Rilanciare il giornalismo ed il suo valore, ad iniziare dalla carta stampata per arrivare alle nuove forme della comunicazione e dell’editoria, e farlo valorizzando le risorse e le innovatività del nord est.
Questo è in sintesi il fulcro del lavoro che Luca Ubaldeschi, direttore dei quotidiani del gruppo Nem, ha illustrato alla platea dell’Invest Club – consesso veneziano di imprenditori e manager – nelle belle sale dell’Hotel Principe di Venezia.
L’agile ed informata introduzione del presidente dell’Invest Club Begnamino Piro, ha dato spazio all’appassionata illustrazione del direttore del gruppo Nem, Luca Ubaldeschi, del percorso che sta compiendo da un anno.
Ubaldeschi e il giornalismo
Attraverso i decenni passati nelle redazioni di vari giornali italiani, per ultimo alla direzione della Stampa di Torino, Ubaldeschi ha conosciuto tutte le fasi del mutamento dell’informazione vivendo in prima persona il calo delle vendite, la diminuzione delle professionalità, la riduzione del personale ed il ridimensionamento delle redazioni, fino alla fase attuale della pluralità – indistinta ed indistinguibile – di fonti ed accessi che hanno portato alla pubblicazione di qualsiasi notizia, vera o presunta, e di qualsiasi provenienza.
Il gruppo Nem, Nord Est Multimedia, comprende alcuni dei maggiori quotidiani del nord est, la Nuova di Venezia e Mestre, la Tribuna di Treviso, il Mattino di Padova, il Corriere delle Alpi, il Piccolo di Trieste, il Messaggero Veneto di Udine e la testata online Nordest Economia, e costituisce uno dei maggiori organi di informazione per l’area nordestina, sentendo la responsabilità di questo ruolo.
Ubaldeschi ha ricordato come, in questo anno, il gruppo Nem abbia delineato le sue linee editoriali sviluppandole anche attraverso l’assunzione di trenta giovani giornalisti con diverse provenienze professionali – alcuni anche dai giganti del web – che possono portare capacità e sensibilità nuove nelle redazioni, risultato ottenuto realizzando un turn over pensionamenti/assunzioni di uno a uno, proprio per non sminuire le risorse umane e con la volontà di riuscire ad operare sulle diverse piattaforme, dal tradizionale cartaceo al multimediale, rispondendo ai diversi pubblici ed alle diverse esigenze.
Giornalismo e buona informazione
La buona informazione, quella che informa con equilibrio e conoscenza, contribuisce all’esercizio della cittadinanza ma si salda anche, in particolare in un territorio come il nostro, con le nuove sfide che a ritmo incalzante impattano la vita economica e sociale del nord est.
Fornire una risposta informativa utile all’impegno degli imprenditori del nostro territorio, aumentando l’informazione puntuale, verificata e concreta, risulta sempre più necessario, soprattutto nell’evidente paradosso di una pluralità di fonti e di una velocità di informazione mai raggiunta prima, ma sempre meno verificabile, affidabile ed esaustiva.
La consapevolezza che il territorio del nord est, che forse sarebbe meglio definito con la vecchia denominazione di Triveneto, ha delle caratteristiche specifiche e comuni, ha portato Ubaldeschi a gestire il gruppo con sei vice direttori, suddivisi per area tematica e non per singolo giornale, per riuscire a gestire al meglio le parti d’interesse comune; dalla politica interna – con l’assunzione di un redattore esperto dei palazzi della politica – alle questioni comunitarie – che vengono affrontate da un giornalista di lungo corso da anni a Bruxelles, per finire con le necessità di informatizzazione dell’intero gruppo, affidate ad uno specifico vice direttore.
L’attaccamento al territorio
Sottostante a questo complesso di operazioni c’è la volontà di operare sul territorio, di poter ricostruire quel legame profondo che caratterizzava i giornali storici di riferimento delle diverse aree territoriali, che venivano immediatamente associati all’area della quale costituivano la voce.
Ciò si realizza anche con l’organizzazione di eventi diversi: sportivi – come suggerito dal presidente Piro – o di presenza culturale sul territorio, come ricordato dal direttore Ubaldeschi che alla direzione della Stampa, aveva organizzato eventi sulle diverse città delle quali esisteva un’edizione, affrontando argomenti sociali ed economici specifici o attraverso la creazione di un sito web unico, che si affianca a quello dei singoli quotidiani del gruppo, con contenuti di approfondimento culturale ed informativo.
Il buon giornalismo e i suoi ospiti
La serata si è conclusa con gli interventi di Alessandro Russello, direttore del Corriere del Veneto e di Pier Luigi Bonora editorialista del Giornale. Che nel confronto hanno fornito il loro punto di vista sulle prospettive del sistema dei quotidiani in Italia. I tre esperti giornalisti hanno composto un quadro a due tinte. Da un lato c’è il rischio di un definitivo ridimensionamento dei giornali stampati e con loro dell’informazione qualificata. Dall’altro, la speranza dell’estensione al sistema della comunicazione web di una maggiore qualificazione, basata su un lavoro di back office giornalistico, il cui primo passo potrebbe essere, sulla scorta di quanto già realizzato dal Corriere della Sera con Google Italia, l’utilizzo di notizie certificate nei siti web. Attualmente una delle principali fonti di informazione utilizzate dal pubblico vasto che non si affida ai giornali.