno del suo compleanno, ulteriore occasione per visitarla e controllare l’andamento della marea.
ANDREY ESIONOV
STRANGERS
13 settembre – 30 novembre 2024
Fondazione Bevilacqua La Masa – Galleria di Piazza San Marco
Piazza San Marco, 71/C Venezia
Ingresso gratuito
Dott.ssa Elisabetta grazie per averci presentato questo eccellente artista della realtà, dalle immagini della realtà. Vedo opere molto belle, ottenute con materiali semplici, carta e acquerello, ma dal grande effetto realista, di lettura istantanea. Immagino che nelle settanta opere ci saranno anche ritratti e panorami meno frugali, più complessi, ma comunque fissati nella loro immediatezza. La tecnica usata è molto espressiva, immediata. Vedere quel quadro con la ragazza che si gira per guardare le orme delle sue scarpe mi dà un senso di dinamicità, di movimento, di armonia estetica pur non raffigurando un Re o un Presidente, ma una coppia appena uscita dall’acqua alta veneziana. Sono proprio delle belle opere.
Sei unica Elisabetta! Trasmetti con un entusiasmo che fa molto bene!