È arrivato novembre, un mese che nasconde tanti enigmi letterari, traspare dalle vicende contenute nei libri più apprezzati dal pubblico questa settimana.
Entriamo alla Lovat
Il nostro medagliere è come sempre elaborato dalla Libreria Lovat luogo di incontri fantastici con gli autori, due sedi leggendarie: Villorba (Treviso) e Trieste. Leggiamo insieme la classifica con i primi dieci. Sul podio troviamo due assolute novità:
- Manzini – Il passato è un morto senza cadavere – Sellerio
- Ervas – Il tatuatore innamorato – Marcos Y Marcos
- Scurati – M. L’ora del destino – Bompiani
- Manzon – Alma – Feltrinelli
- Tuti – Risplendo non brucio – Longanesi
- Kang – La vegetariana – Adelphi
- Volo – Balleremo la musica che suonano – Mondadori
- Riley – Game of Chaos – Sperling & Kupfer
- Malaguti – Fumana – Einaudi
- Murakami – La città e le sue mura incerte – Einaudi
Manzini al primo posto
È un dato oggettivo, il titolo al primo posto è strepitoso: Il passato è un morto senza cadavere (Sellerio). Colpisce sempre nel segno Antonio Manzini che balza subito in vetta alla classifica con la sua nuova indagine piena di segreti che emergono dal passato. Scrittore, attore e sceneggiatore romano molto amato da pubblico e critica, è stato allievo di Camilleri all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Dal suo stile talentuoso nasce il ruvido personaggio del vicequestore Rocco Schiavone portato con successo sul teleschermo da Marco Giallini. Le indagini di Rocco Schiavone sono sempre avvolte da misteri inquietanti e introspezioni psicologiche di grande effetto, come in questo romanzo che ha per scenario una strada di montagna e un ciclista investito. Ma si tratta solo di un incidente? Le indagini di Rocco Schiavone evidenziano che la vittima nasconde dei segreti. È un uomo che sta scappando, una fuga interrotta da quell’urto in montagna. Non possiamo svelare niente di più ma Antonio Manzini ci perdonerà per il furto di una citazione straordinaria trovata tra le prime pagine: “Quello che si dimentica aiuta più di quello che si ricorda”. Pier Paolo Pasolini.
Ervas in seconda posizione
Al secondo posto della classifica c’è un altro titolo molto attraente: Il tatuatore innamorato (Marcos Y Marcos) di Fulvio Ervas. Treviso viene sconvolta alle cinque del mattino da un terribile urlo proveniente da “Michelangelo’s Tattoo”. Il titolare della celebre bottega, noto per aver “arredato” la pelle delle signore bene della città viene trovato con un chiodo conficcato nel cuore. È la nuova indagine dell’ispettore Stucky impegnato a districare enigmi nell’opulento territorio veneto pieno di contraddizioni e ingiustizie. Fulvio Ervas è l’autore di Finché c’è prosecco c’è speranza, giallo diventato anche un film per la regia di Antonio Padovan e presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2017, magistrale l’interpretazione di Giuseppe Battiston nel ruolo del protagonista. Battiston riveste ora i panni di Stucky nella serie televisiva in onda in queste settimane sulla Rai. Lo scrittore è nato nel 1955 a Musile di Piave. Nel suo profilo così racconta gli esordi: “Fulvio Ervas è nato senza sapere che Albert Einstein era morto da qualche mese. Quando ne avrà coscienza si iscriverà a un liceo con la presunzione di doversi costruire una qualche cultura scientifica”.
Scurati terzo posto
Sul podio in terza posizione Antonio Scurati. M. L’ora del destino. (Bompiani). Si tratta del quarto appuntamento con il grande affresco realizzato dallo scrittore napoletano sul periodo più oscuro e terribile vissuto dall’Italia annientata dalla dittatura fascista. Il primo romanzo della serie dedicata al ventennio e a Benito Mussolini “M. Il figlio del secolo” è stato in classifica per due anni consecutivi vincendo il Premio Strega nel 2019.
