“Il Festival delle Idee” ha ospitato presso il Teatro Toniolo, gremito di spettatori, Linus il celebre conduttore radiofonico e una delle voci più iconiche della radio italiana.
Il grande artista celebra i suoi 40 anni di carriera e lo fa con un incontro che intreccia storie di vita, musica e sport, confermandosi ancora una volta come uno dei protagonisti del panorama culturale italiano. L’evento era completamente sold out già in prevendita, ma lunghissima la coda fuori dal teatro nella speranza di un biglietto per assistere all’intervista.
Il percorso di Linus non è fatto solo di radio
Dal 1994 è il direttore artistico di Radio Deejay, da sempre forte la sua passione per lo sport lo porta a macinare centinaia di chilometri ogni settimana, tra corse a piedi e giri in bicicletta, anche se ammette di non avere un fisico proprio adatto, ma la sua vera forza è la determinazione. Con una moglie che in piscina è una campionessa, evita pertanto la competizione, come anche le gare con i figli Michele e Filippo, che senza faticare molto giungevano prima al traguardo, avendo ovviamente un’altra età… racconta poi del suo rapporto con i collaboratori, anche attraverso la testimonianza della sua intervistatrice. Linus è un capo che risponde a tutti, via WhatsApp o telefonando.
Il vero Linus
Definito “Il Temibile”, per le sue caratteristiche manageriali, dove ora per Radio Deejay parte del Gruppo Agnelli, è solo e si definisce così, come un dipendente che lavorando bene e tenendo alti i profitti non ha mai nessuno che si lamenti o si sia lamentato del suo operato. Molto simile nel carattere alla madre, un po’silenziosa, concreta e pratica con la tendenza sbuffare, tanto da farlo lui stesso lungo i corridoi della radio.
Ha dall’altra parte un fratello altrettanto famoso, il mitico dj Albertino che è molto diverso da lui per caratteristiche, più simile al padre, quindi molto più tranquillo, interessi differenti che li hanno spinti ad occuparsi in modo differente di radio e musica in modo, lui da manager e conduttore con Nicola Savino e Albertino invece più portato aldivertimento, che lo ha avvicinato molto al mondo delle discoteche. Due caratteri che hanno permesso di lavorare in serenità e rispetto reciproco.
Il racconto di Linus è stato un viaggio attraverso quattro decenni di radio e musica
Dagli inizi nelle piccole emittenti locali di Milano nel 1976, all’incontro decisivo con Claudio Cecchetto nel 1984, che segna il suo ingresso a Radio Deejay, Linus ha ripercorso le tappe di una carriera che ha segnato la storia della radio italiana. Programmi come Deejay chiama Italia e Cordialmente hanno fatto epoca, così come la sua esperienza televisiva con Deejay Television. Ma non mancheranno riferimenti alla sua passione per lo sport, dalle partecipazioni alle maratone, da Milano a New York, fino alla sua passione per il calcio, la sua Deejay Ten, tenutasi proprio lo stesso giorno, un Linus partito perciò da Milano per la maratona e ripartito appena finita l’intervista.
Il rapporto con gli amici
Non mancano i riferimenti agli amici, Linus, raramente si muove da solo, con lui in sala il collega Matteo Curti, e fa tutto un lungo elenco di nomi come Rocco Tanica, Nicola Savino, Fiorello, Gerry Scotty, Amadeus… amici e personaggi che hanno poi scelto la televisione, anche lui si è avvicinato, ma rimase legato alla radio, alle mattine con Nicola Savino, in cui a tratti sono facili e a tratti difficili se il tema è tosto, che possono essere a volte difficili da inquadrare per il suo target di trasmissioni.
Linus, si definisce un buon amico, perché se qualcuno dei suoi più cari amici si trovasse a piedi in tangenziale a qualsiasi ora, lui non avrebbe dubbi e partirebbe, per i suoi amici ha stilato una curiosa classifica che può sempre variare. Ama stare all’aria aperta, le gite domenicali in bicicletta sono anche il modo per uscire da Milano e riscoprire il piacere della provincia, dove nei paesi la gente la ritrova al bar dove lui fa sosta con il gruppetto di ciclisti e ascolta le loro chiacchere; a Milano invece non esce mai.
Tanti aneddoti
Molti gli aneddoti e ricordi legati alla collaborazione con amici e colleghi, con cui ha condiviso i momenti più rivoluzionari della radio italiana degli ultimi quarant’anni. Linus non è solo una voce della radio, ma è e rimane un punto di riferimento per generazioni di radioascoltatori, capace di fondere musica, parole con i suoi libri e l’esperienza teatrale in un modo unico e speciale.
Un’ultima considerazione sui giovani che ascoltano meno la radio, ma hanno mezzi, come i social, lo streaming, i canali da cui attingere la musica. Una nuova realtà a cui un po’ tutti si devono abituare, anche per la tv ed il cinema stesso, poiché negli smartphone c’è tutto quello che a loro interessa.
A proposito di cinema, ammette che gli attori che ospita sono un po’ noiosi, i registi sono più simpatici, tra battute e qualche risata, alla fine chiude una serata SOLD OUT, con la soddisfazione della Patron Marilisa Capuano, ideatrice e curatrice con il suo staff de “Il Festival delle Idee”, che continua ancora, altri personaggi e altri incontri.