Da troppi anni al Lido (ma anche a Pellestrina e in altre isole della laguna) si assiste ad un lento depauperamento dei servizi sociosanitari erogati dalla AULSS3. Non ci sono state prese di posizione della Regione e, soprattutto, nessuna reazione da parte del Comune di Venezia.
Niente soldi al Lido
Il PNRR ha fornito importanti finanziamenti per attivare Case della Comunità e l’AULSS3 ha scelto di utilizzare circa 29 milioni di euro per le Case della Comunità in terraferma e nemmeno un soldo per quella del Lido, ovvero in aree disagiate e con alte percentuali di anziani. Solo vaghe promesse per un’altra a Venezia presso l’ospedale Civile Il futuro del padiglione Rossi (Monoblocco) è continuamente messo in discussione anche dopo il perfezionamento della compravendita dell’ex Ospedale al Mare con la previsione del trasferimento dei servizi in via dell’Ospizio Marino (area ex Ginecologia).
In attesa di una programmazione sanitaria calibrata ai bisogni assistenziale degli abitanti delle isole, l’unica novità è data in questi giorni dall’affissione di una generica insegna “Casa della Comunità” all’ingresso del Monoblocco. Mancano, però, le indicazioni necessarie per capire qualcosa.
La manifestazione al Lido
Al Lido si è tenuta la nuova manifestazione organizzata dal Movimento per la difesa della sanità pubblica veneziana. Ecco le richieste principali.
- Cure primarie: i medici di medicina generale sono insufficienti e sostituiti continuamente; difficoltà enormi a rintracciarli telefonicamente. Due pediatri di libera scelta che si alternano in più ambulatori (Burano, Lido, Pellestrina).
2) Sulla trasportistica delle urgenze/emergenze sanitarie solo un’autoambulanza attrezzata e con presenza medico attiva per 12 ore ed un’altra per servizio notturno senza medico.
3) Organico sanitario nel Punto di Primo Intervento non rafforzato nel periodo estivo dato l’alto numero di accessi.
4) Nessuna prospettiva per idroambulanze efficienti e con caratteristiche adeguate per garantire il servizio anche in condizioni meteorologiche avverse (es. hovercraft con cella ambulatorio). Nessun piano coordinato con altri organismi, dalla Protezione Civile ai Vigili del Fuoco.
5) Rimane grave la mancanza di mezzi pubblici per il collegamento tra Lido e ospedale Civile (e viceversa) in orario notturno, nonostante la disponibilità di motoscafi privati per convenzioni a prezzi agevolati.
6) Il Consultorio Familiare e il Centro di Salute Mentale sono in perenne carenza di personale.
Cosa sottolinea il movimento
Il Movimento sottolinea che nonostante la manifestazione del 23 giugno scorso e la raccolta di migliaia di firme ad opera di un gruppo di mamme, non è stato previsto nessun progetto per l’assistenza pediatrica e nessun servizio per la riabilitazione (logopedia, neuropsichiatria, ecc,)