Ai piedi del podio
Brilla sempre nel medagliere dei romanzi più letti il Premio Campiello 2024: Alma (Feltrinelli) di Federica Manzon. La scrittrice di Pordenone ci accompagna in un viaggio tra identità e memoria che segna il percorso della protagonista. L’infanzia, la libertà, la Jugoslavia del padre, l’aria seducente all’ombra del confine. Alma torna nella sua Trieste, città dalla quale è fuggita per rifarsi una vita lontano. Subito gli interrogativi affiorano nella sua mente: a quale terra appartiene veramente? Ecco come viene descritta: “…ha l’aria da straniera del nord. Ovunque abbia vissuto l’hanno sempre scambiata per una che viene da un altrove…”.
Tuti inamovibile
Domina costantemente le classifiche la scrittrice friulana Ilaria Tuti: Risplendo non brucio (Longanesi). Un nuovo romanzo avvolto dalle lugubri atmosfere della Seconda Guerra Mondiale, tra gli inquietanti panorami del castello di Kransberg, dove a pochi metri di distanza il Führer è asserragliato in un bunker in seguito all’attentato del 1944. In questo teatro di guerra tra la neve macchiata di sangue, conosceremo il professor Adami, internato a Dachau. Il suo incarico è scoprire la verità sulla morte sospetta di un soldato nazista: suicidio oppure complotto alle spalle di Hitler? Una narrazione che si muove su piani paralleli e coinvolge anche la figlia di Adami e la città di Trieste. I destini dei protagonisti avvolti dalla follia di un regime che oltre ad annientare gli ebrei, seviziava e uccideva i fragili e i dissidenti politici. Ilaria Tuti ha ideato l’ombroso personaggio di Teresa Battaglia, commissario di polizia specializzato in profiling che si occupa di “cold case”. Serie letteraria diventata anche un successo televisivo grazie all’interpretazione di Elena Sofia Ricci.
Han Kang nel medagliere
Nel medagliere non poteva mancare la vincitrice del Premio Nobel per la letteratura 2024, la scrittrice sudcoreana Han Kang che tra l’altro festeggia il compleanno questo mese, è nata il 27 novembre 1970. Il più giovane Nobel dopo Kipling che quando lo vinse nel 1907 aveva 41 anni. Han Kang ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali con i suoi romanzi: La Vegetariana, L’Ora di Greco, Convalescenza. L’ambito riconoscimento, per la prima volta assegnato alla Corea, ha sorpreso tutto il mondo letterario dato che c’erano molti nomi famosi nella rosa dei favoriti. Dopo la proclamazione, nelle librerie è andato a ruba uno dei suoi titoli più celebri e che troviamo in classifica: La vegetariana (Adelphi). Leggiamo un frammento: “Io non lo sapevo. Pensavo che gli alberi stessero a testa in su… L’ho scoperto solo adesso. In realtà stanno con entrambe le braccia nella terra, tutti quanti.” L’autrice ci accompagna in un viaggio di esplorazione attraverso forme di rinuncia estrema simili alle visioni che abbiamo nei sogni pericolosi. L’autrice ha raccontato in recenti interviste che questo romanzo nasce da un racconto breve scritto una ventina di anni fa dal titolo Il frutto della mia donna. La storia di una giovane che si trasforma in una pianta. Il marito la trova così tornando a casa. La mette in un vaso annaffiandola con amore tutti i giorni.
