Gli aspetti che possono far cambiare il comportamento delle aziende, le criticità presenti e il punto della situazione sul fronte ispettivo. Questi i temi della tavola rotonda alla Tergas di Noventa di Piave e dedicata agli infortuni sul lavoro. L’evento, promosso da Armonia Formazione in collaborazione con Confapi Venezia e Apindustria Servizi, ha riunito addetti ai lavori, istituzioni e imprese. Da remoto è intervenuto l’ingegner Carmelo Catanoso, consulente per la sicurezza sul lavoro e autore di libri e articoli, che ha parlato delle modalità con le quali oggi le imprese affrontano la gestione della tematica.
Amato e gli infortuni sul lavoro
A fare invece il punto della situazione sull’aspetto ispettivo sono intervenuti il dottor Gianfranco Amato, coordinatore regionale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, e il dottor Davide Sulli, direttore del Dipartimento di Prevenzione e sicurezza negli ambienti di Lavoro dello Spisal dell’Ulss4.
«L’Ispettorato del Lavoro – spiega il coordinatore regionale dell’Inl, Gianfranco Amato – ha le competenze in tutti gli ambiti produttivi in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Si deve continuare a prestare attenzione a tutti gli adempimenti normativi, anche in relazione a questa nuova Patente a Crediti che tende a stimolare le aziende verso un miglioramento: quello che manca attualmente è un’organizzazione e una progettazione della sicurezza per fare un salto di qualità e migliorare le condizioni di tutela dei lavoratori nell’ambito edilizio, che è un settore ad alta incidenza infortunistica.
Rileviamo che l’organizzazione del cantiere è sicuramente migliorata negli ultimi anni: c’è una maggiore attenzione delle misure attive nell’edilizia. Le imprese, tuttavia, devono fare un salto di qualità a partire dalla valorizzazione dei soggetti preposti, dei capi cantiere, che servono per il controllo della produzione e dell’avanzamento dell’opera ma anche al controllo che l’opera sia realizzata secondo le misure di sicurezza, per loro stessi e per i loro colleghi».
Davide Sulli
«Il consiglio che mi sento di dare alle aziende – ha detto Davide Sulli, Direttore dello Spisal dell’Ulss4 – è quello di tenersi aggiornate sul cambiamento della normativa, poiché tutti gli anni ci sono dei piccoli cambiamenti che vengono apportati per migliorare le condizioni di salute e sicurezza. In secondo luogo, è importante investire risorse nella formazione dei lavoratori, dei preposti e degli stessi datori di lavoro. Quindi nel definire nelle loro strutture aziendali un preciso organismo di controllo interno che consenta di avere una catena di comunicazione tra chi lavora sul campo e il datore di lavoro che magari sta in ufficio o in viaggio e che deve avere qualcuno che lo informi prontamente e che sia in grado di prendere dei provvedimenti: questo vuol dire saper gestire la catena delle responsabilità in azienda».
La seconda parte della tavola rotonda ha sviluppato i temi della sensibilizzazione delle persone in materia di sicurezza sul lavoro e le tecniche di comunicazione per rendere efficace la formazione facilitando l’approccio sicuro.
Zecchinel e il problema degli infortuni sul lavoro
Dopo l’introduzione del titolare di Armonia Marco Inverso e del Presidente di Confapi Venezia, nonché AD di Tergas, Marco Zecchinel, sono interventi Gianluigi Meggiorin, attore e autore dello spettacolo dedicato alla sicurezza sul lavoro “Ocjo al tempo”, Lara Bozzetto, presidente dell’associazione “AutIsMore” e Francesco Cicogna, responsabile dell’orientamento scolastico dell’istituto Don Bosco. Quest’ultimo ha portato un case history dedicato alla testimonianza di collaborazione che avviene con le aziende del territorio. Lara Bozzetto, invece, ha spiegato l’esperienza della propria attività, impegnata a creare un luogo di integrazione sociale e lavorativa per ragazzi e ragazze autistici.
La giornata formativa è poi proseguita con l’approfondimento sull’utilizzo di attrezzature e macchine da lavoro (gru su autocarro, piattaforme elevabili, carrelli elevatori), ma anche sugli aspetti di primo soccorso, antincendio e le attività in spazi confinati o sospetti di inquinamento.