Il ritorno di Fabio Volo
Torna in libreria Fabio Volo e balza subito tra i primi dieci: Balleremo la musica che suonano (Mondadori). Per la prima volta lo scrittore, attore e conduttore si racconta personalmente. Un affresco privato descritto con la capacità narrativa che da sempre lo caratterizza, tra commozione e grande ironia. È stato definito uno dei suoi libri più intimi e sinceri. “Questa è la storia di un ragazzo che sentiva di non trovarsi nel posto giusto. E così è andato a cercarsene un altro”. Le prime pagine raccontano il suo difficile approccio con la scuola concepita quasi come un carcere. Poi un giorno questo ragazzo scopre i libri, ma in maniera del tutto diversa da come li aveva studiati a scuola. Herman Hesse, Gabriel García Márquez, Jack London, Joseph Conrad: ne rimane folgorato. Tra le citazioni che arricchiscono il libro ne rubiamo una piena di magia: Ho viaggiato cento notti per arrivar di giorno. Lucio Dalla.
Hazel prende spazio
È il momento di dare spazio a Hazel Riley pseudonimo di un’autrice italiana di origine sarda: Game of Chaos. Redenzione (Sperling & Kupfer). Laureata in Comunicazione, classe ’97, inizia giovanissima a pubblicare le sue storie su Wattpad. Game of Chaos è il seguito molto atteso della serie bestseller Game of Gods che dopo la piattaforma online Wattpad e il trend Booktok ha scalato le classifiche italiane con oltre centomila copie vendute.
Malaguti resiste
Sempre in classifica lo scrittore di Monselice Paolo Malaguti: Fumana (Einaudi). Così si chiama la bambina venuta alla luce durante l’alluvione del 1882 in un paesino della provincia veneta, mentre la madre muore di parto. Così viene definita nel Veneto la densa nebbia opalescente che nasconde tutte le cose. Un destino già nel nome scelto per lei. Tradizioni, stereotipi, povertà e ignoranza, affresco di un Veneto arcaico dove la natura appare minacciosa nella sua indifferenza. Laureato in lettere e insegnante, Malaguti collabora per numerosi quotidiani. È stato finalista allo Strega e ha ottenuto numerosi premi letterari.
Murakami appassiona
Chiudiamo con uno scrittore che appassiona e coinvolge pubblico e critica internazionale, non a caso il nome di Murakami circola spesso tra i favoriti del Nobel, che però non ha ancora ottenuto. Misterioso e affascinante il nuovo romanzo: La città e le sue mura incerte (Einaudi). Storia d’amore tra un ragazzo e una ragazza sbocciata durante un concorso letterario. Durante i loro incontri la ragazza descrive una città incantata accerchiata da altissime mura, unicorni, uccelli notturni invisibili. L’orologio della piazza principale è senza lancette. Poi fa una rivelazione sorprendente, la vera Lei non è chi gli sta davanti, ma soltanto un’ombra sbiadita. Lui dovrà quindi cercarla in quel luogo segreto che nel frattempo ha annotato nei minimi dettagli. Ma accade una cosa inaspettata e inquietante, la donna scompare. Per ritrovarla il protagonista dovrà attraversare i confini dello spazio e del tempo. Attraversare lo spazio e il tempo è semplice e meraviglioso, basta leggere un libro e l’avventura inizia.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, questo appuntamento domenicale con i libri da Lei raccontati e presentati in collaborazione con le librerie Lovat è un appuntamento insostituibile con la letteratura attuale, presente, viva. Non so per quale motivo, ma la cronaca nera, il genere noir e poliziesco, sia così attrattiva. Anche in televisione abbiamo una valanga di sceneggiati e di serie che si affidano a questo interesse del pubblico, alcuni sono dei format banali, ripetitivi e poco stimolanti, altri più originali. Probabilmente il successo di Antonio Manzini deriva dalla conoscenza sul campo del mondo televisivo-cinematografico, ma non saprei dire se sia prima scrittore e successivamente sceneggiatore o viceversa. La vicenda raccontata è sufficientemente intricata, misteriosa e avvincente. Il poliziotto Rocco Schiavone è alle prese con l’identità e il benessere ingiustificato di un ciclista della domenica che probabilmente vedremo presto in una serie televisiva, ma per capire meglio la vicenda conviene prima leggere il libro.